Simply 6

giovedì 28 settembre 2017

Juventus-Olympiacos

Champions, Juventus-Olympiacos 2-0: Higuain entra e segna, poi Mandzukic

Il Pipita entra nella ripresa e dopo 9' sblocca una gara complicata, poi Mandzukic chiude i conti

Nel segno del Pipita. Non è serata da "fiuu" come tre anni fa, quando al primo anno di Juventus Massimiliano Allegri vinse 3-2 in rimonta contro l'Olympiacos e il tecnico s'inventò il fortunato hashtag, ma se la Signora può tirare un sospiro di sollievo il merito è di Gonzalo Higuain. Il Pipita entra e segna, sbloccando una partita che si stava incancrenendo. Ritrova il gol, apre la strada alla vittoria bianconera, la prima in Champions in questa stagione (annata iniziata con lo 0-3 di Barcellona) e si sbarazza di critiche e polemiche. Vincere è un obbligo, aveva detto Allegri alla vigilia, ma non è stato così semplice, nonostante l'abbordabile avversario, con un nuovo allenatore in panchina (Lemonis).  

Il primo tempo è da noia mortale, con mezzora abbondante senza mezzo tiro in porta da entrambe le parti. Allegri per la seconda volta di fila schiera due esterni di ruolo, Douglas Costa e Cuadrado, per garantire più rifornimenti a Mandzukic ancora in versione centravanti, ma la Signora non affonda sulle fasce, è lenta e molle. Bentancur, sostituto last minute di Pjanic (out per un risentimento muscolare nel riscaldamento) fa il suo a centrocampo, ma senza il bosniaco ci si muove soprattutto in orizzontale; la difesa, con Sturaro terzino destro, non corre pericoli (per demeriti degli altri più che per meriti propri) ma dalla cintura in su ci sono pochi lustrini. Eppure basterebbe poco per segnare ai modesti greci, infatti la prima volta che Cuadrado si esibisce in un dribbling, arriva la pericolosa zuccata di Mandzukic. Il croato ci riproverà poi su cross di Alex Sandro, ma ancora con poca fortuna. Pochi minuti dopo tocca a Sturaro, ancora di testa, murato da Proto. Il portiere dell'Olympiacos però fa la sua miglior parata su Dybala a pochi minuti dal riposo. Juve più vivace in prossimità del gong, ma è Engels a far venire i brividi ai suoi, colpendo il palo nel tentativo di intercettare un cross da destra. 

Il secondo tempo si apre con i cori per Higuain durante il riscaldamento e con una punizione di Douglas Costa (fuori di poco). Dopo neppure un quarto d'ora arriva il momento del Pipita: fuori Cuadrado, Douglas Costa trasloca a destra e Mandzukic si rimette a fare il tornante. I greci s'affacciano timidamente in zona Buffon e Odjidja lo costringe persino alla respinta. Resta la sensazione che tra le due squadre ci sia un abisso e che la Juve non possa non riuscire a segnare. Infatti succede appena Higuain si trova il pallone buono tra i piedi: minuto 24, azione di Alex Sandro, sinistro ribattuto da un difensore e poi piattone destro liberatorio. L'esultanza stavolta è esagerata e libera tutta la rabbia di Higuain, di certo non felice per la seconda panchina di fila. Per Dybala un altro mercoledì sabbatico dopo il passaggio a vuoto di Barcellona, il numero 9 invece si riprende la scena dopo 4 partite d'astinenza. Scatta e corre: si vede che la doppia esclusione gli ha fatto bene. Fa pure l'assistman nell'azione del 2-0: palla per Dybala, rinvio sulla linea e tap in di Mandzukic. Sul 2-0 c'è spazio anche per Bernardeschi. La Juve non brilla però è efficace.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 6: Non deve compiere parate straordinarie, ma fa buona guardia su Odjidja e compagni festeggiando la 153esima (110 in Champions) gara a livello UEFA con un clean sheet.   

Stefano Sturaro 5: Troppe indecisioni, troppi buchi, troppi spazi lasciati a Seba. Un po' meglio in proiezione offensiva, va vicino al gol di testa (dall’81’ Medhi Benatia s.v.).
Andrea Barzagli 6,5: Sicuro, ordinato, un ritorno alla sua maniera. Granitico.
Giorgio Chiellini 6: Raggiunge Cabrini, 440 volte con la maglia della Juve con grinta e determinazione. Ordinato, Emenike vede pochi palloni.
Alex Sandro 6,5: I suoi cross sono i più pericolosi per Mandzukic. Suo anche il suggerimento per il primo gol bianconero. Si distrae solo nel finale in ripiegamento, ma a giochi fatti. 
Rodrigo Bentancur 6,5: Sbaglia qualcosa dal punto di vista tecnico, però le sue qualità a sprazzi emergono. Smista tantissimi palloni (102 quelli giocati) e in interdizione brilla. È il terzo calciatore più giovane ad aver giocato da titolare le prime due partite di questa Champions League. Niente male.
Blaise Matuidi 5,5: Un deciso passo indietro rispetto alle ultime uscite. Forse patisce l’assenza di Pjanic al suo fianco. 
Juan Cuadrado 5,5: Non sta bene fisicamente e si vede. Sostituito dopo un’ora e da quel momento cambia la partita (dal 60’ Gonzalo Higuain 7,5: La rabbia del Pipita. Bastano 8 minuti e 17 secondi al bomber ferito per zittire tutti i detrattori, dare un calcio alla presunta crisi e regalare tre punti vitali alla Juventus. Avvia anche l’azione del raddoppio. L’argentino nel 2017 in Champions aveva colpito solo il Monaco il 3 maggio scorso: ha scelto il momento migliore per tornare a ruggire).
Paulo Dybala 6: Manca la stoccata alla Joya e alla fine del primo tempo grazia Proto in un’occasione facile per lui. Classe solo in pillole, dà il suo contributo sul raddoppio.
Douglas Costa 6: La sensazione è che potrebbe essere molto più decisivo. Quando mette il turbo sulla sinistra mettendo palloni forti e tesi in mezzo, la Juve cambia marcia (dall’84’ Federico Bernardeschi s.v.). 
Mario Mandzukic 7: Un’altra partita enorme del croato. Intelligente, si muove benissimo e anche se segna un gol un po' casuale la sua giocata di prima per Alex Sandro ne vale un altro mezzo, quello del vantaggio. 


 

 

Nessun commento:

Posta un commento