Simply 6

domenica 29 ottobre 2017

Milan-Juventus

Milan-Juventus 0-2:Higuain,doppietta e 101 gol in serie A
Una doppietta di un grande Pipita,innescato da un ottimo Dybala,condanna Montella. Per i rossoneri traversa di Kalinic sullo 0-1
"La carica dei 101" è un gran bel film della Disney da far vedere e rivedere ai propri figli,ma di questi tempi è meglio di no:con tutto quel bianconero dei dalmata sullo schermo e la doppietta castiga-Milan di mister 101 gol Gonzalo Higuain ancora nell'aria,c'è il rischio che i piccoli molanisti rivivano gli incubi di ieri pomeriggio a San Siro. Il superclassico se lo prende la Juve,con un 2-0 che punisce un Diavolo,mai domo ma inefficace:il Pipita ce l'ha Allegri,che grazie al suo bomber e una prova tutta cinismo e concretezza si arrampica in testa alla classifica con il Napoli,in attesa di sapere se sarà primo posto anche oggi(Juve a 28 punti con gli azzurri,che ospitano il Sassuolo.Inter a 26 attesa in casa del Verona lunedì sera). Montella dall'altra parte,sa che il divario che si sta scavando tra il suo milan e la zona Champions potrebbe condannarlo. E adesso?

Il Pipita versipone deluxe si accende al 23':palla in verticale di Dybala,movimento al limite a bruciare un Romagnoli sin lì perfetto(sontuosi un paio di anticipi proprio su Higuain)e infila Donnarumma in diagonale.  Nella ripresa,al 18',piazza il colpo del k.o.,che vale il gol numero 101 in serie A:negli attimi di confusione fisiologica del Milan,che ha appena cambiato il regista(Locatelli per un Biglia ai limiti dell'inguardabile e Antonelli per Abate con Borini che passa a destra),Asamoah affonda e taglia per Higuain,che sfrutta il velo di Dybala e gela di nuovo Donnarumma. Non aveva ancora segnato al Milan con la maglia della Juve,non aveva ancora battuto Gigio:eccovi serviti.

Allegri,che conosceva bene le trappole del Diavolo,si preoccupa di neutralizzare il pericolo numero uno,e costruisce una gabbia attorno a Suso:sullo spagnolo ci sono sempre almeno due uomini(Mandzukic in modalità"sacrificio"attivata si aggiunge ad Asamoah)più uno tra Pjanic e Khedira. Jesus fatica a trovare spazio per il sinistro o il cross per i compagni,anche perchè Abate non gli dà supporto,ma il milan riesce a tirare fuori colpi di scena anche da altre parti del campo. Le due palle gol rossonere più clamorose partono dai piedi di Borini e Rodriguez ma si spengono su quelli di Kalinic,che non è Higuain ed esce a testa bassa dal duello a distanza:in avvio un ottimo Asamoah gli toglie una conclusione a due passi da Buffon,sul cross da sinistra al 25'(a svantaggio appena incassato),manca l'impatto di un niente e al 45' spedisce sulla traversa col mancino,dopo aver infilato i due centrali scattando sul filo dell'imbucata dello svizzero. E' una juve pratica,consapevole del proprio valore e delle proprie armi,che sa quando e come colpire un Milan generoso ma senz'anima in attacco.
La banda di Allegri ha gli uomini giusti al posto giusto, il Milan no. Pjanic sparge sicurezza nel cuore del gioco, Biglia dissemina palloni ad alto rischio contropiede; Khedira vigila su Suso senza soffrire, Kessie prova a strappare ma è un insuccesso costante; Dybala, anche nella giornata in cui la scena è del Pipita, mette sempre i brividi e gioca un gran secondo tempo, Calhanoglu si spegne alla distanza dopo un buon avvio. E le sconfitte sono 5 in 11 giornate, mentre la Juve vola lassù.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon  6: Disturba Kalinic, che centra la traversa da due passi. Non deve compiere parate.
Stephan Lichtsteiner 6: Sbuffa a destra, contrasta, sgomma, patendo la freschezza atletica di Borini. Se la cava, senza brillare. (Dal 65' Andrea Barzagli 6: Entra per dare copertura. Nessuna sbavatura, solita attenzione)
Daniele Rugani 7: Nota di merito per il salvataggio su Calhanoglu proprio poco prima dell'intervallo. Spesso si immola, contrastando i due trequartisti rossoneri. In crescita costante.
Giorgio Chiellini 6,5: Sorpreso in un paio di occasioni da Kalinic. Unica pecca nella solita partita tutta tackle, duelli e chiusure.
Kwadwo Asamoah 6,5: Preferito ad Alex Sandro, deve vedersela con Suso, che spesso si allarga nella sua zona. Gioca con intensità e avvia l'azione del raddoppio bianconero (Dal 70' Alex Sandro 6: Si mette a sinistra e copre. Poca spinta) .
Sami Khedira 6,5: Interditore più che ricamatore. Bravissimo nei raddoppi su Suso. Con dedizione e consueta intelligenza (Dall'80' Blaise Matuidi S.V.) .
Miralem Pjanic 6: Trotterella nel primo tempo, perdendo anche un paio di sanguinosi palloni in uscita. Nel secondo migliora, orchestrando la Juventus nelle ripartenze. Abbiamo visto Pjanic migliori.
Juan Cuadrado 6,5: A destra con la solita verve. Dribbla, sgomma, ma fa anche bene la fase difensiva. Per Allegri rimane fondamentale.
Paulo Dybala 6,5: Libera Higuain per l'1-0 bianconero, gioca svariando sia a destra che a sinistra. Stupendo il velo per lo 0-2. Mezzo voto in meno per due tiri dal limite finiti in curva. Uno come lui da quella posizione deve centrare lo specchio.
Mario Mandzukic 6: Si applica in fase difensiva nella prima frazione. Davanti si vede poco. Utile come sempre.
Gonzalo Higuain 8: Due gol da top player. Stop e tiro in una frazione di secondo: giocata d'autore indimenticabile per la firma numero 100 in Serie A. Finta e destro secco per la doppietta. Aveva già dimostrato di essere tornato in forma, ma in queste serate è totalmente illegale.


giovedì 26 ottobre 2017

Juventus-Spal

Juventus-Spal 4-1, gol di Bernardeschi, Dybala, Paloschi, Higuain e Cuadrado

Due capolavori di Bernardeschi e Dybala, poi la squadra di Allegri si rilassa e incassa la rete di Paloschi. Higuain e Cuadrado nella ripresa chiudono i conti

Un comodo 4-1 alla Spal e Dybala che torna al gol. In gran parte sono buone notizie per Massimiliano Allegri, che si avvicina allo scontro diretto col Milan col suo fuoriclasse che ritrova la fiducia, con Higuain che torna a segnare e con l'incoraggiante spezzone giocato da Claudio Marchisio nel finale. E coi progressi evidenti di Bernardeschi, che apre le danze con sinistro da eletto del pallone. 

Tra la Spal e i bianconeri il divario è sostanzialmente imbarazzante e il verdetto non può mai essere in discussione. Basta una buona Juve, non eccezionale, per evitare la sorpresona. Non scompaiono però le ombre sulla tenuta difensiva e mentale della squadra di Allegri. Che va subito sul 2-o con le perle di Bernardeschi e Dybala (che punizione!), poi si rilassa e incassa la rete di Paloschi in modo evitabile. Oltre alla dormita di Lichtsteiner sull'ex Milan, è tutto l'atteggiamento sul corner battuto a sorpresa che non convince. E il bilancio di 5 reti al passivo nelle ultime 3 di campionato preoccupa.

La Spal resta in partita anche in avvio di ripresa, quando la Juve rientra in campo molle, quasi modello Lazio allo Stadium. Viene giustamente annullato il 2-2 a Oikonomu (netto fuorigioco di Paloschi), Barzagli fa un gran salvataggio su Paloschi. E' il segnale che la sveglia attende per suonare. Higuain e Cuadrado, appena entrato con Pjanic, rendono la mezz'ora finale qualcosa di paragonabile a una partitella del giovedì. 

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 6: Praticamente mai chiamato in causa. Incolpevole sul gol preso.
Stephan Lichtsteiner 5,5: Dormitona clamorosa sulla palla dentro di Mattiello, con Paloschi che gli sbuca dietro e siglare la rete della SPAL.
Andrea Barzagli 6,5: Fondamentale in una chiusura proprio su Paloschi prima del corner che porta al 2-2 (poi annullato anche grazie al VAR). Il migliore del reparto.
Daniele Rugani 6: Partita di discreta attenzione, ma la sensazione di solidità che i bianconeri avevano lo scorso anno è un lontano miraggio.
Alex Sandro 5,5: Due o tre situazione in cui si fa saltare in maniera davvero ingenua. La più lampante quella appunto che porta all’occasione di Paloschi (salvata da Barzagli). Distratto. 
Rodrigo Bentancur 5,5: Una discreta mezz’ora, poi un calo evidente nella precisione di passaggi e chiusure tra finale di tempo e inizio ripresa. E infatti Allegri corre subito ai ripari. Dal 59’ Miralem Pjanic 6,5: Entra lui e cambia la musica, con la Juve che torna in facile controllo di partita e campo.
Sami Khedira 6,5: Probabilmente il migliore in campo insieme al match winner Higuain. Dà il consueto equilibrio a una squadra che di lui non può fare a meno( Dal 75’ Claudio Marchisio s.v.).
Federico Bernardeschi 6: Il gol è da 9, ma la prestazione non va oltre il 6. Rientra, sempre, sul sinistro e non crea mai superiorità. In una parola: piuttosto prevedibile. Se vogliamo fermarci all’esecuzione del gesto tecnico sul gol del vantaggio, lo ribadiamo, sono solo applausi. Ma un giocatore – dentro una grande – si misura da qualcosa in più delle singole capacità balistiche. Dal 57’ Juan Cuadrado 6,5: Più spinta e più dinamismo. I cambi azzeccati di Allegri riportano la SPAL all’angolo e Cuadrado è senza dubbio uno di questi. 
Paulo Dybala 6,5: Scende tanto tra le linee, forse troppo. Ma questa, ormai, evidente, è la volontà di Allegri. Qualche lampo insomma – come la punizione – in una serata sostanzialmente normale. O meglio: normale per uno con le sue qualità.
Douglas Costa 6,5: Segue il ritmo della partita: parte forte, si spegne, si riattiva nel finale con la discesa che vale anche l’assist del 4-1. Resta un ingranaggio del quale Allegri non si fida ancora nel tutto. Ma i cambi di passo, quando arrivano, sono evidenti.
Gonzalo Higuain 7: Juventus che come detto non brilla particolarmente, ma anche stasera Higuain – come a Udine- si muove tantissimo per la squadra e si batte in lungo e in largo. E il suo gol, poi, di fatto, a chiudere una sfida all’improvviso riapertasi. Match winner dunque e migliore in campo.


 

lunedì 23 ottobre 2017

Udinese-Juventus

Udinese-Juventus 2-6: triplo Khedira espulso Mandzukic, polemiche Var

I bianconeri, in 10' dal 26' per la contestata espulsione di Mandzukic, vanno sotto 1-0 e si fanno riprendere sul 2-2, poi la chiudono. In gol Perica, autogol di Samir, tre volte Khedira, Danilo (irregolare) e Rugani

Questione di wifi. Quando la connessione non c'è la Juventus fatica, ma basta un giga per farla navigare a velocità supersonica. A Udine la Signora va in svantaggio, poi recupera e fa il 2-1, resta in 10 per un'ora, si fa raggiungere ma rimonta di nuovo e dilaga: finisce con punteggio tennistico nonostante l'inferiorità, con tripletta di Khedira e super Buffon nei momenti di difficoltà. Partita ricca di emozioni alla Dacia Arena, con qualche svista arbitrale ma senza l'intervento del Var.  

Nei primi 26 minuti succede di tutto e di più: tre gol e un'espulsione, con la Juventus costretta a giocare in 10 per un'ora abbondante per un eccesso di furore agonistico di Mandzukic. Succede che il centravanti croato si lamenta con l'arbitro per un fallo in area di Adnan: il rigore ci stava ma quando Doveri gli sventola il giallo lui esagera, mandandolo platealmente a quel paese. Così finisce sotto la doccia e la Signora è costretta a soffrire. L'unica consolazione per Allegri è che la sua squadra aveva già ribaltato lo svantaggio iniziale. Nonostante gli urlacci dell'allenatore, la Juventus entra nella Dacia Arena ancora disconnessa e dopo 7 minuti si ritrova sotto: palla persa di Rugani (al rientro dopo 5 panchine di fila) e gol di Perica. Ancora un blackout in avvio di partita, come col Genoa. Il pareggio arriva 7 minuti dopo, grazie a un autogol di Samir su angolo bianconero. A quel punto Madama si sveglia e riprende il comando delle operazioni. Dalla destra partono gli spunti migliori, grazie alla buona vena di Cuadrado. Ed è lui fare il cross per il colpo di testa del 2-1 di Khedira (20'). Partita in discesa? Macché. Mario aggiustatutto stavolta mette nei guai la Juventus, che deve affidarsi a San Gigi per evitare il pareggio prima dell'intervallo: il portiere è due volte decisivo su Jankto e poi, nel recupero, è ancora provvidenziale su Maxi Lopez. Prima dell'espulsione la Juve aveva colpito un palo esterno con Higuain, ma in 10 è dura. 

E infatti al 2' della ripresa c'è un altro blackout juventino: punizione di De Paul, Danilo (in fuorigioco) che salta solo soletto e zuccata vincente. Il capitano dell'Udinese però ha le sue colpe sul 3-2 di Rugani, che si fa perdonare scegliendo bene il tempo sulla punizione di Dybala (7'): testata prima sul palo e poi in rete. Non solo: il centrale bianconero fa anche da sponda sul 4-2 di Khedira: punizione di Dybala, altra zuccata di Rugani e destro vincente del tedesco. L'Udinese è imbarazzante per come non riesce a gestire la superiorità numerica, facendosi trovare scoperta ogni volta che la Juventus riparte. Poco dopo il 5-2 di Dybala viene annullato per fuorigioco (di Higuain, anche stavolta in versione lottatore). La Signora però non s'accontenta e spinge fino alla fine: bene Pjanic, che segna in chiusura il sesto gol, e Khedira, che poco prima aveva fatto il quinto una gran botta di destro. I friulani sono sempre più in crisi.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 7: Tre miracoli nel primo tempo. Para due volte su Jankto e una su un tiro-cross di Hallfredsson. Sui gol subiti non ha colpe.
Stephan Lichtsteiner 5,5: Jankto ha un altro passo e lui fatica a contenerlo. Lo perde due volte e due volte salva Buffon. Usa la testa dove non arriva il fisico. Ma non ha piú il passo (Dal 87' Federico Bernardeschi S.V.).
Daniele Rugani 6,5: Nel primo gol dell'Udinese perde il contrasto con Fofana, che poi innesca Perica. Nella ripresa di riscatta, ma in fase offensiva, con un gol di testa e un assist per Khedira.
Giorgio Chiellini 5,5: Guerriero come sempre, bene nella mezz'ora finale, ma aspetta troppo Perica nel primo gol, lasciandolo concludere col mancino. Perde anche lui Danilo sul momentaneo 2-2 friulano. Insomma. 
Alex Sandro 5,5: Poco propositivo in avanti nel primo tempo. Nel secondo tempo rischia grosso su Larsen. Non pare quello dello scorso anno.
Sami Khedira 8: Inserimento centrale, colpo di testa, gol. Tutto semplice se ti chiami Sami Khedira. Poi firma anche secondo e terzo gol, con due destri precisi. Avrà muscoli delicati, ma quando sta bene resta uno dei migliori centrocampisti al mondo. Tripletta da trascinatore.
Miralem Pjanic 7,5: Batte il corner teso che propizia l'autogol di Samir. Da fermo sempre insidioso.Poi guida la squadra nella ripresa. La Juventus vince la partita con i due centrocampisti. Meritato il sigillo finale.
Juan Cuadrado 6,5: Parte forte, manda al tiro Mandzukic e Pjanic. Poi scodella il cross perfetto per il gol di Khedira. Corre e sgomita a destra. Positivo (DAL 80' Andrea Barzagli S.V.).
Paulo Dybala 6,5: Centralmente, a raccordo tra centrocampo e attacco. Dal suo piede parte l'azione del primo gol di Khedira. Poi la punizione-assist per il gol di Rugani, tanto movimento e tanto sacrificio. Non segna, ma si ingegna (DAL 68' Douglas Costa 6,5: Bene in partita. Sgomma, avvia contropiedi, contribuisce nel bel finale bianconero).
Mario Mandzukic 5: Non meritava l'ammonizione, perché é Adnan a provocarlo. Ma ha detto sicuramente qualche parola di troppo a Doveri dopo il giallo. Da un giocatore della sua esperienza non si puó tollerare. Lascia al Juve in 10 dopo 26 minuti.
Gonzalo Higuain 6,5: Un palo nel primo tempo, con una bella girata. Poi manderebbe in porta Mandzukic. Si sbatte, recupera palloni, arretra. Non trova il gol, ma il pubblico apprezza.

 

venerdì 20 ottobre 2017

Juventus-Sporting Lisbona

Juventus-Sporting 2-1, in Champions decide Mandzukic di testa

Bianconeri sotto per un autogol di Alex Sandro , risponde Pjanic su punizione nel primo tempo, poi il croato sfrutta il gol di Douglas Costa

Calendario alla mano, le svolte di Allegri arrivano dopo Natale. Ma il 2-1 con cui la Juventus ribalta lo Sporting è il primo mattone su cui costruire la stagione. I bianconeri vincono la partita da non sbagliare dopo 84’ di sofferenza, in cui i portoghesi capitalizzano un inizio tremebondo della Juve e resistono perché il gioco espresso dalla Juventus non è ancora entusiasmante. Nella serata in cui Allegri si affida alla vecchia guardia, è decisivo proprio uno dei nuovi, Douglas Costa. L’ex Bayern tocca il primo pallone mettendo sulla testa di Marione Mandzukic il cross del 2-1. Già, proprio Supermario, talmente insostituibile che sarebbe capace di panchinare il Pil della Scandinavia intera se Marotta lo acquistasse sul mercato.  

Il fantasma di Strakosha è di quelli che ipnotizzano, perché i primi 20’ della Juve sono i peggiori stagionali allo Stadium. La sconfitta con la Lazio non è stata ancora metabolizzata. Approccio molle, moltissimi errori concettuali e tecnici. Lo Sporting, che sta bene in campo e ha in William Carvalho un mediano di spessore internazionale, passa all’unica vera conclusione in porta. Lampo di Bruno Fernandes in profondità per Gelson Martins, agevolato dal clamoroso liscio dello spaesato Alex Sandro. Buffon lo stoppa, ma il beffardo rimpallo sulla gamba del brasiliano è la giusta punizione per una Juve che non è ancora in campo. 

Paulino Dybala, in lenta convalescenza dopo il doppio rigore sprecato, capisce che deve piazzarsi sulla trequarti sinistra dello Sporting, dove Coentrao, che deve badare anche al confusionario ma attivo Cuadrado, ha poco aiuto in copertura da Acuna. La manovra bianconera, nuovamente orchestrata dall’impeccabile Pjanic, sale subito di livello. Ancora di più dopo che il bosniaco, assente con Atalanta e Lazio, rovina il lavoro del ragnetto che ha eletto la porta sotto la curva dello Stadium come residenza personale. La sua punizione è un gioiello e sblocca la Juve, vicina al raddoppio con Mandzukic e poi con Higuain. 

I 13 corner a 0 per la Juve sono il manifesto di un secondo tempo in cui lo Sporting non riparte più, limitandosi a chiudere gli spazi per difensori centrali che non sono fulmini di guerra se mancano l’anticipo, ma sanno coprire l’area. C’è più volontà che lucidità nella manovra bianconera, fino allo spunto di Douglas. Il brasiliano fa quello per cui è stato preso: uomo saltato secco e cross, con Mandzukic che salta in testa al frollino Silva, fresco di campo per Coentrao. Che sia il vero inizio anche per i nuovi arrivati? 

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 6: Sul gol prova a fare un miracolo, che riesce in parte. Per il resto non deve compiere parate fondamentali. 

Stefano Sturaro 5,5: Ritenerlo inadeguato a palcoscenici del genere è troppo? Forse, ma lui da terzino pare sempre in apnea, risultando insicuro persino nei passaggi elementari. Qualità poca poca, abnegazione tanta. Ma non sempre basta. (Dal 83' Douglas Costa 6,5: Sette minuti per entrare in modo decisivo nell'esito del match. Crossatore vero, assist di vitale importanza).
Mehdi Benatia 4,5: Male. Non trova l'anticipo, pare lento e spaesato, viene spesso sorpreso dai movimenti e dalle sponde di Dost. In pessime condizioni psico-fisiche. Esce all'intervallo per infortunio. (Dal 46' Andrea Barzagli 6: Attento e disinvolto. Porta maggiore sicurezza rispetto a chi lo aveva preceduto. Ancora affidabile in partite come queste)
Giorgio Chiellini 7: Eccellente. Nel primo tempo la difesa della Juventus sbanda e lui è uno dei pochi a non perdere mai concentrazione e posizione. La voglia e la carica nella ripresa devono essere un esempio per tanti giovani che iniziano a dedicarsi a questo sport. 
Alex Sandro 5: Distratto, svagato, disorientato. In una di quelle serate in cui proprio non gli riesce nulla. L'autogol è solo una conseguenza dell'atteggiamento.
Sami Khedira 6: Non è al top della forma e si vede, soprattutto in fase di copertura. Ma sfiora il gol con un gran tiro e prova ad inserirsi con costanza. In lenta ripresa. (DAL 61' Blaise Matuidi 6,5: Bene in partita. Muscoli, corsa, fluidità. Con lui in campo la Juve sale di tono)
Miralem Pjanic 6,5: Altra magia su punizione. Uno specialista di cui la Juventus non può fare più a meno. Buona l'impostazione, meno la forma fisica. Rallenta molto nella ripresa.
Juan Cuadrado 5,5: Corre, si propone, ha voglia. Ma le imprecisioni sono innumerevoli. Cross, appoggi, movimenti, spesso sbagliati di un tempo di gioco.
Paulo Dybala 5,5: Non è questo il Dybala di inizio stagione. Gambe poco leggiadre, mancino poco tagliente. Un momento no. E se la Juventus vince anche senza il suo 10, può guardare al futuro con maggior ottimismo. 
Mario Mandzukic 7: Non avrà la classe di Dybala o il cinismo di Higuain, ma il croato c'è davvero sempre. Altro gol pesantissimo, sempre col piglio del leader. Corre, sbuffa, rincorre, va a colpire di testa ogni pallone alto più di un metro e mezzo dal suolo. Da clonare.
Gonzalo Higuain 6,5: Per la voglia, per i palloni che protegge, per i tiri che si costruisce e per l'atteggiamento. Non segna, ma se gioca tutte le partite con questa intensità, ritroverà presto il pallottoliere.


 

domenica 15 ottobre 2017

Juventus-Lazio

Juventus-Lazio 1-2, la doppietta di Immobile rimonta Douglas Costa

Il centravanti della Nazionale negli 8' iniziali della ripresa ribalta il gol di Douglas Costa: Nel recupero palo clamoroso di Dybala che al 96' si fa parare da Strakosha il rigore del pari. Ora il Napoli può scappare

Massimiliano Allegri l’ha ripetuto fino allo sfinimento: la stagione della Juve passa dalla capacità di non perdere la testa. Ecco, con la Lazio l’ha persa completamente, in nove minuti: giusto il tempo di rientrare dall’intervallo e di consegnare uno scontro diretto alla squadra di Simone Inzaghi. Anzi a Immobile che al 2’ e al 9’ del secondo tempo rovescia la Signora, azzera il primo segnale di vita stagionale di Douglas Costa e manda la Juventus sul sul lettino dello psicanalista: il 2-1 incassato allo Stadium è la prima sconfitta casalinga in 41 partite, ci sarà da riflettere parecchio per raddrizzare la rotta. Il rigore sbagliato da Dybala, il secondo di fila, al 96' avrebbe cambiato il risultato, ma non la sostanza. Strakosha lo para e manda in orbita Simone Inzaghi, stratega sopraffino: vincere qui significa poter arrivare ovunque o quasi. 

All’inizio Allegri per una volta si priva di Dybala, reduce da volo intercontinentale, e sperimenta: ecco un 4-3-3 che sa di futuro, sfruttando le doti da regista di Bentancur. L’anno scorso la sfida allo Stadium contro la Lazio portò alla storica innovazione delle cinque stelle, modulo messo tra parentesi per una volta. La risposta di Simone Inzaghi, dopo le carezze del collega alla vigilia, è un ordinatissimo 3-5-1-1 in cui il movimento a pendolo di Milinkovic è la chiave per supportare sia il talento di Luis Alberto sulla trequarti che la mediana guidata da Parolo. È il serbo, lasciato troppo libero da un Khedira opaco al rientro, la spina più appuntita nei primi minuti: quando ha campo davanti, si capisce perché sia il sogno proibito della dirigenza bianconera. 

E in una partita che potrebbe scivolare via pericolosamente, il tap in (di destro) di Douglas Costa cambia lo stato dell’arte. Servono lunghi secondi davanti al monitor prima che la Var dia la sua sentenza: Bastos tiene in linea il numero 11. Se sul gol Strakosha poteva respingere assai meglio, il portiere laziale si supera su un destro tagliente di Khedira. Ma poi ricasca con due piedi nell’errore, anzi fa qualcosa di più. Rischia la figuraccia dell’anno: si addormenta sul rinvio e il contrasto di Higuain si stampa sulla traversa. Tradotto: nell’erroraccio, Strakosha ha però una fortuna irreale. Il Pipita si dispera perché in carriera ha segnato in ogni maniera, ma un gol così manca in curriculum. Seguono minuti confusi con mischie pericolose in area bianconera, ma spesso e volentieri è Chiellini a tappare i pertugi che si aprono. È solo un avvisaglia della grandinata che verrà allo Stadium dopo poco. 

Il secondo tempo ha tutt’altro ritmo rispetto al primo, nel complesso più sonnacchioso. È frenetico e il merito è di uno che di cognome fa Immobile, stranezze della vita e del calcio. Si cambia completamente frequenze, da subito, da quando Barzagli perde l’inserimento di Ciro, su assist dolce di Luis Alberto, e il bomber azzurro pareggia. Poi quando lo stesso indemoniato Immobile viene steso in area da Buffon (ammonito) e trasforma il rigore del sorpasso. In mezzo c’è un gol divorato dal Pipita, stavolta più impreciso che sfortunato, ma nel complesso è incomprensibile il calo di intensità dei bianconeri. Uno di quei blackout che fa imbestialire Allegri: pure Chiellini e Barzagli, perfetti nel primo tempo, non ne azzeccano mezza nei primi quindici minuti. 

Bernardeschi al posto di Douglas Costa (molto fumo oltre al gol) è propedeutico al ritorno al passato: Allegri riabbraccia il modulo partorito proprio contro la Lazio ormai nove mesi fa. Fuori Khedira e Dybala rimette la sua dieci, ma neanche lui riesce a raddrizzare la situazione. Però alle spalle ci sono spazi larghissimi in cui Immobile, sempre lui, spalleggiato benissimo da Milinkovic e Luis Alberto, si buttano con incredibile cattiveria. Al contrario, in casa Juve si vede solo confusione e giocate individuali: il palo di Dybala con un mancino bellissimo strozza l’urlo dello Stadium. Poi un rigore solare arrivato per concessione della Var e testardaggine di Bernardeschi. La scena sembra uguale a quella di Bergamo, con tutta la Juve che si aggrappa al proprio fuoriclasse, e il risultato è uguale: Dybala disteso a terra, senza parole di fronte alla parata avversaria. Tradotto: non arriva un pari immeritato e la Juve cade in casa dopo oltre due anni di onnipotenza, al contrario la Lazio farà bene a non mettere limiti ai propri sogni.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 5,5: Poco preciso. Persino lui. Specie in alcune uscire, dove rimane impiantato in area piccola
Stephan Lichtsteiner 5,5: Discreto apporto nel primo tempo, ma vien giù come tutta la difesa della Juve alle prime difficoltà. (Dal 72’ Stefano Sturaro 5: Cambio di per se discutibile e impatto non certamente nei migliori. Una goffo corpo a corpo perso con Milinkovic mette in porta Caicedo (che avrebbe potuto chiudere la partita ben prima del caos finale...).
Andrea Barzagli 5: Lento e senza copertura viene fuori per ciò che ormai è: un giocatore a cui non si può più chiedere di tenere gli uno contro uno. E’ cristallino a tutti. Tranne che a Massimiliano Allegri.
Giorgio Chiellini 5: Prova a tenere su la baracca, ma non è semplice perché Barzagli al suo fianco fa poco per aiutarlo e soprattutto quando si ritrova il pallone tra i piedi Chiellini non sa cosa farsene. Un’infinità di tocchi sbagliati, innumerevoli corse sconclusionate finite nel nulla. La proprietà è direttamente proporzionale: a Barzagli e Chillini manca Bonucci quanto a Bonucci mancano Barzagli e Chiellini.
Kwadwo Asamoah 6: Il meno peggio della linea difensiva. Il gol del vantaggio nasce da un suo spunto e soprattutto quando ci prova, la Juve, lo fa quasi esclusivamente da sinistra.
Rodrigo Bentancur 5: Ribadiamo quanto già scritto nel recente passato: il margine è ampio, ma per ora fatica ancora tanto. Nel primo tempo con Lucas a uomo non combina nulla. Nella ripresa, con la Juve sotto e gli spazi chiusi, non trova mai un lampo. 
Sami Khedira 6: Un buon impatto quello col ritorno in campo. E’ nel gol che sblocca la gara, è nella bordata dalla distanza che avvicina i bianconeri al 2-0. Poi cala, come prevedibile. Ma il primo tempo ne salva il giudizio. Dal 65’ Paulo Dybala 4: I rigori li può sbagliare solo chi li tira. Vero. Verissimo. Ma in un campionato così tirato i tre punti lasciati tra Bergamo e stasera a fine anno rischiano di essere molto, molto pesanti. E al di là di quello, l’argentino, deve ritrovare certezze e serenità.
Blaise Matuidi 5,5: Tampona tutto il tamponabile, ma poco più. Matuidi sarebbe ingranaggio perfetto di una macchina che gira. Non gli si può chiedere di essere motore, freno, scocca, ruote eccetera eccetera. Chiaro no?
Douglas Costa 6: Si salva solo per il gol e per qualche lampo. Il resto sono tagli in orizzontale che ancora la Juventus – e non solo – deve capire. Dal 54’ Federico Bernardeschi 6,5: Probabilmente il migliore della Juve. Entra col piglio giusto, prova sempre a creare qualcosa e si conquista anche il rigore. 
Gonzalo Higuain 4,5: Il gol in coppa avrebbe dovuto rivitalizzarlo, così come il lavoro a Vinovo esaltato da Allegri alla vigilia. Ma la verità è che Higuain è ancora il fantasma di se stesso. Controlli goffi nel momento chiave, gol sbagliati solo davanti al portiere. La verità è molto semplice: altro che chili di troppo, qui ci vuole Freud.
Mario Mandzukic 5,5: Un discreto primo tempo unito a una ripresa dove non ne vede mezza. Se anche la certezza Mandzukic va giù, per la Juve sono guai sul serio.



 

lunedì 2 ottobre 2017

Atalanta-Juventus

Atalanta-Juve: a Gomez la sfida tra numeri 10. Ma è Buffon che la riapre

L'errore del portiere spiana la strada ai nerazzurri, al Papu la sfida con Dybala che tradisce dal dischetto 

Il processo alla Var è già in corso su altri tribunali. Resta una bellissima partita, Atalanta-Juve, con la squadra di Gasp che non molla mai e la Juve che è tradita dai suoi uomini-sicurezza, Gigi Buffon e Paulo Dybala. Non convince neppure la fase difensiva bianconera in occasione dei due gol. 

Bergamo è la sua dimensione, senza di lui la Dea non sarebbe a questi livelli. E' il Dybala di Gasperini, predica calcio a tutto campo. Il cross per il pareggio di Cristante è una perla della sua grande serata. E per una sera la sfida con il connazionale che veste il 10 come lui è tutta sua.

FLOP DYBALA — Già, Dybala. Ridicolo discutere un fuoriclasse che ha giocato un memorabile primo spicchio di stagione. Il cioccolatino dell'assist a Mandzukic è cancellato dalla Var, ma il rigore che costa due punti alla Juve pesa come un macigno. Il troppo tempo che trascorre tra primo fischio ed esecuzione non può essere un'attenuante se hai quel sinistro. 
 
FLOP BUFFON — Il suo errore sulla punizione del Papu incide forse ancora di più del rigore di Dybala. L'Atalanta era in difficoltà, avesse chiuso il primo tempo sotto di due gol la rimonta sarebbe stata molto più complessa. Mal protetto dai suoi difensori, ma la sua pessima respinta resta.
 
La rivelazione bianconera di questo inizio di stagione. Altra partita molto brillante nella sua concretezza. Sa pressare, detta i tempi, ha piedi nobilissimi. Molto buona anche la prestazione di altri due giocatori così detti di rotazione, Bernardeschi e Asamoah. L'ex viola prima di spegnersi segna e regala al Pipita il 2-0, l'ex Udinese quest'anno non ha ancora sbagliato una partita quando ha dovuto far rifiatare Alex Sandro.
Non avrà mai la fisicità di Kessie, semmai si può abbozzare il paragone con Gagliardini. L'ex Milan, lanciato proprio da Allegri in rossonero, è il nuovo centrocampista che il Gasp sta proiettando nell'eccellenza. Non è facile giocare contro Matuidi, lui tiene botta e si butta nello spazio, per la verità una prateria, per il 2-2.
 
E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:
 
Gianluigi Buffon 5: Erroraccio anche il suo, come quello di Berisha. Una disattenzione che consente a un'Atalanta fin lì schiacciata dalla superiorità juventina di riprendere fiducia.
Stephan Lichtsteiner 5: Sbracciando contro il viso di Gomez porta Damato ad annullare il teorico 1-3 di Mandzukic. Nervoso dopo una serie di battibecchi con il Papu, viene sostituito (dal 66' Andrea Barzagli 5,5: Va a piazzarsi a destra al posto dello svizzero, ma non riesce a limitare granché l'azione di Gomez).
Mehdi Benatia 5,5: Quanta sofferenza nel contenere di fisico Petagna. E assieme a Chiellini si fa infilare da Cristante, infilatosi tra i due centrali per segnare il 2-2.
Giorgio Chiellini 5,5: Complessivamente meglio del compagno di reparto Benatia, specialmente nel primo tempo. Ha più patemi dopo l'entrata di Ilicic, perdendosi completamente Cristante. 
Kwadwo Asamoah 6: Attento quando viene puntato. Non sale molto, ma offre una prestazione difensivamente buona, anche se con Ilicic deve sudare.
Rodrigo Bentancur 6,5: Perde pochi palloni, confermando le ottime impressioni lasciate nelle partite precedenti. In mezzo al campo fa sentire la propria presenza, anche se non per tutta la gara.
Blaise Matuidi 6: Contributo di sostanza e ordine in mezzo al campo. Come Bentancur, difficilmente perde un pallone. Mette in difficoltà Berisha, propiziando lo 0-1.
Federico Bernardeschi 7: Esordio dal 1' da ricordare: prima un gol, poi il bellissimo assist che regala il raddoppio a Higuain. Gioca una gran prima mezz'ora, come tutta la Juventus, poi cala (dal 69' Juan Cuadrado 5,5: Trova pochi spazi e non incide praticamente mai dal momento del suo ingresso in campo).
Paulo Dybala 5: Che non sia in serata particolarmente fortunata si nota dai tanti episodi "normali" della sua partita e dalle pochissime magie. Trova Mandzukic per il possibile 1-3, ma completa sbagliando un rigore.
Mario Mandzukic 6: Tanto fiato, poca lucidità. Una bella sponda per Higuain e il colpo di testa in rete cancellato da Damato sono i suoi highlights: ques'ultimo episodio gli vale mezzo voto in più (dal 78' Douglas Costa s.v.).
Gonzalo Higuain 7: Sì, è tornato il vero Higuain. Non solo per il gol, splendido, ma per la prestazione: protegge tanti palloni, partecipa alla manovra e dà sempre la sensazione di potersi rendere pericoloso.