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domenica 18 marzo 2018

Spal-Juventus

Spal-Juventus 0-0: il Napoli col Genoa può tornare a meno 2

Bianconeri troppo lenti e quasi mai pericolosi, non basta il dominio territoriale

Azzurro chiama azzurro. Il colore delle maglie della Spal richiama quello del Napoli. Ed è alla squadra di Sarri, oltre che a se stessa, che quella di Semplici ha fatto un favore. Lo zero a zero può riportare i rivali per lo scudetto (che giocheranno domani) a -2 dalla capolista. Tutto da rifare per la Juventus, che invece di allungare arresta la sua corsa a Ferrara, dove un punto è preziosissimo in chiave salvezza. Punto meritato per impegno, agonismo e gioco: dall'ultima volta che la Signora non era riuscita a segnare sono trascorse 12 partite. Un'altra gara pre sosta sfortunata per i bianconeri, che avevano fatto pari anche contro l'Atalanta.

La Spal chiude il primo tempo tra gli applausi dei suoi tifosi (stadio Mazza gremito, record stagionale di spettatori) perché anche se non ha segnato ha messo in difficoltà la Juventus. I ragazzi di Semplici partono forte e costringono la Signora ad alzare il ritmo. Il 3-5-2 dei padroni di casa regala la superiorità a centrocampo, in difesa Cionek e Vicari sono attenti e davanti Antenucci ha il moto perpetuo. Così la Juve, schierata con il 4-2-3-1, senza Mandzukic e con Alex Sandro esterno d'attacco, non riesce a ripartire e fa fatica ad allargare il gioco sulle fasce. Un'accelerazione di Douglas Costa produce la prima azione pericolosa dei bianconeri (all'11' palla in verticale per Alex Sandro dopo cavalcata solitaria, il tiro del brasiliano è deviato fuori), poi ci provano Higuain (troppo centrale) e Dybala (tiro a giro fuori). Il "diez" della Juve sfiora la traversa poco prima dell'intervallo su punizione.

La Juve riparte con un altro piglio e la Spal inevitabilmente cala, ma non molla. In meno di dieci minuti arrivano un siluro da fermo di Douglas Costa (respinto da Meret) e un tiro fuori di Dybala dopo combinazione con Chiellini (in grande forma). Allegri prova a inserire Mandzukic, arretrando Alex Sandro, ma la Juve è ancora poco mobile e troppo prevedibile. Un'uscita sbagliata di Chiellini apre il campo ad Antenucci, che però non riesce a servire Paloschi (anticipato da Rugani). Il difensore finisce coi crampi, sostituito da Barzagli. Nell'assalto finale c'è sempre Douglas Costa, il più pimpante e il più imprevedibile della Juventus. Higuain e Dybala non sono quelli delle ultime partite. La Spal resiste e il Napoli ringrazia. La squadra di Semplici sta dimostrando di meritare la salvezza.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon s.v.: Ennesima gara da spettatore. La SPAL non calcia mai verso la sua porta.
Mattia De Sciglio 6: Fa cose buone e altre meno buone. Praticamente nullo in fase di appoggio, è però protagonista nella ripresa di due splendidi intercetti.
Daniele Rugani 6,5: Tranquillità ed eleganza. Non sbaglia un singolo intervento, sbucando ogni volta che c'è bisogno di lui e consentendo a Buffon di dormire sonni tranquilli.
Giorgio Chiellini 6,5: Bene anche lui, sia sui palloni alti che in anticipo. Spadroneggia in difesa e si permette pure un'avanzata palla al piede che Dybala non sfrutta. Esce per infortunio (dall'81' Andrea Barzagli s.v.) .
Kwadwo Asamoah 5,5: Bel duello con Lazzari. Contiene in qualche modo la verve dell'avversario diretto, ma in avanti si propone poco e senza esiti (dal 63' Mario Mandzukic 5,5: Il suo ingresso non cambia il corso del match. Ha la palla dello 0-1, ma la spreca di testa) .
Miralem Pjanic 5,5: Un po' svagato, si fa rubare da Costa un pallone pericolosissimo. Non aumenta mai il numero delle marce, limitandosi al minimo indispensabile.
Blaise Matuidi 5,5: Troppo falloso, tanto da rischiare l'ammonizione. Questa sera, a differenza di tante altre occasioni, il francese non è un fattore (dall'84' Rodrigo Bentancur s.v.) .
Douglas Costa 7: L'unico a provarci con vera efficacia. Quando parte palla al piede non si può fermare, se non con un fallo. Fa impazzire la SPAL e manda in porta Alex Sandro e Mandzukic, che sprecano.
Paulo Dybala 6:  Questa volta, niente zampata decisiva. Meno incisivo di altre volte, anche se fa venire i brividi a Meret con tre conclusioni da fuori imprecise di poco.
Alex Sandro 5: Non trae giovamento dalla convocazione nella nazionale brasiliana. Sbaglia tutto quello che può sbagliare, anche quando arretra a terzino, comprese la prima e l'ultima palla gol bianconere. Serataccia.
Gonzalo Higuain 5: Un fantasma. Completamente perso tra i tre centrali di casa, si limita a un tiretto facilmente parato da Meret e poi scompare dal match.



giovedì 15 marzo 2018

Juventus-Atalanta



Juventus-Atalanta 2-0: gol di Higuain e Matuidi, espulso Mancini nel finale

Uno strepitoso Douglas regala al Pipita il vantaggio, poi i bianconeri sprecano alcune occasioni prima del raddoppio, che arriva nel finale subito dopo il rosso a Mancini

E meno male che non stava benissimo, altrimenti chissà che cosa avrebbe combinato. Nella Juventus che batte l'Atalanta (2-0) nel recupero della gara rinviata per neve, brilla soprattutto la stella di Gonzalo Higuain: Allegri non lo risparmia nonostante la caviglia di nuovo malconcia (botta presa contro l'Udinese sulla parte già malandata) e lui si sdoppia: gol di destro e poi assist per il raddoppio di Matuidi. Non sarà una fuga, ma una fughetta sì: +4 sul Napoli, con lo scontro diretto da giocare in casa. Atalanta ben messa e volenterosa, che però chiude con zero tiri nello specchio.

Allegri non risparmia nessuno degli attaccanti: tutti dentro, Douglas Costa, Dybala, Mandzukic e il Pipita, a centrocampo rifiata Khedira ma Pjanic e Matuidi ci sono. In pratica a parte il tedesco e Alex Sandro (affaticato e in panchina) è la formazione titolare. E' il Pipita a regalare la prima gioia, dopo quasi mezzora di scarso spettacolo: palla rubata dal numero nove in un contrasto e servita a Douglas Costa, fuga del brasiliano (che va al doppio della velocità degli altri), apertura per Higuain che fa 1-0 con un diagonale di destro. Prima la Juventus si era fatta vedere con un cross di Lichtsteiner (Pipita anticipato) e un sinistro di Matuidi su angolo di Pjanic, con salvataggio in angolo di Palomino. Per l'Atalanta, che si presenta senza Caldara, Spinazzola e Petagna (tutti in panchina) ma con Gomez, in zona gol solo un tiraccio di Ilicic e un colpo di testa fuori bersaglio di Palomino. La Signora invece dopo la rete prende coraggio: prima timida e bloccata dal tatticismo della Dea e dal 3-4-2-1 molto mobile di Gasperini, poi sempre più spavalda. Higuain è il più in forma di tutti e va vicino alla doppietta con un tiro potente ma fuori.

Nella ripresa è subito Juve, con un sinistro di Dybala bloccato da Berisha, ma poi l'Atalanta cresce e guadagna metri: pericolosa la punizione di Ilicic, respinta da Chiellini. Nel frattempo Allegri toglie Lichtsteiner per De Sciglio, mentre Gasperini inserisce Spinazzola. Higuain è in serata di grazia ma la Signora non ne approfitta: dà una palla d'oro per Douglas, che potrebbe chiudere la partita ma il suo diagonale scheggia il palo. Bianconeri che ci riprovano pochi minuti dopo prima con Dybala (murato) e poi nella stessa azione con Pjanic (non in vena, come Mandzukic), che tira fuori. Gasp prova a recuperare la partita col doppio centravanti (dentro pure Cornelius e vai col 3-4-3), Allegri risparmia un quarto d'ora a Douglas Costa mettendo Barzagli. Ma è da una cavalcata di Chiellini che arriva una buona punizione (che Pjanic calcia sulla barriera) e il rosso per Mancini (doppia ammonizione). Poco dopo c'è il raddoppio: bella palla di De Sciglio, cross di Dybala, numero di Higuain e tiro a giro di Matuidi. In occasione del gol mini rissa tra Benatia e De Roon, tutti e due ammoniti. Lo juventino è costretto a cambiarsi la maglia, strappata dall’avversario, e si lamenta parecchio con Allegri, che lo rimprovera con foga. In ogni caso è due a zero al 36' e partita chiusa, con la curva bianconera che canta: la capolista se ne va.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon s.v.: Serata tutto sommato tranquilla; quando la Dea si fa pericolosa è assistito dalla buona sorte (e dal colpo di testa di Higuain).
Stephan Lichtsteiner 5,5: Limitato da un risentimento accusato in avvio, non incide (50’ Mattia De Sciglio 6,5: Strepitoso il cambio gioco con cui innesca Dybala in occasione della seconda marcatura bianconera.)
Medhi Benatia 6,5: Nervosissimo nel finale, ma presidia a dovere la sua zona.
Giorgio Chiellini 7: Forma fisica strabordante; arriva ovunque con i suoi tentacoli e quando si sgancia costringe Mancini al fallo da rosso.
Kwadwo Asamoah  6,5 : Mezzo voto in meno per la sciocca ammonizione rimediata a giochi ormai fatti, per il resto è un motorino inesauribile sulla fascia sinistra.
Miralem Pjanic 6: Meno appariscente del fido compagno di reparto. Avrebbe buone occasioni per segnare ma non le sfrutta.
Blaise Matuidi 7: Straordinario frangiflutti davanti alla difesa. Impressionante per fisicità, freddo ed elegante davanti alla porta quando viene smarcato da Higuain.
Paulo Dybala 7: Partecipa nell’azione del secondo gol, ma più in generale non sbaglia un colpo ed è sempre dentro la partita. On fire.
Gonzalo Higuain 8: Che aggettivi spendere per l’attuale Pipita, che segna come il più famelico dei bomber e fa segnare come il più raffinato dei trequartisti? Semplicemente il migliore in campo
Douglas Costa 7,5: Turbo Douglas. Il gol di Higuain è generato da una sua progressione “boltiana” conclusa con perfetta imbucata. Che acquisto per la Vecchia Signora, sempre più impattante (78' Andrea Barzagli s.v. ) .
Mario Mandzukic 6: Per reggere la formula dei "quattro tenori" ci vuola la sua consueta prova di sacrificio; non brilla, ma al solito il suo lavoro sporco è utile per i compagni di squadra (62' Alex Sandro 5,5: Svagato, Rimedia una evitabile ammonizione e perde più di un possesso).


lunedì 12 marzo 2018

Juventus-Udinese


Juventus-Udinese 2-0: Dybala, super doppietta

Una doppietta della Joya spiana la strada ai bianconeri, che sbagliano anche un rigore ceduto dallo stesso Paulo a Higuain

Ha un che di londinese il cielo grigio sopra Torino: Paulo Dybala lo osserva prima di incastonare una gemma mancina su punizione. E alza gli occhi anche dopo aver graffiato con un tocco svelto di destro. Di fronte aveva l’Udinese, ma è come se proseguisse sulla stessa onda dalla notte di Wembley: una doppietta che allunga la magia del gol-qualificazione in casa del Tottenham. La Joya, in condizione strepitosa e impegnato a tutto campo, non sembra uno alla terza partita intera dopo un lungo stop. Per questo la Juventus si consegna a lui e alla ritrovata sintonia con Higuain: sì, è di nuovo nitido il segnale di ricezione in HD. Così, dopo il 2-0 ai deludenti friulani di Oddo, il Napoli (fermato sullo 0-0 a San Siro in serata) è superato e mercoledì contro l’Atalanta c'è la possibilità di portarsi a +4.

Troppe le energie spese nel frullatore di Londra, necessario riprendere fiato soprattutto in mezzo: per questo riposano Matuidi e Pjanic ed ecco al loro posto Sturaro e Marchisio, per una mediana più muscolare e meno cerebrale del solito. Contrariamente alle indicazioni della vigilia, Mandzukic, reduce da affaticamento, non parte dall’inizio e il tris creativo davanti è lo stesso anti-Tottenham: Dybala-Higuain-Douglas. A dirla tutta, la Joya fa più il dieci e, alle spalle del Pipita, si muove sulle punte per cercare la giusta imbucata, mentre il brasiliano si scatena più largo a destra. Con questo scacchiere, quasi un 4-2-3-1, è saggiamente elastica la posizione di Sturaro, abile a mordere Barak in fase difensiva ed esterno d’attacco quando c’è da offendere. Oddo, invece, deve fare scelte obbligate in difesa e nel 3-5-2 schiera come centrali Nuytinck, Angella e Samir. Maxi Lopez, invece, vince il ballottaggio con Perica e si posiziona in attacco insieme a Jankto. Proprio il ceco, protetto di Nedved, fa ammonire Chiellini a pochi secondi dal via e sulla punizione laterale di Adnan servono le antenne dritte di Szcesny. All’inizio, i friulani sono ordinati e pure propositivi, ma è solo una illusione: col tempo i mancini della Juve iniziano la loro corrispondenza di amorosi sensi. Responsabilità anche di Oddo che non accorcia quanto servirebbe sugli uomini di maggior classe in campo: giusto o sbagliato che sia, il tecnico friulano parte con l’idea di giocarsela.

 In ogni caso, è una bellezza per gli occhi veder duettare di fino Dybala e Douglas Costa, anche se è il Pipita a prendersi la punizione spacca-partita su anticipo sbagliato di Angella: la Joya, poi, è la solita sentenza col calcio da fermo tagliato che plana sopra la barriera e si accomoda sotto all’incrocio. È poi lo stesso Dybala a procurarsi un calcio di rigore (ancora una volta disattenzione di Angella) e a cederlo al compare di attacco, nonostante indicazione diversa dalla panchina. Ma qui la maledizione prosegue: l’ultima volta, nella stessa porta, Higuain aveva timbrato la traversa con uno strano tiro rabbioso, adesso il Pipita cerca l’angolo e Bizzarri si distende e lo neutralizza. La scelta di far calciare Gonzalo, però, non piace ad Allegri, furibondo prima e dopo il penalty.

Nel secondo tempo Higuain si fa subito perdonare con una di quelle giocate che lo rendono uno dei centravanti più completi in circolazione: controllo spalle alla porta, difesa robusta del pallone e cioccolatino per liberare il compagno. Il regalo lo scarta Dybala che trova così la prima doppietta dal nuovo anno: la sensazione del bis gli mancava dall’ultima del 2017 a Verona. In ogni caso, è la connessione argentina a far sussultare lo Stadium: molti dei destini futuri passeranno, infatti, dalla buona vena dei suoi gioielli davanti. Se in più si aggiungono gli strappi brutali di Douglas Costa, il corredo è completo: dopo uno scatto della zanzara brasiliana, ad esempio, è Matuidi a sfiorare il gol in allungo sul cross del Pipita. Su un altro scatto, Dybala scarica un gran sinistro: se non fosse per il miracolo di Bizzarri, la Joya si porterebbe a casa il pallone. Niente di particolarmente grave per Oddo, che avrà pure smarrito l’incredibile vena degli esordi friulani, ma che ha comunque mezzali di qualità come Barak e Fofana e buoni esterni nel duo Widmer-Adnan. Stavolta hanno sofferto tutti contro avversari di taglia superiore, al punto che quasi mai l’Udinese si è resa pericolosa in zona Szczesny (appena un tiro di Balic nel secondo tempo). Al contrario la Juve surfa che è un piacere: oltre ogni fatica, cavalca da Wembley l’onda giusta, quella che piace a Dybala.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szcxesny 6.5: Un solo intervento, a inizio gara, sulla velenosa punizione di Ali Adnan. Risponde presente.
Mattia De Sciglio 6.5: Ottima gara, sia in fase di contenimento, sia in fase di spinta. Nel primo tempo è protagonista di un paio di ottime sgroppate che mettono paura alla difesa dell’Udinese.
Daniele Rugani 6: Attento ed efficace sulle rare sortite offensive dell’Udinese. Gara senza sbavature.
Giorgio Chiellini 6.5: Ordinaria amministrazione per il centrale bianconero. Maxi Lopez e Perica non lo impensieriscono mai.
Kwadwo Asamoah 6: Si conferma ben più di un’alternativa. Solito contributo in fase di spinta e ripiegamento, fa partire l’azione del terzo gol bianconero.
Claudio Marchisio 6.5: Fosforo e qualità al servizio della squadra. Imposta le azioni bianconere con eleganza ed intelligenza, sfruttando i ritmi bassi che spesso caratterizzano il match.
Sami Khedira 6: Il centrocampo dell’Udinese si disinnesca dopo pochi minuti e la sua gara è subito in discesa. In totale controllo (dal 62’ Blaise Matuidi 6: solito moto perpetuo in mezzo al campo ma la gara è già in archivio ).Stefano Sturaro 6: Non fa mai mancare il suo contributo in termini di grinta e fisicità. Sufficienza piena al netto di qualche appoggio sbagliato di troppo.Douglas Costa 7:  Uno degli uomini più in forma nello scacchiere di Allegri. Accelerazioni mortifere e tocchi di qualità illuminano la sua gara. Sempre più importante (dall’88’ Rodrigo Bentancur S.V.).
Paulo Dybala 7.5 : Chirurgico e letale. La punizione è un vero e proprio capolavoro balistico, il tap-in sul secondo gol manda la gara in archivio già al 49’. In mezzo tante giocate di qualità e ottimi spunti in velocità che confermano il suo recupero dal punto di vista fisico. L’argentino può essere la vera arma in più del rush finale bianconero.
Gonzalo Higuain 6: Troppo frenetico, soprattutto dopo il rigore sbagliato che, in qualche modo, condiziona la sua gara. L’assist per il raddoppio di Dybala è splendido e conferma ancora una volta la sua qualità, anche come rifinitore (73’ Mario Mandzukic S.V. ) .

giovedì 8 marzo 2018

Tottenham-Juventus

Champions, Tottenham-Juve 1-2: Higuain e Dybala ribaltano tutto in 3'

Rimonta da sogno per i bianconeri, che conquistano Wembley e quarti di finale dopo il vantaggio di Son nel primo tempo

Quando hai l'HD ti bastano pochi minuti per accendere la Champions League: Higuain e Dybala fanno tutto in tre minuti e portano in paradiso la Signora quando pareva destinata all'eliminazione. La Juve cade nel primo tempo ma si rialza grazie al duo argentino nel secondo tempo e vola ai quarti di Champions League, nonostante il 2-2 dell'andata. Un'impresa nel tempio del calcio inglese: Wembley alla fine diventa una bolgia bianconera, tanta è la gioia dei tifosi arrivati fino a Londra. Mai dare per morta la Juventus, che ne sa una più degli Spurs.

Allegri prova a giocarsi l'all in mettendo in campo tutti gli attaccanti che ha (Cuadrado e Bernardeschi lungodegenti, Mandzukic forfeit alla vigilia per un affaticamento al flessore sinistro): Douglas Costa con Dybala e Higuain, recuperato in extremis dopo il problema alla caviglia, e Barzagli con Chiellini e Benatia per cercare di blindare la difesa. Il bianconero, migliore in campo a Roma con la Lazio, soffre però parecchio la vivacità di Son sulla fascia sinistra. Ed è da lì che arrivano le azioni più pericolose e anche il gol: 39', Barzagli salva su Kane ma il pallone torna sui piedi di Trippier, che serve l'assist per il colpo del k.o. del migliore in campo, Son. Bravo e fortunato: colpisce male col destro, la palla va sul sinistro, si alza ed entra, mentre Buffon scivola. Prima di allora la Juventus aveva fatto zero tiri (il primo e unico del primo tempo, ma fuori, sarà di Pjanic qualche minuto dopo il vantaggio). Troppo ferma e poco propositiva, incapace di inventare qualcosa che spaventi gli Spurs. L'unico che ha il cambio di passo è Douglas Costa, con Buffon migliore in campo, costretto alla doppia super parata, sempre su Son. Molto dubbio il fallo in area di rigore di Vertonghen su Douglas Costa (17'), per cui i bianconeri protestano parecchio: l'intervento in tackle è irregolare, ci stava il penalty, l'arbitro lascia giocare.

Nella ripresa Allegri prova a muovere qualcosa con quello che ha in panchina (pochino, viste le assenze): dentro Lichtsteiner e Asamoah per Barzagli e Matuidi, con Alex Sandro che diventa un attaccante aggiunto. La mossa funziona, perché Lichtsteiner fa partire l'azione dell'1-0 e Higuain magicamente si scuote dal torpore. Il Pipita prima segna (19') su sponda di testa di Khedira dopo cross del terzino svizzero, poi lancia Dybala per il 2-1 (22'): il numero dieci scatta sul filo del fuorigioco, si porta avanti il pallone e poi segna con il piede preferito, il sinistro. Poco dopo i bianconeri hanno un'altra occasione con Higuain, che cerca Douglas Costa. Il Tottenham accusa il colpo: è frastornato e Pochettino cerca energie fresche con Lamela. L'ultimo quarto d'ora è un assedio degli Spurs: Chiellini è l'uomo della provvidenza su un cross insidioso del neo entrato, poi altra deviazione miracolosa di Khedira su Eriksen. Altri brividi su un tiro di Son che sfiora il palo. Niente in confronto agli ultimi minuti, quando prima il palo e poi Barzagli, che respinge quasi sulla linea un colpo di testa di Kane, salvano la Juventus. Finale col batticuore, che però vale un altro step verso la finale di Kiev. Il sogno Champions continua.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 6,5: Nella prima parte di gara è costretto ad un grandissimo lavoro. Non può far nulla sul gol di Son, il sudcoreano sbaglia piede e beffa tutta la difesa juventina. Dà sicurezza e guida la difesa nel secondo tempo.
Andrea Barzagli 5: Da terzino destro non ne azzecca una. Son lo salta ad ogni affondo, meglio da centrale che sulla fascia. A suo modo è decisivo, con il salvataggio sulla linea dopo il palo colpito da Kane.
Medhi Benatia 5: Nel momento di confusione della Juventus, anche lui fatica a giocare con ordine in area di rigore. Si becca anche un giallo decisivo, salterà l’andata dei quarti di finale. (dal 61’ Stephan Lichtsteiner 6,5: Il suo ingresso cambia l’inerzia della partita. La Juventus comincia a giocare anche sulla destra. Dai suoi piedi parte l’azione dell’1-1).
Giorgio Chiellini 6,5: Primo tempo da incubo, con Kane che non gli lascia il tempo di respirare. In avvio di ripresa non sembrano esserci dei miglioramenti visto l’immediato giallo, ma cresce col passare dei minuti. Bravo a gestire il finale in marcatura su Kane.
Alex Sandro 5,5: La Juventus non sfonda sulla sinistra, il brasiliano non convince appieno né in fase difensiva né in fase offensiva.
Sami Khedira 6: Fatica in mezzo al campo, e non riesce a chiudere sulle trame del Tottenham. Il tedesco è comunque decisivo con la sponda per Higuain che regala alla Juventus il momentaneo pareggio.
Miralem Pjanic 5: Bocciato il Pjanic di questa sera. Non riesce a dettare i ritmi a centrocampo e fatica a trovare gli spazi sul pressing del Tottenham.
Blaise Matuidi 6: Cerca di contenere la voglia del Tottenham, ma anche lui fatica. Bravissimo a chiudere su Kane nel primo tempo, quando gli Spurs potevano già chiudere il match. (dal 60’ Kwadwo Asamoah 6: Entra per dare una mano ad Alex Sandro sulla fascia. Molta fisicità che non fa male nel finale di gara).
Paulo Dybala 7: Nel primo tempo è un fantasma, ma segna il gol qualificazione con un eccellente inserimento sul servizio di Higuain. Bravo anche nel finale a guadagnare secondi preziosi.
Gonzalo Higuain 8: Tocca pochi palloni nel primo tempo, lui si muove poco e i compagni faticano a trovarlo. Nella ripresa è lui a guidare la rimonta dei bianconeri. Gol da bomber d’area a firmare l’1-1, poi l’assist magico a Dybala che sorpassa. (dall’83’ Stefano Sturaro 6: Buon impatto alla gara per lui. Si mette in marcatura su Eriksen, per poco non segna anche il gol del 3-1).
Douglas Costa 7,5: L’unico, o comunque uno dei pochi, ad impegnarsi seriamente nel primo tempo. Va avanti e indietro sulla fascia che è un piacere, a mettere in seria difficoltà Davies e Vertonghen. Viene steso dal difensore belga, ma l’arbitro fa finta di niente.

martedì 6 marzo 2018

Lazio-Juventus


Lazio-Juventus 0-1: Dybala gol al 93'

I bianconeri creano poco per tutta la gara, ma un lampo del numero 10 vale i tre punti per la squadra di Allegri

Arriva al terzo minuto del recupero finale il tocco di magia di Paulo Dybala che consegna la vittoria 1-0 alla Juventus contro una Lazio che si sente beffata dall’amaro epilogo. La squadra di Inzaghi era riuscita a fronteggiare bene i bianconeri, inseguendo la terza vittoria stagionale contro la formazione di Allegri dopo quelle in Supercoppa e nella gara d’andata. Partita senza grandi slanci anche se erano di fronte gli attacchi migliori della campionato. Per entrambe le squadre si sono fatte sentire le fatiche infrasettimanali di Coppa Italia. Grazie a questo successo la Juve si porta a -1 dal Napoli sconfitto al San Paolo dalla Roma, ma con una gara contro l'Atalanta ancora da recuperare.

Inzaghi deve ritoccare le fasce. In difesa, per rilevare l’infortunato Caceres, spazio a Luiz Felipe sulla corsia destra. Più avanti sullo stesso versante, viene spostato Lulic: Marusic squalificato e Basta k.o. Mentre a sinistra viene inserito Lukaku. Allegri opta per il 3-5-2. In attacco: recuperato Mandzukic, c’è Dybala titolare dopo lo stop del 6 gennaio. La Juventus si impadronisce subito della manovra. Proteste bianconere al 6’ per un intervento in area di Leiva ai danni di Dybala: Banti lascia correre. Incursione di Milinkovic sventata dala retroguardia di Allegri. Insidioso Mandzukic: colpo di testa sopra la traversa. Al 20’ Lazio vicina al gol: su cross di Luis Alberto dalla destra, stacco di testa di Milinkovic parato a terra da Buffon. Che tre minuti dopo devia in angolo una rasoiata di Immobile. La squadra di Inzaghi diventa più continua in fase offensiva. Al 29’ Banti ferma il gioco per un fallo di Rugani su Radu prima che il colpo di testa di Lukaku finisca nella porta della Lazio. Partita a ritmi contenuti: Lazio guardinga, Juventus rivisitata con la difesa a quattro ma pronta a verticalizzare. Al 38’ assalto bianconero: un diagonale di Khedira viene deviato in angolo. Il primo tempo si chiude con un fallaccio di Lichsteiner su Radu: ammonizione per lo juventino.

Ritmi più elevati in avvio di ripresa. Accelera la Lazio. La Juventus ribalta però subito il fronte. Allegri innesta Douglas Costa al posto di Lichsteiner: mossa che consolida il 4-3-3. Al 14’ Buffon anticipa Immobile. Al 17’ la Lazio reclama un rigore per un intervento di Benatia su Leiva. Al 21’ bella incursione di Dybala: fa scudo Luiz Felipe. Staffetta nella trequarti della Lazio: Felipe Anderson rileva Luis Alberto. Allegri replica con Alex Sandro al posto di Mandzukic. La Juventus avanza il baricentro del gioco. La Lazio si chiude in difesa. Caicedo avvicenda uno stanco Immobile. Felipe Anderson accende la manovra d’attacco. Murgia rileva Lulic. Al 48’ arriva il colpo di Dybala che si fa largo in area fra Luis Felipe e Parolo e firma la vittoria della Juventus. Che conclude con Chiellini al posto di Dybala, eroe della giornata bianconera.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 6: Attento su Milinkovic nel primo tempo. Sveglio in uscita su Immobile. Basta e avanza per garantirgli la sufficienza.

Andrea Barzagli 7: Perfetto. Non sbaglia un pallone, nemmeno in appoggio. I raddoppi su Immobile sono tutti vincenti.      

Mehdi Benatia 6,5: Da centrale domina. In anticipo e nelle chiusure. Rischia per un intervento in ritardo su Leiva nel secondo tempo. Unico neo in una prova da leader.

Daniele Rugani 7: Anche lui eccellente. Voto alto anche perché é lui che innesca Dybala, che poi si inventa un gol fantastico.

Stephan Lichtsteiner 5,5: Scorbutico e nervoso, come al solito. Poco efficace da esterno alto, spesso in ritardo su Lukaku quando difende. Giusto il cambio. (Dal 56' Douglas Costa 6: Entra con la voglia di spaccare il mondo. Non esaltante, ma porta vivacità e sprint alla Juve) .

Sami Khedira 6: In crescita. Meglio che in altre occasioni. Va lui a saltare sempre su Milinkovic e non sfigura.

Miralem Pjanic 5,5: In regia trova qualche difficoltà nel primo tempo, anche perché davanti c'é poco movimento. Nella ripresa sbaglia tante scelte. Se raddoppiato di continuo, fatica.

Blaise Matuidi 6: Soliti polmoni al servizio della squadra. Mette le gambe ovunque e infastidisce ogni ripartenza della Lazio. Male, invece, in alcuni appoggi banali.

Kwadwo Asamoah 6,5: Ancora bene a sinistra. Spinge, corre, crossa, appoggia Matuidi e Alex Sandro.

Paulo Dybala 7,5: Gol strepitoso da tre punti, al 93' nella prima gara da titolare al rientro da un infortunio. Proprio lui che all'andata aveva sbagliato il rigore all'ultimo. Non serve aggiungere altro.

Mario Mandzukic 5,5: Spreca una buona occasione di testa in avvio. Combatte, si appoggia, prova ad aiutare. Ma non sta bene fisicamente e si vede. (Dal 72' Alex Sandro 6: Entra e si fa subito ammonire. Ma nel finale porta personaltá e forza fisica) sta e avanza per garantirgli la sufficienza.