Italia-Spagna 2-0, Chiellini-Pellè, festa azzurra: siamo ai quarti di Euro 2016
Capolavoro di Conte: Roja dominata a lungo, il difensore della Juve sblocca al 33' sugli sviluppi di un calcio piazzato, al 91' il raddoppio. Vendicata la sconfitta in finale del 2012. Sabato la sfida alla Germania.
Bestie nere, furie rosse, chiamatele come volete, tanto l'unico colore che conta, qui a Parigi, oggi è l'azzurro. Meravigliosa, coraggiosa Italia: 2-0 alla Spagna,l'avventura a Euro 2016 continua.I detentori del titolo lasciano l'Europeo agli ottavi e forse chiudono un ciclo. Problemi loro: noi andiamo a Bordeaux, con una prestazione maiuscola, un copione "tipo Belgio" e Chiellini-Pellè nel tabellino dei marcatori. Non battevamo gli spagnoli in una competizione ufficiale dal '94, l'ultima volta, a Kiev, ne avevamo prese quattro. Ma stavolta è un'altra storia.
POCO INIESTA: Pronti-via e viene giù il diluvio. Il primo quarto d'ora si gioca sotto secchiate di pioggia e l'Italia sembra una Ferrari azzurra. Un pezzo unico, da collezione, che ha montato le gomme giuste e che avanza senza sbandate fin dalle parti di De Gea, spaventandolo tre volte: tiro debole di Eder, stacco di Pellè con risposta del portiere in tuffo e rovesciata di Giaccherini sul palo, ma a gioco fermo. Poi esce il sole. E i contorni dell'impresa epica sembrano sfumare, perché la Roja ritrova un minimo di ordine nel suo 4-3-3. Non punge, però: l'unico intervento di Buffon fino all'intervallo sarà sul rasoterra al 28' di un affaticato Iniesta.
APRE GIORGIONE: In tornei come l'Europeo, la gestione della fatica è un fattore chiave. E il turnover azzurro contro l'Irlanda paga dividendi, perché i ragazzi di Conte corrono, corrono, corrono. Anche De Sciglio, preferito a Darmian nel 3-5-2, è attivo a sinistra: chiude su un tentativo di Fabregas e propone cross interessanti, sul migliore dei quali Parolo trova l'incornata. Niente da fare, per il giocatore più paragonato a Tardelli l'appuntamento col gol in Nazionale è ancora rimandato. A cavallo della mezz'ora, però, gli azzurri beneficiano di tre minuti di follia di Sergio Ramos, che prima rischia l'autogol e poi abbatte Pellè al limite dell'area. Dov'è Pirlo, quando servirebbe? Negli Stati Uniti... ma non c'è nemmeno il tempo di evocarne la grandezza, perché la punizione di Eder porta al gol. De Gea non trattiene il fendente dell'oriundo, Giaccherini si avventa sul pallone e Chiellini,al 33',mette dentro sul rimpallo.Esplode il settore del tifo azzurro, l'Italia è in vantaggio e se lo stramerita. Anzi, se De Gea non volasse per negare il raddoppio a Giaccherini, andrebbe al riposo avanti di due gol.
EDER SPRECA: Del Bosque ha visto abbastanza. Paga per tutti Nolito, che lascia la ripresa ad Aduriz. Dopo 45 minuti gli spagnoli hanno appena il 53% di possesso palla, e sono lenti, prevedibili, con gli esterni Juanfran e Jordi Alba che restano bassi e il solo Silva, tra le linee, a darci fastidio. Si riparte e, a sorpresa, dopo 8 minuti Conte richiama in panchina De Rossi, che non gradisce. Dentro Thiago Motta. Neanche il tempo di capire il motivo di tanta fretta e quasi arriva il bis italiano: Pellè inventa la sponda che libera la corsa di Eder, intravediamo già Bordeaux all'orizzonte, invece De Gea risponde da campione e la Gironda svanisce subito. Ancora per un po'.
CHIUDE PELLE': Il cronometro corre, si entra nell'ultimo terzo di gara e la Spagna, finalmente, si scuote. Senza De Rossi, l'Italia agevola il risveglio delle furie rosse, anche in un lunedì in cui hanno ben poco di furioso. Aduriz, Sergio Ramos e Lucas Vazquez (in campo al posto di Morata, che ha steccato la prova di maturità) falliscono tre chance, sebbene l'ultima sia stoppata dal fuorigioco. Poi s'iscrivono al tiro a segno anche Iniesta e Piqué, ma in porta c'è Buffon, mica l'ultimo della pista. Dentro Pedro, Insigne e Darmian per lo sprint finale. Lorenzo accende subito la luce, ma trova i guanti di De Gea. Dall'altra parte siamo a Piqué centravanti. E la mossa per un pelo non si rivela vincente, perché al 90' Buffon è ancora strepitoso nel dirgli di no. Aggrappati ai guanti del capitano, resistiamo alla marea rossa montante. E quando il pallone corre sul lato opposto, Insigne allarga il gioco per Darmian, l'esterno del Man Utd mette in mezzo e Pellè confeziona il raddoppio tutto "made in Premier". Game, set and match. Conte corre e non si ferma più. Come la sua Italia. Prossimo ostacolo la Germania, il 2 luglio. Occhio a darci per spacciati.
E adesso le pagelle dei singoli giocatori dell?Italia data da eurosport.it:
Gianluigi Buffon 7,5: Dall’altra parte c’è un de
Gea superlativo ma Buffon non è da meno. Due parate incredibili su
Morata e Piqué che si erano liberati nell’area piccola.
Andrea Barzagli 7,5: Nolito non riesce ad entrare
in area di rigore in tutto il primo tempo, nella ripresa gioca Morata a
sinistra ma anche l’ex juventino fatica contro il Muro italiano.
Leonardo Bonucci 7,5: Anche lui è un muro. Stoppa
Morata che nel primo tempo fatica a trovare spazi. Balla un po’
all’ingresso di Aduriz ma riesce a contenere egregiamente l’attaccante
dell’Athletic.
Giorgio Chiellini 8: E’ perfetto, non solo per il
gol, comunque prezioso. Sia in difesa che in attacco, sulle palle alte,
mette a nudo una Spagna che sembrava intoccabile. In difesa è un gigante
e dà una grande mano a De Sciglio per la marcatura su David Sinva che è costretto a giocare molto lontano dalla porta.
Alessandro Florenzi 6,5: Ha la grande responsabilità di coprire su Iniesta, ma nell’ultima stagione alla Roma ha dimostrato di gestire molto bene la fase difensiva. Tanta corsa
anche in avanti, qualche imprecisione però nei cross. (dall’84’ Matteo Darmian 6,5: Entra e trova subito il pertugio per fornire l’assist del 2-0 di Pellè).
Marco Parolo 7: Puntuali inserimenti in avanti che
creano superiorità numerica sulla trequarti. Prezioso anche in difesa
dove aiuta Barzagli e Florenzi sui movimenti di Iniesta e Alba.
Daniele De Rossi 7,5: Non è al meglio e dura solo
53 minuti. E’ fenomenale però in quell'ora (poco meno) che gioca
bloccando sul nascere tutte le iniziative di Fàbregas, fa ripartire
l’azione con velocità e dà una grandissima mano alla difesa andando a
chiudere sui trequartisti della Spagna. (dal 53’ Thiago Motta 6:
Qualche intervento a vuoto e il giallo che gli farà saltare la gara
contro la Germania. Nonostante tutto è però determinante davanti alla
difesa andando a chiudere su Iniesta e David Silva).
Emanuele Giaccherini 7,5: Per 70 minuti lo si trova
dappertutto. Con una rovesciata sfiora il gol dell’anno, è lui che si
avventa sulla corta respinta di de Gea, riuscendo in qualche maniera a
favorire il movimento di Chiellini per il gol del vantaggio.
Mattia De Sciglio 7: Bravissimo a fare le due
fasi. Difende benissimo su David Silva e Juanfran ed è sempre puntuale
con interessanti cross dalla sinistra.
Citadin Eder 8: Con i suoi movimenti mette
in crisi tutta la fase difensiva della Spagna con Busquets che lo perde
ad ogni affondo. Sua la punizione che mette in difficoltà de Gea sul
primo gol. (dall’82’ Lorenzo Insigne 6: Qualche accelerazione nel finale che permette agli azzurri di tenere alta la squadra).
Graziano Pellè 8: Mette in grossa difficoltà Piqué e Sergio Ramos e sfiora il gol in avvio di gara. Fa salire la squadra e cerca sempre
la giocata con Éder. Ha la lucidità anche nel finale quando trova il gol
del raddoppio.