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lunedì 18 settembre 2017

Sassuolo-Juventus

Sassuolo-Juventus 1-3: Dybala fa tripletta, segna anche Politano

Tre gol pazzeschi dell'argentino, che vince la partita da solo. Per gli emiliani momentaneo 1-2 firmato da Politano

Ok, non è Messi e forse non lo sarà mai. Ok, la bocciatura di Barcellona ha avuto un che di impietoso. Ma questo resta pur sempre un gioiello abbagliante, soprattutto dentro alla vetrina italiana. Nei campi di casa nostra Dybala è un inno alla bellezza, sembra un adulto nel campetto dei bambini: il sinistro tagliente da fuori area nel primo tempo, la puntata di sinistro in stile futsal più la solita dolce punizione nel secondo hanno steso il Sassuolo, ma sono le ennesime genialate in questo inizio di Serie A. Alla centesima presenza in bianconero, le reti numero 50, 51 e 52 da quando Paulo ha abbracciato Madama: in questo campionato fanno già otto, dieci se si aggiunge la Supercoppa. Ben oltre i numeri, c’è il talento, pungolato anche dalle critiche eccessive post Camp Nou: le prossime notti europee diranno in che posizione metterlo nel ranking dei fuoriclasse internazionali. Il sospetto, però, è che in tempi rapidissimi ne scalerà parecchie. La Juve si appende mani e piedi a lui per ottenere la quarta vittoria e riagganciare all’ora di pranzo l’Inter. Gli applausi al Mapei Stadium, quando a dieci minuti lascia il campo a Bernardeschi, sono talmente fragorosi da coprire anche qualche cattivo pensiero sulla difesa bianconera: continua a prendere gol, anche in un pomeriggio placido di fine estate. 

Il ritorno delle vecchie certezze, con Mandzukic e Cuadrado di nuovo ai lati di questo magnifico Dybala nel quadrilatero offensivo: ecco la buona notizia per il mondo Juve. In fondo, a Barcellona la mancata reazione era figlia anche delle troppe assenze. Invece, con il solito spartito, si suona un’altra sinfonia: Pjanic e Matuidi sono rapidi nel fraseggio stretto e lesti nell’allargare il campo da Lichtsteiner e Alex Sandro. Il francese, poi, è un acquisto azzeccatissimo per capacità tattica, carisma e abitudine alla lotta. Così la palla si muove rapida, come “garba” ad Allegri, ma oltre ai meriti bianconeri molto incide (in negativo) questo nuovo, sbiadito Sassuolo. Lascia troppi spazi per far giocare i palleggiatori juventini, è stranamente basso nell’attesa di recuperare e ripartire.

Su questo campo la Juve aveva visto le streghe più volte ai tempi dei ritmi vertiginosi di Di Francesco e anche oggi certi piccolissimi pericoli Bucchi li crea quando i suoi alzano i ritmi. Certo, il gol di Politano, figlio soprattutto di uno scivolone di Lichtsteiner e preso subito dopo il 2-0 della Joya, non è una buona notizia per la Juve: i gol subiti in sei partite ufficiali sono nove, cifra cospicua e preoccupante per le abitudini della casa. Alla fine dei conti, però, la Juve ha vita facile e la grandinata non arriva solo per un po’ di imprecisione sotto porta e per la scarsa vena del Pipita, un po’ nervoso e ancora lontano dalla migliore forma. Allegri aveva motivato il centravanti argentino con parole miratissime dopo la mancata convocazione argentina, ma serve altro tempo per tornare ai vecchi fasti. In discussione non è certo l’efficacia sotto porta, ma la reattività, lo scatto quando le difese si stringono su di lui. Recuperasse anche il vero Higuain, la Juve potrebbe tornare di buon umore anche in Europa. In fondo, ogni giudizio passa da lì: qui basta (e avanza) il gioiello col dieci sulle spalle.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

 

Gianluigi Buffon 6: Nessuna parata complicata, sul gol subito viene tagliato fuori da Adjapong.
Stephan Lichtsteiner 5: Una dormita colossale spiana la strada ad Adjapong. Una macchia pesante che può condizionare le gerarchie a suo sfavore, anche se la concorrenza nel ruolo non è irresistibile. Vanifica così un primo tempo discreto (dal 72’ Andrea Barzagli 6: Registra il reparto con sicurezza).
Daniele Rugani 6: L’uomo del campionato contiene Falcinelli e Politano: l’unica distrazione è quella che costa il gol dell’1-2, ma sono tutti in ritardo.
Giorgio Chiellini 6: In impostazione regala qualche buon pallone, come quello che arriva a Mandzukic per il gol dello 0-1. Combatte come sempre.
Alex Sandro 6: La prima parte del match è buona e garantisce buona spinta in tandem con Mandzukic. Il cross per Higuain dopo una manciata di minuti è ben calibrato, cala alla distanza.
Miralem Pjanic 6,5: Tira subito in porta e a centrocampo fa girare il pallone con precisione e geometrie per tutto il match.
Blaise Matuidi 7: Ruba molti palloni, si propone con gli inserimenti negli spazi e cerca anche di andare al tiro. Molto positivo.
Juan Cuadrado 6,5: I soliti strappi e la solita spinta sulla destra. Veloce, prezioso negli appoggi e per innescare le punte. Sfiora il gol nel finale.
Paulo Dybala 9: Segna in tutti i modi e i suoi numeri sono impressionanti. Per la Juventus è diventato indispensabile: tripletta da antologia per il numero 10 (dall’84’ Federico Bernardeschi s.v.).
Mario Mandzukic 6,5: Il tuttocampista di Allegri diventa terzino, centrocampista, ala in base alle necessità. Sforna un assist per Dybala nell’azione che sblocca la partita. 
Gonzalo Higuain 5,5: Pericoloso al volo in avvio e utile nei movimenti offensivi anche per liberare Dybala e nelle combinazioni con la Joya. Gli manca, però, la stoccata ed esce dal campo furibondo con se stesso (dal 78’ Douglas Costa s.v.). 

 

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