Simply 6

mercoledì 24 febbraio 2016

Juventus-Bayern Monaco

Il cuore della Juve porta al 2-2 nell’andata degli ottavi di Champions League contro il Bayern Monaco.  Che rimonta dopo l’uno due firmato Muller-Robben: ma c’era un rigore di Vidal e le reti tedesche viziate da fuorigioco e fallo. Dopo il dominio tedesco, nella ripresa i bianconeri mettono in campo il coraggio e l’orgoglio. Decisivi gli ingressi di Hernanes, Morata e Sturaro. C’è quindi speranza per il ritorno a Monaco. Insomma, il risultato lascia spazio a pensieri positivi dopo una gara difficile. La squadra di Guardiola chiude il primo tempo con il 70% di possesso e il vantaggio, poi raddoppia ma come detto Atkinson doveva annullare. Quando tutto sembra perduto, ci pensa Allegri dalla panchina a cambiare faccia alla Vecchia Signora. Da applausi la prova di Mario Mandzukic, l’ex, che lotta fino alla fine come un leone.
E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus data da eurosport.it:
Gianluigi Buffon 6,5: Pronto sulle conclusioni dalla distanza di Vidal e Bernat. Ben posizionato anche sul colpo di testa di Lewandowski. Non può nulla sui due gol del Bayern.
Stephan Lichtsteiner 5:  Fuori posizione su Douglas Costa nell’azione che porta al gol di Müller. Molto spesso in difficoltà in difesa: meglio quando prova a sganciarsi.
Andrea Barzagli 6: Fronteggia bene Lewandowski, ma il Barzaglione che abbiamo imparato a conoscere non si sarebbe mai fatto saltare così facilmente da Robben. Ecco, mezzo voto in meno per quell’uno contro uno.
Leonardo Bonucci 6: Parte piuttosto male, dimenticandosi Müller in due occasioni (nella seconda il tedesco fa gol). Sale in cattedra nella ripresa, dove torna il solito direttore d’orchestra.
Patrice Evra 6: Robben lo salta pochissime volte. Da una di queste, però, nasce il gol dell’1-0 del Bayern.
Juan Cuadrado 5,5: Comincia forte, ma si spegne progressivamente fino a sbagliare davvero troppi controlli. E’ comunque l’unico, insieme a Pogba, a creare la superiorità numerica con un dribbling.
Sami Khedira 6: Determinante il suo lavoro in mezzo al campo in fase di interdizione, peccato che quando ci sia da accelerare il tedesco non riesca più ad avere il passo dei bei tempi. Ha una grande occasione sul destro nella ripresa, ma sbatte contro Neuer. (dal 69’ Stefano Sturaro 7:  Impatto meraviglioso sulla partita. Il gol, un continuo pressing sul portatore di palla avversario e un paio di chiusure che mandano in estasi il pubblico bianconero)
Claudio Marchisio 5: Regia troppo bassa e tanti errori in fase di impostazione. Dà una mano importante in interdizione, ma la sua prova nel complesso è insufficiente. (dal 46’ Hernanes 7:  Regia sicuramente più concreta di quella di Marchisio, e decisamente più cattiva).
Paul Pogba 7: Al cospetto di una delle squadre più forti del mondo, il Polpo sfodera una prestazione da campione. Se solo la squadra lo seguisse un po’ di più…
Paulo Dybala 6: Spiace, ma nella partita in cui avrebbe dovuto mostrare all’Europa i progressi del suo talento, stecca in maniera piuttosto clamorosa. Raggiunge la sufficienza solo grazie al gol che tiene vive le speranze di qualificazione della Juventus. (dal 75’ Alvaro Morata 6:  Grinta e corsa per la causa nei minuti finali)
Mario Mandzukic 7,5: Si batte come un leone, giustificando la scelta di Allegri che lo getta subito nella mischia al rientro dopo l’infortunio. Ha due occasioni nel primo tempo, ma non riesce a pungere. Poco male. Nella ripresa domina di fisico contro tutta la difesa del Bayern e regala un assist al bacio per Dybala.

domenica 21 febbraio 2016

Bologna-Juventus

Alla sedicesima la Juventus s’inceppò. Dopo 15 vittorie di fila è arrivato lo zero a zero di Bologna, che riporta la Juve sulla terra e offre al Napoli subito l’occasione del controsorpasso. Allegri aveva messo in guardia i suoi dal pericolo della trasferta emiliana: era stato facile profeta. La Juve chiude la gara senza un tiro in porta: non una buona notizia a quattro giorni dal Bayern. È mancato soprattutto Pogba, che in queste partite deve fare la differenza, e l’ingresso di Dybala non ha cambiato le cose.
E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus data da eurosport.it:
Gianluigi Buffon 6: Bravo sul bolide di Destro nel primo tempo. Almeno questa volta i guanti se li è sporcati.
Stephan Lichtsteiner 6: Dietro contiene Giaccherini, che però lo limita. E così la Juventus perde una delle sue risorse principali: non spinge praticamente mai.
Andrea Barzagli 7: Impeccabile. Ancora perfetto in ogni intervento. Perché se il Bologna ha difeso bene, va detto che ha anche creato pochissimo. Gran duello in vista con Lewandowski.
Leonardi Bonucci 6,5: Mezzo voto in meno per un paio di falli poco fuori area. Il resto sono anticipi, impostazione e recuperi. Sempre positivo.
Patrice Evra 6: Ha due occasioni in mischia nel primo tempo, ma non trova la porta. Dietro non demerita, davanti non si fa sentire quanto Alex Sandro.
Stefano Sturaro 5,5:  La voglia è quella giusta, i piedi continuano a tradirlo. Dare al compagno la palla sempre leggermente lunga o leggermente corta fa tutta la differenza del mondo.
Claudio Marchisio 6: Bene in interdizione, mentre l’impostazione è abbastanza elementare. Apporto costante, perché gioca una marea di palloni. A volte dovrebbe verticalizzare con più tempismo.
Paul Pogba 5,5:  Ci si aspetta di più, è inevitabile. Parte bene, si eclissa presto, torna prepotente per finale. Ma il lavoro di Donsah e Diawara dal suo lato è perfetto. Stizziscono alcuni passaggi sbagliati. Il sinistro finale, uno come lui, dovrebbe concluderlo sempre nello specchio della porta.
Roberto Pereyra 5: Non è al meglio e si vede. Minuti utili a ritrovare condizioni, ma l’argentino rimane totalmente fuori dagli schemi offensivi bianconeri. Un paio di spunti, qualche tocco di troppo, nessuno scatto fulmineo dei suoi. (Dal 46’ Cuadrado 6: Vivo. Entra e spinge, pur senza creare particolari occasioni. Ma quantomeno con lui in campo, la Juventus dà la sensazione di poter sfondare).
Simone Zaza 5:  Prova deludente per l’eroe della sfida con il Napoli. In ritardo nei movimenti, controlla male alcuni palloni facili, non si libera mai al tiro. Insomma, insufficiente. Ci si aspettava ben altro. (Dal 67’ Paulo Dybala 5: Ingresso blando. Certo, vederlo dall’inizio è un’altra cosa. Non entra in partita e viene annullato da Maietta)
Alvaro Morata 5,5: Volenteroso e dterminato. Torna, crossa, ci prova, si abbassa, subisce falli. L’attaccante, però, dovrebbe puntare la porta e tirare. O almeno dovrebbe farlo qualche volta. Lui non lo fa mai.

domenica 14 febbraio 2016

Juventus-Napoli

La Juve supera il Napoli con una prodezza di Zaza, infila la quindicesima vittoria consecutiva ed è prima, da sola, in testa alla classifica.
Ci sono volute venticinque partite, quindici di queste vinte una in fila all’altra. Sono serviti lavoro, convinzione, crescita dei singoli e collettiva. Ma ora la Juve è tornata a casa: lassù, in cima alla classifica. Da sola. Per farlo ha dovuto battere un Napoli tosto e per riuscirci si affidata a quello che forse è il più tosto dei suoi uomini. Simone Zaza decide la gara con una giocata in cui c’è tutto: la classe e la potenza del campione, il folle coraggio di cercare un tiro impossibile, la voglia rabbiosa di vincere.
Solo una simile prodezza poteva sbloccare la partita, perché è vero che si affrontano i due migliori reparti offensivi del campionato, ma anche le migliori difese e per quasi tutta la partita sono queste a dettare legge. La Juve è schierata con un inedito 4-4-2 e all’inizio, prendendo le misure, concede libertà di manovra al Napoli che tenendo Callejon e Insigne più arretrati, può contare su un uomo in più a centrocampo e recupera palla più facilmente. Quando i bianconeri trovano più confidenza con le posizioni però, iniziano a prendere campo e Cuadrado, tra i più attivi, arriva al tiro dal vertice destro dell’area, trovando Reina piazzato.
È di Pogba il secondo tentativo, direttamente da calcio piazzato. La conclusione, da venticinque metri, termina non lontano dall’incrocio. Higuain viene controllato perfettamente, ma con uno come lui basta una minima distrazione per correre rischi. E al 35′, quando l’argentino trova lo spazio per inserirsi in area e arrivare sul cross di Callejon, serve un prodigioso intervento di Bonucci in spaccata per anticiparlo. Il pallone termina in angolo e proprio sulla battuta del corner, arriva la prima di parata di Buffon, fenomenale nel respingere la conclusione da due passi di Albiol.
Il capitano ha il suo da fare anche per respingere un tiro cross di Insigne dopo pochi secondi della ripresa, che inizia con più vivacità rispetto al primo tempo. Dopo cinque minuti è Evra ad avere il pallone buono sul destro, dopo la sponda di Khedira, ma da centro area spara alle stelle. Subito dopo Bonucci, dolorante già da parecchio, in seguito a un contrasto fortuito con Khedira nel primo tempo, lascia il posto a Rugani, quindi tocca a Zaza rilevare Morata.
Quando la Juve aumenta il ritmo arriva a spaventare gli avversari con Dybala, che calcia sopra la traversa un invitante assist di Pogba, ma per lunghi tratti è il Napoli a tenere palla. Si tratta di un palleggio sterile, che la squadra di Allegri permette con la chiara intenzione di sfruttare le ripartenze. I partenopei però ne concedono ben poche e provano a colpire con due conclusioni da lontano di Hamsik e Higuain, entrambe a lato.
Negli ultimi minuti Allegri richiama Dybala e manda in campo Alex Sandro, passando al 4-5-1 e mai mossa fu più azzeccata: dopo due minuti è proprio il brasiliano a staccare tra due avversari, tenendo vivo un pallone che sembrava ormai perso e permettendo a Evra di appoggiare a Zaza. L’azione pare innocua. Pare, appunto: l’attaccante lucano controlla, si prende di forza lo spazio per il tiro e dal limite spara un sinistro violento, angolato, bellissimo, imparabile.
È il delirio. Lo Stadium impazzisce e la Juve vola in vetta da sola. Bentornata a casa, Signora.
 
E ora le pagelle dei singoli calciatori date da eurosport.com:
Gianluigi Buffon 6: La parata più bella, con uno strepitoso riflesso, la estrae su Albiol a gioco fermo.
Stephan Lichsteiner 6: Blinda la corsia senza rischi, costringendo Ghoulam a un ripiegamento speculare da Napoli “alla Benitez”. Da segnalare un solo ritardo di raddoppio su Insigne a una manciata di secondi da inizio ripresa.
Andrea Barzagli 7: Sale sui ring dei pesi massimi contro Higuain e il Pipita, fermato da Bonucci sull’occasione da gol più netta a favore del Napoli, raccoglie le briciole. Monumentale.
Leonardo Bonucci 6,5: Investito da Khedira in avvio, miracoloso in anticipo acrobatico su Higuain, ed è la giocata forse più bella del match, prima della resa al dolore del ginocchio destro.
Dal 52’ Daniele Rogani 6: Debutta al cospetto del suo maestro coadiuvando un gigantesco Barzagli: insegnamenti vecchi e nuovi, botti di ferro per l’astro nascente e più brillante fra i giovani difensori italiani.
Patrice Evra 6,5: Fra gli esterni schierati in campo, tutti lecitamente preoccupati dalle consegne difensive, è quello che spinge di più ricacciando “le malelingue” che volevano Alex Sandro titolare.
Juan Cuadrado 6,5:  Calcia per primo in porta, ma da posizione molto defilata, per sporcare i guanti di Reina; punge nello stretto, scarica di prima, pressa fra le linee. Positivissimo.
Sami Khedira 7:  Recuperato in extremis e schierato a sorpresa dal primo minuto, capiamo prestissimo il perché: il tedesco occupa e attacca tutti gli spazi, permettendo alla Juve lo sviluppo permanente del gioco.
Claudio Marchisio 6: Un po’ impreciso tra le fasi nel primo tempo, rimedia con un’entrataccia su Mertens all’ultimo errore d’impostazione.
Paul Pogba 6,5: Spaventa Reina con un fendente su punizione: vivace nel primo tempo tra fraseggi nello stretto e soluzioni vanitose, manda in tilt Hysaj nella ripresa confezionando da protagonista “in climax” la quindicesima perla bianconera.
Alvaro Morata 5,5:  Le cose migliori le fa di sponda, però non calcia mai in porta: ruvido in avvio su Callejon,mostra subito una certa insofferenza defilandosi prima dell’ora di gioco.
Dal 58’ Simone Zaza 7: Seduto al riparo della barricata, legge il Manuale del buon soldato. Schierato in prima linea, fa breccia con l’esattezza di un cecchino. Match winner, miglior dodicesimo uomo del nostro campionato.
Paulo Dybala 6: Fallisce sopra la traversa la migliore occasione, gol escluso, della partita ma a prescindere dalla rete di Zaza, non è un grave errore anche perché, impegnato in ripiego su Jorginho, da quelle parti ci arriva un po’ a fiato corto. Il cambio finale con Alex Sandro poi è diventato una specie di portafortuna… E il brasiliano ha parte attiva e determinante sul gol partita. Dall’87’ Alex Sandro s.v.

domenica 7 febbraio 2016

Frosinone-Juventus

La Juventus si impone per 2-0 in casa del Frosinone e trova la 14ª vittoria consecutiva in Serie A. I bianconeri, che rafforzano il secondo posto a quota (-2 dal Napoli), portano a casa i 3 punti grazie alle reti di Cuadrado e Dybala. Per il colombiano si tratta del gol numero 26 in Serie A, il 3° in questa stagione. 
E ora le pagelle dei singoli giocatori date da eurosport.com:
Gianluigi Buffon sv: Nessun tiro, nessuna parata. Solito pomeriggio tranquillo. Applausi perché obbliga I suoi compagni a buttar fuori il pallone per far esordire Favilli in Serie A.
Andrea Barzagli 7: Sempre perfetto. E sull’1-0 chiude in diagonale salvando di testa a pochi centimetri dalla linea. Sicurezza Barzagli.
Leonardo Bonucci 6,5: Bene. Sbaglia poco, appoggia Marchisio, non si fa ammonire (era diffidato). Poco impegno difensivo per demerito del Frosinone.
Giorgio Chiellini 6: Tranquillo, ma impreciso. Sbaglia due passaggi di fila col mancino, facendo spazientire Allegri. Dietro non sbaglia nulla, peccato per l’infortunio-ricaduta che probabilmente gli toglierà lo scontro col Napoli. (Dal 77’ Daniele Rugani sv)
Juan Cuadrado 7: Dopo la sfida contro il Genoa, nella quale aveva provocato l’autorete di De Maio, decide anche quella del Matusa. Tutti pesanti I suoi quattro centri in campionato. Scattante, vibrante, il più in forma della Juventus per distacco.
Stefano Sturaro 6: Sbaglia un gol in avvio, ma gioca un primo tempo pimpante. L’unico ad impegnare Leali sul serio nella prima frazione. Poi cala e viene sostituito. (Dal 66’ Roberto Pereyra 6:  Rientro in sordina. Si piazza del mezzo e sostiene Cuadrado. Minuti utili al pieno recupero fisico)
Claudio Marchisio 6: Grinta nella prima frazione, ma rare le verticalizzazioni. Allarga il gioco e dà continuità all’azione della Juventus. Nella ripresa controlla senza patemi.
Paul Pogba 5,5: Primo tempo da dimenticare. Meglio nel secondo, quando prova a farsi notare. Conclusioni imprecise e qualche raffinatezza di troppo. Ha il merito di avviare l’azione del gol.
Alex Sandro 7:  Uno dei pochi della Juventus in partita anche nel primo tempo. Offre un pallone d’oro a Sturaro, che spreca. Discese su discese, sempre con qualità. Poi l’assist spacca-partita a Cuadrado. C’è ancora qualche dubbio sull’investimento fatto per questo esterno destinato a diventare il miglior interprete del ruolo al mondo?
Alvaro Morata 5,5: Giudizio difficile. Generoso, è generoso. Lottare, lotta. Serve anche l’assist a Dybala. Però troppo discontinuo e spesso testardo. Un paio di errori sottoporta pesano. (Dal 94’ Andrea Favilli sv: Esordio in Serie A durato un minuto).
Paulo Dybala 6,5:  Nei primi 45 minuti non sembra nemmeno lui: sbaglia controlli e tempi di gioco. Dopo la sua peggior prima frazione bianconera, cresce nel secondo. Prima il palo, poi il gol. Come fanno i campioni anche nelle loro giornate meno brillanti.

venerdì 5 febbraio 2016

Juventus-Genoa

Il 13 si festeggia sempre, anche ora che il Totocalcio è roba vintage, e che il Napoli continua a vincere: non brilla la Juventus contro il Genoa, non brillano Dybala e Morata, i rossoblù ci mettono cuore, grinta e poco altro, e perdono 1-0 su autogol. Una partita con tre soli calci d’angolo – tutti per i padroni di casa – ma tanto basta per la 13esima vittoria consecutiva di una Juventus che migliora così il suo record, ottenuto con Conte in panchina, e resta a -2 dalla vetta della classifica.
E ora le pagelle dei singoli giocatori date da eurosport.com:
Gianluigi Buffon s.v.:  Un tiro in porta  di Cerci  in 95 minuti. Non giudicabile.
 Martin Casares 6: Nulla da dire dal punto di vista della prestazione. Se dovessimo invece dare un voto alla sue (s)fortune fisiche, sarebbe un 3. Piove sempre sul bagnato. Sfortunato. Per davveri.Dal 63° Daniele Rugani 6: Entra e si limita al prosieguo della tranquilla gestione bianconera.
 Leonardo Bonucci 6: Serata di ordinaria amministrazione.
Andrea Barzagli 6,5: Gioca dove serve – in questo caso a sinistra, per favorire Caceres – e lo fa come al solito senza alcun problema. Un paio di uscite nel finale riescono poi nell’impresa di risvegliare un sonnolento stadio.
Juan Cuadrado 7: Difficile pescare qualcuno fuori dalla mediocrità collettiva della partita, se non il colombiano, appunto. Ormai adattato alle due fasi strappa applausi quando brucia Izzo e costruisce il gol, ma anche quando in ripiegamento entra in tackle difensivo per buttarla in fallo laterale.
Simone Padoin 6: Non è Khedira e si vede, ma questo non significa che sbagli il suo compitino. Anzi, è scolastico come sempre nel concluderlo con assoluta dignità.
Claudio Marchisio 6: Stasera non gira al meglio e guarda caso non lo fa nemmeno la Juve. Nel primo tempo in particolare, poi, soffre non poco nella lettura della posizione di Ntcham.
Paul Pogba 6: Anche il francese in una serata di pausa. Un paio di splendide verticalizzazioni, ma poi poco altro.
Patrice Evra 6:  Bloccato prima dell’intervallo da problemi intestinali, anche lui si era visto ben poco. Dal 40’ Alex Sandro 6 – Spinge meno del solito… ma è tutta la Juve a girare sotto ritmo.
Paulo Dybala 6,5:  Anche in una serata dove attorno succede ben poco, il lampo di classe, il cambio di passo e la giocata arrivano dall’argentino. Una certezza.
Alvaro Morata 6:  Allegri lo richiama fino al gol del vantaggio per la poca attenzione alle sue richieste tattiche. Un passetto indietro rispetto alle ultime due uscite. Ma visto il risultato finale poco importa. Dal 52’ Simone Zaza 4,5: Con Mandzukic alle prese con i suoi guai fisici e con la Juve in task-force, questo dovrebbe essere il suo momento. E invece Zaza lo legge con ben poca lucidità. Un clamoroso gol ‘pappato’ sul primo pallone giocato e un intervento stupido al 91’ che gli costa il rosso diretto. Provvedimento eccessivo? Probabilmente sì. Ma certamente evitabile.

lunedì 1 febbraio 2016

Chievo Verona-Juventus

Il record non conta, ma il primo posto in classifica sì, anche se è solo temporaneo. La Juve fa 12 e si gode i quattro gol rifilati al Chievo. Massimiliano Allegri aveva detto alla vigilia di essere interessato più allo scudetto che alle 12 vittorie di fila (striscia record come quella di Conte nel 2013-14), ma in questo caso il primo è funzionale al secondo: i bianconeri continuano la loro battaglia a distanza con i partenopei e danno un segnale forte al campionato: doppietta di Morata, a segno anche uno strepitoso Pogba e Alex Sandro. La Juve adesso è una macchina perfetta, sarà interessante vederla contro il Napoli (il 13 febbraio).
Ed ora le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.com:
Gianluigi Buffon 6: Si guadagna il voto con un’uscita sicura su Inglese. Domenica di relax, tranquillo sulle rare conclusion da fuori del Chievo.
Andrea Barzagli 7: Perfetto. Impressionante la capacità di rendere semplice qualsiasi intervento.
Leonardo Bonucci 6: Mezzo voto in meno per un’indecisione che consente al Chievo di creare la sua unica vera occasione. Il resto è controllo e impostazione.
Martin Casares 6,5:  Al posto di Chiellni: sicuro e preciso. Ecco perché la Juventus e Allegri non hanno la minima intenzione di venderlo.
Stephan Lichtsteiner 7,5:  Martellante. Assist per il primo gol, discese continue, turbine rotanti sempre attive. Prestazione eccellente. (Dall’81’ Simone Padoin SV)
Sami Khedira 6,5:  Buon primo tempo, fatto di inserimenti e scambi con Lichtsteiner. Preciso l’assist per il secondo gol di Morata. Poi esce per riposare.(Dal 46’ Sturaro 6,5: Concentrato e utile. Un tempo con personalità)
Claudio Marchisio 7: Solita ottima regia. Copre gli inserimenti delle due mezz’ali, apre il gioco, tenta da fuori. Insomma, mprescindibile. (Dal 68’ Hernanes 6:  Entra e si fa ammonire. Qualche risveglio nel finale, sufficienza di incoraggiamento)
Paul Pogba 8: Per la seconda volta in carriera fa gol e assist in una stessa partita di Serie A, c’era riuscito nel gennaio 2014 contro la Samp. Prova “monstre”. Tira, impegna Bizzarri, regala l’assist ad Alex Sandro e infine segna. A tutto campo, con classe.
Alex Sandro 8:  Due chiusure importanti dietro, a dimostrazione che sa fare entrambe le fasi. Poi il gol, la traversa, mille cross, dribbling e accelerazioni. Il prototipo del terzino del futuro.
Paulo Dybala 7:  Non segna, ma che giocatore. Scambi di alta qualità con Pogba e Morata, conclusioni velenose, pressa tutto e tutti, aziona ogni ripartenza bianconera.
Alvaro Morata 8: Seconda doppietta in quattro giorni. Letale in area, scatenato nelle ripartenze, elegante, tranquillo, rigenerato. Insomma: il Morata della seconda parte della scorsa stagione. Implacabile.