Juventus-Lazio 2-0: in gol Pjanic e Mandzukic. Ronaldo ancora a secco
Simply 6
martedì 28 agosto 2018
Juventus-Lazio
Juventus-Lazio 2-0: in gol Pjanic e Mandzukic. Ronaldo ancora a secco
João Cancelo 7: Va avanti e indietro sulla fascia che è un piacere. Riesce a contenere Lulic.
domenica 19 agosto 2018
Chievo Verona-Juventus
Nell'anticipo della prima giornata, i bianconeri passano subito in vantaggio con Khedira, ma subiscono il pari di Stepinski e il sorpasso di Giaccherini su rigore. L'autogol di Bani e la rete di Bernardeschi al 93' consentono a CR7 di partire con un successo
Cristiano, benvenuto in Italia. Pubblico entusiasta, partite mai semplici, decisioni arbitrali discusse e brividi. La Juve vince 3-2 a Verona rimettendo in piedi una partita che a metà secondo tempo, per quasi 20 minuti, stava perdendo: gol di Khedira, Stepinski, Giaccherini su rigore, poi autogol di Bani e rete decisiva di Bernardeschi. Non solo, poco prima del 90’ il 3-2 di Mandzukic viene annullato dall’arbitro Pasqua per un fallo di mano proprio suo, di Cristiano, rivisto con la Var. Alla fine decide Bernardeschi, che entra nel secondo tempo e cambia la partita. Prima con qualche giocata, poi con la deviazione in pieno recupero, un gol partita al minuto 93. La vecchia Juve, determinata e vincente, non cambia mai.
La testa, la chiave spesso è la testa. “Non dobbiamo pensare che se c’è Ronaldo automaticamente vinciamo – diceva Allegri in vigilia -. Bisogna mettere da parte questo periodo di eccitazione”. Appunto. La Juve ha perso e vinto nello stesso pomeriggio seguendo l’andamento del suo approccio: prima un po' sulle nuvole, poi concertata e cinica. In secondo piano certo, i cambi, molto importanti. Allegri quando si stava mettendo male si è giocato Bernardeschi e Mandzukic, accolto quasi con livello di applausi alla Cristiano Ronaldo, e loro hanno risposto. Meglio di Dybala, il più deludente degli attaccanti della Juve.
I 90 minuti si dividono fondamentalmente in tre fasi. La prima, il controllo juventino. Khedira segna già dopo tre minuti riprendendo una deviazione di testa di Chiellini su una punizione da destra di Pjanic. La Juve in dieci minuti mette assieme un numero di occasioni che alcune squadre di provincia si farebbero bastare per una settimana. Il gol, un tiro di Dybala parato da Sorrentino, una palla-gol cancellata da un fuorigioco di Bonucci e un tiro alto di Cancelo su assist di Douglas Costa. Poi, a poco a poco, abbassa il volume della musica, getta nella differenziata un contropiede 4 contro 3 – come per dire, “troppo facile” – e permette al Chievo di restare in vita. Qui inizia la seconda fase, il pomeriggio di gloria del Chievo. Il gol del pareggio di Stepinski arriva al minuto 38 con un colpo di testa su assist di Giaccherini (e distrazione di Bonucci). Il 2-1 di Giak a inizio secondo tempo, quando la Juve ancora ha la spina staccata, nasce da un dribbling dell'ex su Cancelo, che ingenuamente lo manda per terra. La terza parte della gara è l’inevitabile assedio juventino per rimontare l’1-2. Il pareggio arriva con una deviazione di Bani su corner da destra ma la Juve rischia di fare gol due volte con Ronaldo, una con Mandzukic, un’altra con Dybala, una con Emre Can a cinque minuti dalla fine. Alla fine trova i due episodi chiave: il gol annullato a Mandzukic e il 3-2 di Bernardeschi.
Sì, ma Ronaldo? Non ancora in grande sintonia con i compagni, con cui perfezionerà i meccanismi, ma comunque a tratti dominante, capace di calciare nello specchio quattro volte e altre tre verso la porta. Cristiano è andato vicino al gol con un destro dopo meno di 18 minuti e prima dell’intervallo con un sinistro alto, poi con un’azione autoprodotta, un tiro su un assist di Dybala, una punizione laterale respinta da Sorrentino. Un giocatore superiore, ovviamente, accolto da rockstar già dal riscaldamento, con centinaia di persone lungo le balaustre solo per vederlo da (più) vicino. E' uscito scortato dalle guardie del corpo e forse avrà pensato che le partite così tese in provincia, in Spagna, non erano proprio un'abitudine.
E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:
Wojciech Szczesny 6: Si scrive sufficienza, si legge senza voto virtuale. Non può nulla sui due gol di un Chievo che, nel resto dei casi, non lo solletica nemmeno.
Joao Cancelo 5,5: Spinge alla grande nel primo tempo, poi si spegne nella ripresa. Lì dove commette un errore potenzialmente pesante su Giaccherini, quello che costa il rigore del momentaneo 2-1. C’è margine per crescere.
Leonardo Bonucci 6: Evita l’insufficienza con il colpo di testa decisivo nell’azione del 2-2. Ha però pesanti responsabilità sulla rete di Stepinski.
Giorgio Chiellini 6: Sul primo gol la responsabilità è di Bonucci. Lui si limita al compitino al debutto da capitano designato.
Alex Sandro 7: Se il buon giorno si vede dal mattino, il brasiliano è tornato ai livelli di due stagioni fa. Decisivo nel finale, quando con due discese provoca prima il gol annullato a Mandzukic e poi il 3-2 definitivo di Bernardeschi.
Sami Khedira 6: Inizia alla grande, con il solito gol da centrocampista con il fiuto del gol. Ma il resto assomiglia molto alla fase finale della scorsa stagione. Occhio, perché adesso c’è Emre Can.
Dal 39’ st Emre Can S.V.: Circa 10 di gioco sono pochi per arrivare a un voto, ma si è presentato con il piglio giusto andando subito a colpire di testa. Sorrentino gli dice no.
Miralem Pjanic 6: Gli spazi intasati non esaltano la sua regia, lui non perde la calma e mantiene il pallino del gioco. Sull’intesa con Cristiano Ronaldo, che lo chiama spesso al lancio, c’è ancora da lavorare parecchio.
Juan Cuadrado 5,5: Una bella palla per Cristiano Ronaldo in avvio di partita, poi una brutta conclusione dopo aver ignorato lo stesso portoghese. Quando entra Bernardeschi, la partita cambia.
Dal 12’ st Federico Bernardeschi 7: Il suo ingresso è uno dei motivi per cui la Juventus non è uscita dal Bentegodi con le ossa rotte. Assist virtuale per il 2-2 di Bonucci-Bani, gol decisivo al 93’ e tanta garra.
Paulo Dybala 5,5: Quando riesce a scambiarsi palla con Cristiano Ronaldo, è un piacere per gli occhi. Ma accade ancora troppo di rado. E, lui, deve iniziare a eliminare qualche fronzolo di troppo per non sentirsi insidiato dalla concorrenza.
Douglas Costa 5,5: Si spegne dopo un ottimo inizio. Le gambe, evidentemente, non girano ancora al 100%.
Dal 19’ st Mario Mandzukic 6,5: Il suo ingresso sporca la partita e mette alle corde il Chievo, permettendo a Cristiano Ronaldo di allargarsi. Sempre sottovalutato dai più, sempre al top nella considerazione di Allegri. Scommettiamo che sarà difficile lasciarlo fuori a lungo?
Cristiano Ronaldo 6,5: La giusta media tra il 6 che si guadagna agendo da prima punta e il 7 che si merita quando viene spostato da ala sinistra. Non segna, ma il suo debutto italiano è tutto fuorché trascurabile. Se avesse trovato un altro portiere e non Sorrentino, probabilmente staremmo raccontando un’altra storia.
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