Lazio-Juventus 0-1: entra Higuain, ma la sblocca Khedira
Secondo gol di fila del centrocampista tedesco, primo tempo con due sole parate di Marchetti su Dybala e Asamoah. Bene Bastos, esordio in A per Pjaca
Ci sono tabù e certezze che durano nel tempo. La Juventus continua a essere la bestia nera della Lazio, che dal 2003 non riesce a batterla, la Signora resta il solito animale rapace affamato di vittorie. Anche con il centrocampo ancora da sistemare (dopo l'addio di Pogba e con Pjanic ancora in fase di smaltimento dell'infortunio). In un pomeriggio senza bollicine e contro una squadra messa bene in campo dal suo allenatore riesce comunque a trovare il gol partita con Khedira (ancora lui) e a non subire gol, cosa importantissima dopo un precampionato non impeccabile dal punto di vista difensivo.
Allegri rimette in panchina mister 90 milioni Higuain: dei nuovi in campo dall'inizio ci sono solo Dani Alves e Benatia (al posto di Bonucci, non convocato per motivi personali), Barzagli fa il centrale di difesa, in regia c'è Lemina e in panchina ci sono ben 145 milioni spesi sul mercato (oltre al Pipita e Pjanic, anche Pjaca). Nel primo tempo l'unico sussulto lo regala il cooling break, ovvero la pausa acqua per il troppo caldo (due minuti di stop: è stata la prima volta in Italia), i ritmi sono blandi (logico, vista la temperatura), la Juve è bellina da vedere ma tira pochissimo in porta, nonostante Allegri abbia scelto una versione molto offensiva, con Dani e Alex Sandro sulle fasce.
I bianconeri attaccano sempre con almeno cinque uomini, Khedira e Asamoah s'inseriscono a turno e cercano di infilare la difesa della Lazio, per la prima volta a tre (con Bastos al debutto, il migliore dei biancocelesti), ma poco ci riescono. Lemina distrugge ma non crea e Dybala e in pratica il regista lo fa Dybala. La Lazio corre, la mette sul fisico e segue il diktat di Inzaghi junior: coprire e poi ripartire. Marchetti si sporca i guanti solo su un colpo di testa di Dybala (cross di Sandro) e su un tiro di Asamoah. Manca creatività a centrocampo e tutta la squadra ne risente, anche perché Mandzukic è fuori dal gioco. La Lazio ha un'occasione buona con Immobile (cross di Anderson) che però viene anticipato dall'ottimo Benatia.
A inizio ripresa Mandzukic si ritrova sul piede la palla buona per il
vantaggio, ma se la fa respingere da Marchetti (con i pugni); l'azione
prosegue con un tiro di Dybala di poco a lato. è
il segnale che serve il Pipita. Detto fatto: Higuain entra e la Juve
passa in vantaggio: no, non è lui a bucare Marchetti ma Khedira (due gol
in due partite), che s'imbuca a meraviglia su un pallone telecomandato
da Dybala (nell'occasione male De Vrij e Biglia, quest'ultimo non
brillantissimo). Nel finale c'è spazio anche per il primo tiro in porta
della Lazio (targato Parolo e per il debutto in A di Pjaca (al posto di
Dybala): pochi minuti per prendersi gli applausi dei tifosi bianconeri:
dribbling e tiro respinto. la Juve chiude con 113 milioni in campo su
145 e soprattutto con sei punti in due partite. E mancano ancora due
pedine da inserire negli ultimi giorni di mercato...
E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus data da eurosport.it:
Gianluigi Buffon 6: Non è chiamato a interventi di rilievo. Fa buona guardia.
Giorgio Chiellini 6.5: Mette al servizio della
squadra il solito agonismo e la solita fisicità. Gli attaccanti della
Lazio non lo costringono a un super-lavoro quest’oggi.
Andrea Barzagli 6: Ordinaria amministrazione per il nazionale italiano. Solita attenzione e pochi grattacapi per lui.
Medhi Benatia 6.5: Bella prova del centrale ex Bayern. Non sbaglia nulla ed è decisivo sul cross
di Felipe Anderson nel primo tempo, anticipando Lulic e salvando i
suoi. Impossibile chiamarlo rincalzo.
Dani Alves 6.5: Nel primo tempo è, insieme a
Dybala, il più positivo nelle fila dei bianconeri. I loro duetti
regalano momenti di spettacolo agli spettatori dell’Olimpico. Giocatore
di qualità assoluta. (dal 72’ Stephan Lichtsteiner 6: Il suo contributo è sempre prezioso).
Mario Lemina 5.5: Un passo indietro rispetto all’ottima partita contro la Fiorentina.Primo tempo da dimenticare, migliora nella ripresa.
Sami Khedira 7: In questo momento è davvero l’uomo
più prezioso nello scacchiere di Allegri che non rinuncia a lui neppure
sotto tortura. Calmo, ordinato, metodico e… letale. Un’altra sua
incursione regala i tre punti alla causa bianconera. Cosa chiedergli di
più. Garanzia.
Kwadwo Asamoah 6: Parte male ma sale di tono con il passare dei minuti. Nella ripresa dà costante linfa alla spinta bianconera.
Alex Sandro 6: Va a fasi alterne ma quando
attacca la profondità facendo partire cross di precisione assoluta per i
compagni è davvero devastante.
Paulo Dybala 7: Nel primo tempo si fa garante
della manovra juventina, retrocedendo a centrocampo e dando la “sveglia”
ad un reparto addormentato. Qualità e intelligenza calcistica al
potere. (88’ Marko Pjaca S.V.).
Mario Mandzukic 5.5: La difesa di Inzaghi lo contiene bene. Prova a far male a Marchetti nella ripresa ma questa volta combina poco. Opaco. (dal 65’ Higuain 6: Tanto
movimento e buoni suggerimenti per i compagni. Dovrà sfruttare bene la
sosta e al ritorno in campo il palcoscenico sarà suo).