Simply 6

lunedì 27 novembre 2017

Juventus-Crotone

Juventus-Crotone 3-0: gol di Mandzukic, De Sciglio e Benatia

In avvio di ripresa Mandzukic sblocca di testa, poi gran gol dell'ex rossonero e sigillo di Benatia. Bianconeri a meno 4 dal Napoli

Tre gol e tutti a casa. La Juventus ci mette un tempo a prendere le misure al Crotone, poi la sblocca nella ripresa e non si ferma più. Senza Higuain, apre Mandzukic, chiude Benatia e in mezzo c'è la sorpresa De Sciglio. Adesso testa al Napoli (a proposito, poco simpatici ed evitabilissimi i cori contro i napoletani intonati dalla curva): il primo dicembre c'è la sfida alla prima della classe al San Paolo.

La Juventus conferma la difficoltà stagionale nello sbloccare le partite: 0-0 dopo 45 minuti in casa col Crotone non è proprio la normalità per la Signora, che si presenta con lo stesso abito dell'ultima di Champions, ovvero difesa a tre, centrocampo a quattro e doppio trequartista, ma non con gli stessi uomini. Oltre al debutto di Howedes (zero minuti giocati) in versione regista difensivo, ci sono Marchisio e Matuidi a centrocampo, Lichtsteiner a destra, Douglas Costa accanto a Dybala e Mandzukic centravanti. Per Higuain (in panchina con la mano sinistra fasciata per un trauma al terzo metacarpale procurato in allenamento) turno di riposo in vista dell'imminente tour de force (Napoli, Olympiacos e Inter). Il Crotone arriva con l'umiltà di chi sa di non potersela giocare a viso aperto: il diktat di Nicola è "prima si difende e poi si vede". La Juve ci prova, ma non sfonda. Molto attivo Matuidi all'inizio e a metà del primo tempo (un tiro alto e un colpo di testa che finisce fuori di poco) insieme a Mandzukic (due occasioni: entrambe di testa), mentre Marchisio ci prova dalla distanza. Il più pericoloso però è Alex Sandro che con una gran sassata costringe Cordaz a salvarsi in corner. In sostanza il Crotone resta chiuso nella sua area, ma la Juve non riesce a sbloccare il risultato.

Ci riesce all'alba della ripresa, quando Mandzukic usa bene la testa su un cross di Barzagli e mette il pallone dove il portiere non può arrivare. A quel punto il Crotone capisce che è arrivata la sua ora: rotti gli argini, la Signora dilaga come un fiume in piena. Dopo il croato tocca a De Sciglio, che prova la gioia della prima rete della carriera tra i professionisti: su rinvio sbilenco della difesa del Crotone fa partire un destro che sorprende Cordaz (15'). Poi Benatia fa il 3-0 su cross di Pjanic, entrato al posto di Howedes. Il Crotone impegna Buffon una sola volta con il sinistro di Budimir.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon : Spettatore non pagante per quasi tutta la gara. Risponde bene con i piedi su Budimir, l'unico a chiamarlo in causa.
Andrea Barzagli 6,5: Sereno inn difesa, arma in più quando si propone in avanti: suo lo splendido cross, da ala più che da centrale, che regala a Mandzukic l'1-0.
Benedikt Howedes 6:  Fa il Bonucci,piazzandosi al centro della retroguardia a tre. Esordio italiano evidentemente favorito dalle insidie praticamente inesistenti portate dal Crotone (dal 68' Miralem Pjanic 6,5: Entra immediatamente in partita, servendo a Benatia la palla del 3-0. E si ripete scodellando un gran cross a Mandzukic)
Mehdi Benatia 6: Un po' sciocca l'ammonizione che rimedia su Tonev. Per il resto, anche per l'ex romanista è una prestazione tranquillissima, nobilitata dal facile gol del 3-0.
Stephan Lichtsteiner 5,5: Prestazione non indimenticabile, fino a quando rimane in campo: lo spazio per andare sul fondo non c'è mai o quasi (dal 57' Mattia De Sciglio 7: La botta del raddoppio è probabilmente il gesto tecnico più bello della serata dello Stadium. Bello l'abbraccio collettivo della squadra)
Claudio Marchisio 6: Distribuisce il gioco in orizzontale e in verticale, spesso senza trovare spazio, ed è poco preciso da fuori. Meglio anche lui dopo l'intervallo (dal 77' Stefano Sturaro s.v.)
Blaise Matuidi 7: Presente con la testa, intelligente nel fraseggio e sempre pericoloso con i suoi inserimenti: solo per un po' di sfortuna non trova un gol che si meriterebbe. L'unica macchia è un giallo che si prende su Budimir.
Alex Sandro 5,5: Altra prestazione sottotono di una stagione poco brillante. Impacciato con il pallone tra i piedi, rallenta l'azione e non forma una buona catena con Douglas Costa. L'unico guizzo degno di nota è un tiro che Cordaz gli devia in angolo.
Paulo Dybala 6: Molto meno brillante rispetto ad altre occasioni. Qualche giocata preziosa, un paio di numeri, un tocco magico per Marchisio ma anche poche invenzioni davvero utili.
Mario Mandzukic 7: Bravo a non deprimersi contro i due centrali ospiti, che per quasi un tempo lo controllano bene. Fa le prove del gol mancando la porta, trova il vantaggio e da lì si scioglie. Determinante anche da centravanti.
Douglas Costa 6,5: Nei primi 45 minuti è l'unico ad alzare i ritmi per provare a sbloccare una Signora incapace di vedere la luce. Paradossalmente meno in partita quando la Juve dilaga.


venerdì 24 novembre 2017

Juventus-Barcellona

Champions, Juventus-Barcellona 0-0: blaugrana agli ottavi da primi, Allegri deve aspettare

A Torino festeggiano Messi e compagni, che grazie al punto vincono il girone. I bianconeri si giocheranno tutto nell'ultimo turno in casa dell'Olympiacos

Ripetere lo sfavillante 3-0 con cui la Juve aveva dominato il Barcellona 7 mesi fa nei quarti di Champions era troppo per la Juve di questi tempi, ma lo 0-0 dello Stadium non permette neppure di qualificarsi agli ottavi. Sarà decisiva la trasferta sul campo dell’Olympiacos, incastonata tra Napoli ed Inter. Anche se per lo Sporting Lisbona andare a vincere al Camp Non sarebbe più di un’impresa e ad Allegri potrebbe bastare molto meno.

Interessante il 3-4-2-1 proposto dal tecnico bianconero, che permette di usare Cuadrado a tutta fascia risolvendo l’atavico problema del terzino destro, anche se così devi sacrificare Mandzukic. Il risultato è stato un primo tempo con spunti incoraggianti, seguito da una ripresa oggettivamente deludente, in cui un Barcellona più cattivo avrebbe potuto fare molto male alla Juve. Molto positiva la prova della difesa, Benatia su tutti, dopo aver incassato 8 gol nelle ultime 9 partite. Da rivedere il resto, con Piqué a dominare Higuain nei duelli e una manovra troppo affidata agli spunti di Dybala e per lunghi tratti prevedibile.
Che non dovesse essere una serata di calcio entusiasmante si era capito da subito. Un Barça senza Messi è come la pizza senza pomodoro e mozzarella. Se poi aggiungete che Paulinho, mediano tutta corsa e forza fisica, fa il trequartista della squadra più spettacolare del terzo millennio, un po’ di malinconia è fisiologica. Per carità, a Valverde bastava una sconfitta per 2-0 per chiudere il girone in testa e la stagione è lunga. Così è la Juve che prova ad accenderla inizialmente, con un Douglas Costa cui il raggio d’azione più centrale sembra fare molto bene. La manovra Juve, con Cuadrado e Sandro mai incisivi e ben gestiti da Semedo e dall’ex romanista Digne, vive sulle accelerazioni del brasiliano e di un Dybala che non va lontanamente vicino a ripetere il partidazo di 7 mesi fa, ma che a sprazzi fa vedere ottime cose. Il suo sinistro in chiusura di primo tempo è l’occasione più nitida della Juve nei primi 45’ insieme al tiro di Douglas ben parato da Ter Stegen in avvio. Per il Barça solo il palo su una punizione assassina di Rakitic.
La ripresa è meno incoraggiante per la Juve, che paga anche la serata molto ordinaria di Pjanic e Khedira. Entra Messi per Deulofeu, la Pulce e un Suarez rivedibile spaventano Buffon su punizione, prima del salvataggio di Rugani che vale un gol su cross di Digne dopo uno scivolone di Cuadrado. Modesto il fatturato Juve, con Ter Stgen che evita la sconfitta nel recupero su Dybala, a conti fatti sempre dentro a tutte le (poche) azioni più pericolose. Così la cosa più bella diventa l’applauso dello Stadium ad Iniesta quando esce per Jordi Alba, con tre quarti di pubblico in piedi ad applaudire. Un giorno, purtroppo sempre più vicino, questo fenomeno in un fisico da ragioniere, smetterà.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 6: Poco sollecitato, solo un tiro nello specchio del Barcellona.
Andrea Barzagli 6,5: Sereno, pimpante, preciso. Il solito affidabile Barzagli.
Mehdi Benatia 7: Splendida prestazione, forse la migliore da quando indossa la maglia bianconera. Primo tempo imperiale. Gioca sempre d'anticipo, reattivo e brillante. Anche nel secondo tempo non sbaglia un intervento.
Daniele Rugani 6,5: Molto attento nella prima frazione e decisivo nella ripresa in un salvataggio su Digne. In crescita, merita fiducia.
Alex Sandro 5,5: A sinistra con troppa frenesia. Nel secondo tempo soffre la spinta di Semedo. Sbaglia anche passaggi e controlli elementari. Giocatore che si é perso e va ritrovato.
Miralem Pjanic 5: Non sempre preciso in impostazione, dove manca di tranquillitá di pensiero. Errori tecnici e di posizionamento, condizione fisica precaria. (Dal 66' Rodrigo Bentancur 6: Entra e sventola un paio di aperture a tutto campo interessanti. Grintoso e affamato)
Sami Khedira 5,5: Parte piano, quasi con l'intenzione di gestirsi. Non riesce ad inserirsi e soffre in mezzo. Anche lui non é in forma.
Juan Cuadrado 4,5: Un destro alto, qualche rincorsa e una serie clamorosa di errori tecnici. In palleggio, in appoggio, nei cross. (Dal 71' Claudio Marchisio 6: Bene in partita. Contrasti e recuperi, vivacitá.)
Paulo Dybala 6,5: Alterna giocate da fenomeno a pause da giocatore normale. La Juventus, nella prima frazione, vive con i suoi spunti. Meglio nel secondo tempo. Nel recupero troverebbe anche la grande giocata per i tre punti, ma Ter Stegen gli nega la...gioia.
Douglas Costa 5,5: Comincia forte, con due dribbling e un tiro. Ma col passare dei minuti perde d'incisivitá. Nel finale ha una palla buona sul sinistro, ma calcia malamente a lato. Ci si aspetta sempre qualcosa in piú (Dall'85' Blaise Matuidi S.V.) .
Gonzalo Higuain 5: Nel primo tempo non la vede mai, constatemente anticipato da Piqué. Nella ripresa più intraprendente, ma sempre spalle alla porta.


mercoledì 22 novembre 2017

Sampdoria-Juventus

Sampdoria-Juventus 3-2: Zapata, Torreira, Ferrari, Higuain e Dybala

Dopo un bel primo tempo, la Juve si ritrova sotto 3-0 (Zapata, Torreira e Ferrari), inutili i gol del Pipita e della Joya nel recupero

Marassi amaro, un'altra volta. Dopo il k.o. in casa con la Lazio, arriva la seconda sconfitta in campionato per la Juventus, che s'arrende alla Samp di Giampaolo, bella e senza paura: 3-2 ma solo grazie alla reazione finale (e tardiva) dei bianconeri, che provano a recuperare la partita quando ormai è troppo tardi. In tribuna show del presidente Ferrero, sempre molto appassionato. La Juve si allontana dal Napoli e deve riflettere su questa brutta caduta, soprattutto in vista Champions.

Primo tempo senza gol ma vivace, con la Samp che non tradisce le aspettative e se la gioca a viso aperto: 4-3-1-2 con la coppia d'attacco Quagliarella-Zapata. Allegri lascia in panchina Dybala, Barzagli, Buffon e Alex Sandro, tra i bianconeri però il più in forma di tutti è Gonzalo Higuain: parte subito con un tiro deviato in corner, segna pure un gol, che però non viene convalidato per fuorigioco (in realtà il guardalinee aveva alzato subito la bandierina), serve una gran palla a Cuadrado, che spreca l'occasione migliore prima dell'intervallo tirando malamente da pochi passi (palla deviata da Viviano, ma Guida non se ne accorge) e fa pure il recupera palloni. La Samp però si difende con attenzione e poi cerca di ripartire in contropiede; ci riesce spesso, ma nell'area avversaria sbatte contro il muro Chiellini: un solo tiro in porta dopo 45 minuti. Prima della pausa i bianconeri (che già si erano lamentati per un atterramento di Mandzukic in area) chiedono un rigore per fallo di mano di Strinic. L'arbitro non lo assegna e non chiede l'intervento della Var, ma l'episodio è molto dubbio e il penalty ci può stare.

Nella ripresa la Juve riparte all'attacco ma è la Samp a trovare il vantaggio, con un colpo di testa di Zapata, che sovrasta Lichtsteiner (pallone che arriva al colombiano per un appoggio sbilenco di Bernardeschi dopo batti e ribatti in area). Così la squadra di Giampaolo, che fino a quel momento aveva pensato prima di tutto a non prenderle, si dà coraggio e diventa più aggressiva e pericolosa. Zapata sfiora il bis (di piede, stavolta) su verticalizzazione di Quagliarella, ma Szczesny si salva con un ottimo intervento in uscita. Allegri gioca la carta Dybala (una punizione ben calciata, ma alta) e la Juve reagisce di pancia: ci provano Pjanic (tiro respinto da Silvestre) e Khedira (che dopo il pallone colpisce Viviano alla testa). Nella foga però si scompone e becca il 2-0: stop e tiro dal limite di Torreira. Entra Douglas Costa per l'assalto finale, ma Ferrari fa il terzo su assist di Quagliarella dopo una punizione battuta da Torreira.

Tutto finito? Macché. Nel recupero il brasiliano della Juve si procura il rigore che Higuain trasforma nel 3-1 (per la prima volta quest'anno non lo tira Dybala) e Dybala trova il 3-2 con un bel sinistro, ma è troppo tardi per rimontare. Finisce con tre gol subiti come al Camp Nou contro il Barcellona, che mercoledì si presenterà allo Stadium, con la qualificazione agli ottavi ancora in bilico. E che adesso fa ancora più paura.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 6: Non può nulla sui gol incassati. Alla quinta presenza spicca un suo buon intervento su Zapata.
Stephan Lichtsteiner 4,5: Viene graziato per un fallaccio su Praet che costa all'avversario l'infortunio. Almeno due dei tre gol della Sampdoria lo vedono assente ingiustificato. In copertura è una frana.
Daniele Rugani 5,5: E’ il meno peggio della difesa bianconera, soprattutto nella prima parte. Il reparto, però, concede decisamente troppo.
Giorgio Chiellini 5: In marcatura su Zapata fa fatica e Quagliarella gli toglie i punti di riferimento. Anche lui assente sul 3-0.
Kwadwo Asamoah 4,5: C’è una voragine sulla corsia sinistra della Juventus, manna dal cielo per i giocatori della Samp che sviluppano il gioco proprio da quella parte.
Miralem Pjanic 4,5: Falloso, incerto, pericoloso solo da fermo. Regia al di sotto dei suoi standard (dall’80’ Blaise Matuidi s.v.).
Sami Khedira 5: Con i suoi inserimenti va spesso al tiro e diventa un’arma insidiosa. Non può, però, fermarsi ad azione in svolgimento: sul 3-0 dorme con il braccio alzato. Imperdonabile.
Juan Cuadrado 5: Non un bel modo per festeggiare le 100 presenze in bianconero. Spreca un gol nel primo tempo che grida vendetta. Chissà che partita sarebbe stata... (dal 72’ Douglas Costa 6: Entra e accende la luce. Si procura il rigore ed è decisivo anche sul 2-3).
Federico Bernardeschi 5,5: Gioca per la prima volta nella posizione di trequartista. Parte bene, si perde un po’ alla distanza e nell’ultimo passaggio (dal 62’ Paulo Dybala 6,5: Si ribella al risultato e s’inventa una bella rete, quella che su azione gli mancava dal derby).
Mario Mandzukic 5,5: Lotta ma non è efficace. Il sacrificio non basta se non si bada al sodo.
Gonzalo Higuain 6: Fa un buon lavoro nel primo tempo, poi trasforma il rigore. Insomma, il suo lo fa. Le colpe sono di altri.


giovedì 9 novembre 2017

Juventus-Benevento

Juventus-Benevento 2-1, Ciciretti mette paura, poi Higuain e Cuadrado

Campani avanti al 19' con Ciciretti: il Pipita pareggia solo al 12' della ripresa, poi il colpo di testa del colombiano

Aveva ragione Massimiliano Allegri: mai fidarsi delle piccole, sopratutto se sono neopromosse in A e hanno zero punti. D'altronde Benevento è la città delle streghe e la squadra di De Zerbi infatti spaventa la Juventus per quasi un'ora con una punizione di Ciciretti, prima di arrendersi alla superiorità dei padroni di casa, che ristabiliscono le gerarchie con la coppia Higuain-Cuadrado. Chi si aspettava la goleada, però, ha sbagliato indirizzo: Juve pratica e vincente ma non ancora scintillante, che supera l'Inter e approfitta del pari del Napoli col Chievo per portarsi a -1 dalla vetta.

 Allegri lancia Marchisio dall'inizio (prima da titolare dopo due mesi) con De Sciglio e Douglas Costa, a destra però preferisce Cuadrado a Bernardeschi. Il Benevento si presenta con un 3-4-2-1 che all'inizio non dà l'idea di poter dare grattacapi alla Signora nel giorno della festa per i suoi 120 anni (giocatori in campo con una maglia celebrativa, edizione limitata): poca qualità, altrettanta pressione. De Zerbi pare intenzionato più a coprirsi che a tentare il colpaccio, tanto che per un quarto d'ora abbondante la sua squadra non arriva mai dalle parti di Szczesny. Eppure la prima volta che ci riesce si porta in vantaggio: punizione di Ciciretti, che fa il Dybala e con il sinistro pesca l'angolino, festeggiando poi come se avesse vinto la Champions League. Un gol alla Juve allo Stadium non si dimentica facilmente. Prima c'erano stati la traversa di Marchisio (bel colpo d'esterno), la respinta sul palo di Brigoli dopo un tiro di Douglas Costa (il migliore dei bianconeri) e un altro legno colpito dal brasiliano. Poi parte l'assalto di Madama, che però non porta frutti tra parate di Brignoli (ottimo su Dybala e sulla punizione di Douglas Costa) e errori evitabili, come il tiro alto di Cuadrado, il pallone ciccato da Matuidi e l'occasione sprecata da Dybala (sinistro clamorosamente a lato) su sponda di testa di Higuain.

La festa del Benevento si spegne dopo pochi spiccioli del secondo tempo, quando Higuain (12') pareggia i conti con sinistro al volo. Pregevole il gesto tecnico del Pipita, bella anche l'azione, iniziata da De Sciglio (cross da destra) e rifinita da Matuidi (sponda di testa). Il ribaltone è alle porte: una decina di minuti più tardi Alex Sandro disegna una bella traiettoria per Cuadrado, che fa il 2-1 di testa. Il Benevento lentamente si spegne, l'unico guizzo è un tentativo di Cataldi a metà ripresa. La Juve produce meno nel secondo tempo rispetto al primo, però non spreca. Chiude con un tiro di Bentancur, appena entrato per Dybala, deviato in angolo e una chiusura decisiva di Rugani ancor su Ciciretti. Ma soprattutto con tre punti preziosissimi. Per una sosta tranquilla, come aveva chiesto Allegri, e per far sentire al Napoli il fiato sul collo.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojchech Szczesny s.v.: La punizione di Ciciretti, unico tiro nello specchio della porta del Benevento in tutta la partita, lo lascia impietrito come una statua di sale. Per il resto sbriga bene un paio di uscite d’alte e si gode da spettatore privilegiato il successo in rimonta, il quarto in altrettante partite da guardiano dei bianconeri.

Mattia De Sciglio 6.5: Primo tempo anonimo, seconda frazione da stantuffo: garantisce una spinta costante sul binario destro ed ispira il gol di Higuain con un cross col contagiri per Matuidi.
Giorgio Chiellini 6: Costretto alle cure mediche dopo un contrasto aereo terrificante con Chibsah rientra in campo con il turbante del guerriero e regola con tranquillità i timidi attacchi dei sanniti.
Daniele Rugani 6: Armenteros lo impegna poco o nulla. Attento.
Alex Sandro 5.5: Per atteggiamento ed indolenza nel primo tempo è il giocatore bianconero che più lascia più perplessi. Stende ingenuamente Ciciretti al 18’ regalando di fatto al Benevento, l’unica occasione per realizzare il gol che permette al Benevento di chiudere avanti il primo tempo. Nella ripresa confeziona l’assist per il 2-1 definitivo di Cuadrado e si riscatta parzialmente ma ancora è lontano dai picchi di rendimento della passata stagione.
Claudio Marchisio 6: Nessun bagliore ma tanta legna e 90’ onesti in mezzo al campo per dimostrare di essere tornato a disposizione.
Blaise Matuidi 6: Una sponda aerea per Higuain, tante incursioni a rimorchio interessanti e un’occasione divorata nel primo tempo, quando la partita della Juventus sembrava essere stregata.
Juan Cuadrado 6.5: Un secondo tempo da indemoniato cancella una prima frazione abulica. Incorna il 2-1, ara Lazaar, impegna più volte Brignoli e mette a ferro e fuoco il binario sinistro del Benevento sovrapponendosi con costrutto con De Sciglio. Two Face.
Paulo Dybala 5: Terza partita senza gol ma è l’atteggiamento a preoccupare: svagato, molle, privo di mordente e poco propenso ad incidere e trascinare la squadra. Una delle peggiore recite de La Joya nel 2017.
Douglas Costa 6: Nella prima mezzora quando la Juventus sonnecchia e gigioneggia è l’unico che prende l’iniziativa e colpisce non a caso due pali: poi nella ripresa quando la Juve cambia atteggiamento si eclissa, accontentandosi di svolgere il compitino.
Gonzalo Higuain 7: Alla gara numero 50 in bianconero realizza la rete numero 31, la quarta nelle ultime tre partite, confermando il ritrovato stato di forma e soprattutto cambiando il corso di una partita che sembrava stregata. Cattivo sottorete, martellante nel pressing e generoso anche nel lavoro sporco: il Pipita è tirato a lucido ed è tornato l’uomo in più della Juventus.

sabato 4 novembre 2017

Sporting-Juventus

Sporting-Juve 1-1: Higuain risponde a Bruno Cesar

Nella ripresa il Pipita, messo in porta da Cuadrado, risponde a Bruno Cesar ed evita una sconfitta che avrebbe avuto conseguenze importanti. Pessima Juve nel primo tempo, buona reazione nella ripresa

A Gonzalo Higuain non fanno mai difetto i gol stagionali. Quello con cui regala alla Juve un fondamentale 1-1 a Lisbona vale molto più di uno. Lo scavetto del Pipita, messo in porta da Cuadrado, pone fine alle sofferenze della Juve. Che gioca un pessimo primo tempo, al livello di quello del Camp Nou, va sotto e deve fare una fatica pazzesca per portare a casa il punto che potrebbe essere quello decisivo per gli ottavi. Con 3 punti da portare a casa tra Barcellona (a Torino) e Olympiacos (in Grecia) sarà qualificazione senza guardare in casa Sporting, che all'ultima andrà in visita al Camp Nou. Una vittoria avrebbe chiuso i giochi e riaperto addirittura la questione primo posto nel girone. Ma non è serata di rimpianti, ché la sconfitta è stata un fantasma molto concreto per quasi 80'.

E' questa la fotografia del primo tempo di una Juve davvero brutta. I portoghesi pressano con grande intensità, e infatti poi la spia della riserva si accenderà nella ripresa. Ma i bianconeri commettono un sacco di errori tecnici. Di cambi di ritmo nemmeno a parlarne. E sono anche poco reattivi. Come quando Cuadrado e Pjanic non sono pronti sulla seconda palla dopo l'imperfetta respinta di Buffon su conclusione di Gelson Martins. Il tap-in buono è quello di Bruno Cesar.

Se lo Sporting non può avere quell'intensità dopo l'intervallo, la Juve ha il dovere di giocare meglio. La qualità della manovra non è mai eccelsa, anche perché da Dybala in giù nessuno è nella serata della vita. Però Pjanic sale di tono, la Juve prende campo, Matuidi e Douglas entrano bene in partita per Khedira e De Sciglio. Dopo aver sfiorato il 2-0 con Dost, lo Sporting soffre: Higuain prima grazia Rui Patricio, poi scarta il cioccolatino di Cuadrado, con Gelson Martins che rovina una gran serata tenendo in gioco il Pipita.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 5,5: Sul gol respinge centralmente, favorendo il tiro vincente di Bruno Cesar. Da un monumento come lui, ci si può aspettare anche di meglio. Nessun’altra parata di rilievo.
Mattia De Sciglio 6: Inizia bene, proponendosi a destra. Dal suo lato la Juventus soffre poco. Va anche al tiro da fuori. Deve ritrovare rapidità, ma sarà importante recuperarlo al 100% (DAL 64’ Douglas Costa 6,5: Entra e porta vivacità e iniziative. Inspiegabile come non sia ancora un titolare fisso in una squadra che fatica sempre a cambiare passo) .
Andrea Barzagli 6,5: Usa sempre la testa. In posizione e concentrato. Più merito suo che di Alex Sandro il recupero decisivo su Martins.
Giorgio Chiellini 5,5: La grinta è la solita, ma la sua prova non può essere positiva. Martins lo salta secco e da lì nasce il vantaggio portoghese. Sbaglia anche in impostazione.
Alex Sandro 4,5: Prestazione ai limiti dell’imbarazzo. Ad inizio ripresa, in coppia con Barzagli, compie un salvataggio decisivo su Martins lanciato a rete. Unica nota positiva in una serie interminabile di errori. Davvero impresentabile in queste condizioni psico-fisiche.
Miralem Pjanic 5,5: Prima frazione dormiente. Nella ripresa sale di tono, ma non è il solito Pjanic. Arriva tardi sulle seconde palle, non inventa mai nulla. Anche da fermo calcia male.
Sami Khedira 5: Sfiora il gol con un colpo di testa in inserimento. In mezzo sbaglia tanto e viene sovrastato dai ritmi alti imposti dai centrocampisti dello Sporting. (Dal 71’ Blaise Matuidi 6: Bene in partita, come sempre. Lucido, potente, affamato) .
 Juan Cuadrado 6,5: Nei primi 45 minuti si accentra di continuo, intasando una mediana già affollata. Nella ripresa è l’uomo che lancia la rimonta. Scatenato a destra, crossa, crea, svaria. Molto bello l’assist per l’1-1.
Paulo Dybala 5: Non ci siamo. Vaga nel primo tempo, falcidiato da calci e raddoppi ogni volta che tocca palla. Nella ripresa una buona occasione creata per Higuain e poco altro. Una potenziale stella del calcio mondiale deve offrire ben altre prestazioni europee. (Dall’82’ Federico Bernardeschi S.V.) .
 Mario Mandzukic 5: Ammonito per una sbracciata in area, in una prima parte di gara molto negativa. Anche nella ripresa non trova i giusti appoggi. A sinistra e poi a destra, un Mandzukic in tono minore.
Gonzalo Higuain 6,5: Lotta sempre, anche da solo. L’importanza del gol si intuisce da sola. Nel secondo tempo ha la palla per il pareggio, ma di testa colpisce centralmente, facendo fare bella figura a Rui Patricio. Al secondo tentativo non sbaglia, infilando Rui Patricio in uscita. Decisivo.