Simply 6

martedì 28 agosto 2018

Juventus-Lazio


Juventus-Lazio 2-0: in gol Pjanic e Mandzukic. Ronaldo ancora a secco

I bianconeri vincono la prima della stagione allo Stadium grazie ad una perla del bosniaco e ad un gol del croato. Cristiano Ronaldo cerca ancora il primo gol in Serie A

Miralem Pjanic è molto appassionato di basket Nba. Lo abbiamo visto nella recente tournée americana, quando mise a suo modo un alley-oop sulla testa di Kenneth Faried. Più che un lungo atletico, il bosniaco però ricorda Steph Curry, per la facilità con cui imbuca tiri da distanze siderali. Grazie al talento balistico del suo regista fresco di rinnovo, la Juve sblocca la partita con la Lazio. Poi ci pensa Mandzukic a 15’ dalla fine a chiudere i conti per un 2-0 non scintillante ma limpido.

Anche al 50/60% del suo potenziale, resta troppo superiore ai biancocelesti. Le bastano alcune fiammate per fare la differenza. Quella del primo tempo è griffata da Bernardeschi, che gioca 45’ da protagonista, e da Matuidi, una belva assetata di palloni da recuperare alla prima partita stagionale. E poi ci sono i colpi dei campioni, come quello di Pjanic, un esterno destro stupendo per esecuzione, a scavare il solco con avversari anche di buon livello come la Lazio. Così, anche nella giornata in cui davanti manca un po’ di qualità nell’ultima giocata, i bianconeri non danno mai l’impressione di soffrire troppo. Allegri sorride anche per una certa solidità difensiva. Bonucci, fischiato all'inizio dalla curva Sud e applaudito dal resto dello Stadium, gioca una partita molto solida accanto a un Chiellini perfetto e si fa notare per un paio di aperture delle sue. Promosso, come un Cancelo che quando perfezionerà le scelte diventerà devastante a destra.

La Lazio riesce ad arrivare con poca continuità dalle parti di Szczesny, peraltro molto attento in un’uscita di piede nel primo tempo. Immobile è servito poco e male: la doppietta dell’anno scorso con cui ribaltò la Juve in 7’ non viene lontanamente ripetuta. Luis Alberto lascia il segno solo col destro che sfiora l’1-1, Milnkovic-Savic non è ancora al top. Bene Wallace dietro, al di là della respinta un po’ sfortunata sul gol di Pjanic. Ma manca qualcosa anche nella costruzione, apparsa troppo lenta. In questo senso potrebbe aiutare l’incremento dei minuti per Correa, entrato bene a gara in corso.

Zero gol in 180’. La normalità per molti, non per lui. CR7 gioca un primo tempo al di sotto dei suoi standard, in cui si fa però notare avviando l’azione del gol e in un profondo ripiegamento su Marusic. Stavolta parte da sinistra, pronto a scambiarsi la posizione con Mandzukic. Cristiano sale molto nella ripresa. Strakosha fa un capolavoro per negargli il gol dopo la preparazione su Marusic da vero Pallone d’oro. Si capisce che, come Allegri disse a Verona, era destino che non segnasse nemmeno oggi, quando dopo l’azione Douglas-Cancelo si fa rimpallare addosso il pallone del 2-0, ribadito in rete da un Mandzukic che torna ad annusare da vicino la porta. Cristiano ora punta Parma per la sua prima esultanza italiana. Per ora mancano i suoi gol, non la Juve.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 6 : Subito un grande intervento su Lulic, poi lascia la porta aperta a Wallace  che non ne approfitta. Poi non subisce altri pericoli.

João Cancelo 7: Va avanti e indietro sulla fascia che è un piacere. Riesce a contenere Lulic.
Leonardo Bonucci 6,5: Immobile ci prova, ma Bonucci è attento in ogni duello. Si prende anche gli applausi dello Stadium.
Giorgio Chiellini 6,5 : Preciso e attento nella propria trequarti. Lucidissimo ad ogni ripartenza della Lazio.
Alex Sandro 5,5: Non proprio preciso sulla fascia. Anche in avanti è un po’ titubante. Sarà che gioca nella stessa fascia di Ronaldo?
Sami Khedira 6,5: Gioca ai suoi ritmi, ma è prezioso. Colpisce anche un palo nel primo tempo. (dall’84’ Rodrigo Bentancur 6: Subito nel vivo del gioco juventino. Ci prova anche dalla distanza).
Miralem Pjanic 7: Solite geometrie a centrocampo. Suo il gol che sblocca il risultato con un gran destro. (dal 69’ Emre Can 5,5: Con il suo ingresso la Juventus gioca qualche metro più indietro. Non perfetto, si becca anche un giallo inutile).
Blaise Matuidi 7: Uomo ovunque a centrocampo. E dire che è rientrato solo da 2 settimane dopo aver vinto il Mondiale. Davanti la Juventus può fare quello che vuole, considerando che a coprire c’è il francese.
Mario Mandzukic 6,5: Solito lavoro di sponde a tutto campo. Non perde tempo e segna subito il suo primo gol della stagione.
Cristiano Ronaldo 6,5: Il gol non arriva, ma è sempre pericoloso. Strakosha deve compiere un miracolo per evitare la sua prima rete in Serie A. Poi effettua un particolare assist per Mandzukic: in realtà sbaglia ma era stato preso in controtempo dall’uscita di Strakosha. Ci sarà il tempo per cominciare a segnare.
Federico Bernardeschi 6: Un po’ a sorpresa schierato nell’XI titolare da Allegri. Lui fa il suo nel primo tempo, creando e sfiorando il gol in un paio di occasioni (dal 60’ Douglas Costa 6: In transizione fa subito paura alla Lazio. Non riesce però a colpire).

domenica 19 agosto 2018

Chievo Verona-Juventus


Serie A, Chievo-Juventus 2-3: per Ronaldo debutto senza gol, decisivo Bernardeschi al 93'

Nell'anticipo della prima giornata, i bianconeri passano subito in vantaggio con Khedira, ma subiscono il pari di Stepinski e il sorpasso di Giaccherini su rigore. L'autogol di Bani e la rete di Bernardeschi al 93' consentono a CR7 di partire con un successo

Cristiano, benvenuto in Italia. Pubblico entusiasta, partite mai semplici, decisioni arbitrali discusse e brividi. La Juve vince 3-2 a Verona rimettendo in piedi una partita che a metà secondo tempo, per quasi 20 minuti, stava perdendo: gol di Khedira, Stepinski, Giaccherini su rigore, poi autogol di Bani e rete decisiva di Bernardeschi. Non solo, poco prima del 90’ il 3-2 di Mandzukic viene annullato dall’arbitro Pasqua per un fallo di mano proprio suo, di Cristiano, rivisto con la Var. Alla fine decide Bernardeschi, che entra nel secondo tempo e cambia la partita. Prima con qualche giocata, poi con la deviazione in pieno recupero, un gol partita al minuto 93. La vecchia Juve, determinata e vincente, non cambia mai.

La testa, la chiave spesso è la testa. “Non dobbiamo pensare che se c’è Ronaldo automaticamente vinciamo – diceva Allegri in vigilia -. Bisogna mettere da parte questo periodo di eccitazione”. Appunto. La Juve ha perso e vinto nello stesso pomeriggio seguendo l’andamento del suo approccio: prima un po' sulle nuvole, poi concertata e cinica. In secondo piano certo, i cambi, molto importanti. Allegri quando si stava mettendo male si è giocato Bernardeschi e Mandzukic, accolto quasi con livello di applausi alla Cristiano Ronaldo, e loro hanno risposto. Meglio di Dybala, il più deludente degli attaccanti della Juve.

 I 90 minuti si dividono fondamentalmente in tre fasi. La prima, il controllo juventino. Khedira segna già dopo tre minuti riprendendo una deviazione di testa di Chiellini su una punizione da destra di Pjanic. La Juve in dieci minuti mette assieme un numero di occasioni che alcune squadre di provincia si farebbero bastare per una settimana. Il gol, un tiro di Dybala parato da Sorrentino, una palla-gol cancellata da un fuorigioco di Bonucci e un tiro alto di Cancelo su assist di Douglas Costa. Poi, a poco a poco, abbassa il volume della musica, getta nella differenziata un contropiede 4 contro 3 – come per dire, “troppo facile” – e permette al Chievo di restare in vita. Qui inizia la seconda fase, il pomeriggio di gloria del Chievo. Il gol del pareggio di Stepinski arriva al minuto 38 con un colpo di testa su assist di Giaccherini (e distrazione di Bonucci). Il 2-1 di Giak a inizio secondo tempo, quando la Juve ancora ha la spina staccata, nasce da un dribbling dell'ex su Cancelo, che ingenuamente lo manda per terra. La terza parte della gara è l’inevitabile assedio juventino per rimontare l’1-2. Il pareggio arriva con una deviazione di Bani su corner da destra ma la Juve rischia di fare gol due volte con Ronaldo, una con Mandzukic, un’altra con Dybala, una con Emre Can a cinque minuti dalla fine. Alla fine trova i due episodi chiave: il gol annullato a Mandzukic e il 3-2 di Bernardeschi.

Sì, ma Ronaldo? Non ancora in grande sintonia con i compagni, con cui perfezionerà i meccanismi, ma comunque a tratti dominante, capace di calciare nello specchio quattro volte e altre tre verso la porta. Cristiano è andato vicino al gol con un destro dopo meno di 18 minuti e prima dell’intervallo con un sinistro alto, poi con un’azione autoprodotta, un tiro su un assist di Dybala, una punizione laterale respinta da Sorrentino. Un giocatore superiore, ovviamente, accolto da rockstar già dal riscaldamento, con centinaia di persone lungo le balaustre solo per vederlo da (più) vicino. E' uscito scortato dalle guardie del corpo e forse avrà pensato che le partite così tese in provincia, in Spagna, non erano proprio un'abitudine.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 6: Si scrive sufficienza, si legge senza voto virtuale. Non può nulla sui due gol di un Chievo che, nel resto dei casi, non lo solletica nemmeno.
Joao Cancelo 5,5: Spinge alla grande nel primo tempo, poi si spegne nella ripresa. Lì dove commette un errore potenzialmente pesante su Giaccherini, quello che costa il rigore del momentaneo 2-1. C’è margine per crescere.
Leonardo Bonucci 6: Evita l’insufficienza con il colpo di testa decisivo nell’azione del 2-2. Ha però pesanti responsabilità sulla rete di Stepinski.
Giorgio Chiellini 6: Sul primo gol la responsabilità è di Bonucci. Lui si limita al compitino al debutto da capitano designato.
Alex Sandro 7: Se il buon giorno si vede dal mattino, il brasiliano è tornato ai livelli di due stagioni fa. Decisivo nel finale, quando con due discese provoca prima il gol annullato a Mandzukic e poi il 3-2 definitivo di Bernardeschi.
Sami Khedira 6: Inizia alla grande, con il solito gol da centrocampista con il fiuto del gol. Ma il resto assomiglia molto alla fase finale della scorsa stagione. Occhio, perché adesso c’è Emre Can.     
Dal 39’ st Emre Can S.V.: Circa 10 di gioco sono pochi per arrivare a un voto, ma si è presentato con il piglio giusto andando subito a colpire di testa. Sorrentino gli dice no.
Miralem Pjanic 6: Gli spazi intasati non esaltano la sua regia, lui non perde la calma e mantiene il pallino del gioco. Sull’intesa con Cristiano Ronaldo, che lo chiama spesso al lancio, c’è ancora da lavorare parecchio.
Juan Cuadrado 5,5: Una bella palla per Cristiano Ronaldo in avvio di partita, poi una brutta conclusione dopo aver ignorato lo stesso portoghese. Quando entra Bernardeschi, la partita cambia.
Dal 12’ st Federico Bernardeschi 7: Il suo ingresso è uno dei motivi per cui la Juventus non è uscita dal Bentegodi con le ossa rotte. Assist virtuale per il 2-2 di Bonucci-Bani, gol decisivo al 93’ e tanta garra.
Paulo Dybala 5,5: Quando riesce a scambiarsi palla con Cristiano Ronaldo, è un piacere per gli occhi. Ma accade ancora troppo di rado. E, lui, deve iniziare a eliminare qualche fronzolo di troppo per non sentirsi insidiato dalla concorrenza.
Douglas Costa 5,5: Si spegne dopo un ottimo inizio. Le gambe, evidentemente, non girano ancora al 100%.
Dal 19’ st Mario Mandzukic 6,5: Il suo ingresso sporca la partita e mette alle corde il Chievo, permettendo a Cristiano Ronaldo di allargarsi. Sempre sottovalutato dai più, sempre al top nella considerazione di Allegri. Scommettiamo che sarà difficile lasciarlo fuori a lungo?
Cristiano Ronaldo 6,5: La giusta media tra il 6 che si guadagna agendo da prima punta e il 7 che si merita quando viene spostato da ala sinistra. Non segna, ma il suo debutto italiano è tutto fuorché trascurabile. Se avesse trovato un altro portiere e non Sorrentino, probabilmente staremmo raccontando un’altra storia.