Simply 6

mercoledì 28 novembre 2018

Juventus - Valencia


Juventus-Valencia 1-0: gol di Mandzukic su assist di Cristiano Ronaldo

Bianconeri agli ottavi, ma la rete di Fellaini a Old Trafford costringerà a uno sforzo in più con lo Young Boys all'ultima giornata del girone per conservare il primo posto

Dentro a uno stadio commosso che canta il nome di Luca Vialli, la Juve dà uno scossone alla sua marcia europea: qualificazione agli ottavi, anche se il primo posto passa ancora dall'ultima partita del girone con lo Young Boys. L'1-0 con il Valencia, arrivato senza strafare e con un filo di gas, conferma, però, una delle tante note liete della stagione: i bianconeri si fondano sempre di più sulla forza dei due dioscuri davanti. Mandzukic, autore del gol vittoria, è forse quello che più se la sta spassando in questa nuova era. Sfrutta lo spazio che gli lascia Ronaldo e si gode pure i cross alieni: da uno del fenomeno arriva il tocco croato che consente alla Juve di centrare il primissimo obiettivo stagionale.
Il 4-3-caos, come da definizione allegriana, è la nuova tendenza per la stagione autunno-inverno: la Juve di Max si specchia in quei tre davanti e nel loro caos creativo perché Dybala, Mandzukic e Cristiano occupano sempre zolle diverse e tolgono riferimenti al Valencia. Marcelino, però, dai suoi pretende ordine e disciplina, così le linee del 4-4-2 sono piuttosto strette, con i terzini bassi Gayà e Wass schiacciati spesso sui centrali, e Kondogbia uomo d'ordine. Nel primo tempo Ronaldo prende la mira e, come sempre, tenta come un ossesso la conclusione dalla sinistra: è più pericoloso, invece, nelle volate sulla fascia con le quali attira come magneti almeno due valenciani. Pure Dybala è in uno stato psico-fisico di eccellenza: difende palla col coltello e apre il gioco col fioretto. Un suo sinistro dolcissimo ma tagliente, poco dopo il 20esimo, squilibra completamente la difesa attenta dei valenciani: Alex Sandro sbaglierà il cross, ma è un segnale da afferrare. I bianconeri possono costruire così, con un palleggio svelto finalizzato all'allargamento delle fitte linee nemiche. A turno, da dietro, anche Bonucci e Pjanic si dilettano in lanci precisi, soprattutto per Matuidi e Alex Sandro. Ma anche Cancelo ha l'argento vivo addosso e, smarcato da Bonucci di tacco, cerca al 41' un esterno destro geniale che esce di poco.
Un controllo sbagliato, un ultimo passaggio infelice, un cross che viene tolto dalla testa di Mandzukic da quel lungagnone di Diakhaby: nel complesso, senza ammazzarsi di fatica e con un ritmo lentino, sembra che la Juve sia sempre lì per essere pericolosa davvero. Che sia solo una questione di dettagli a impedirle di brindare. Ma alla fine, però, si rischia la beffa perché sull'ultimo calcio d'angolo del tempo è proprio il lungagnone ad arrampicarsi anticipando Ronaldo: Szczesny risponde con una delle più belle parate da quando veste di bianconero e stravince la sfida con Neto tra ex riserve di Buffon. È una sveglia, un pizzicotto nel costato di Allegri: se non si ritrova un po' di cattiveria, la beffa è dietro l'angolo.
Per seminare incertezze nell'ordine valenciano servirebbe qualcuno che salta l'uomo e Max lo mette subito dopo l'intervallo: fuori Alex Sandro e dentro Cuadrado, con slittamento di Cancelo che anche a sinistra dimostra di trovarsi a suo agio. E da una combinazione mancina tutta portoghese salta il tappo del match: Cancelo libera Ronaldo che lavora la palla con il solito gioco di prestigio e taglia un cross radente per il più semplice dei tap-in di Mandzukic. In questa epoca "Cristiana" il croato si scopre sempre più goleador, sfruttando le attenzioni che le difese avversarie sono costrette a riservare all'alieno. Anche Marcelino fa la sua mossa all'intervallo e toglie il gioiellino Rodrigo, poco più che una comparsa fino ad allora, per il francese Gameiro. In realtà gli spagnoli sussultano solo per un gol annullato per manata dell'onnipresente Diakhaby (ammonito) e sono costretti a cambiare anche la seconda delle due punte: via Santi Mina, dentro Batshuayi. Effetto nullo, qualche mischia appena, anzi a sinistra i bianconeri sfondano ancora e ancora: Neto, ex col dente avvelenato, salva prima su Ronaldo e poi su Mandzukic. Con l'1-0 finale la strada è segnata e qua tutti vorrebbero fare un regalo a Gianluca Vialli: renderlo il penultimo capitano ad aver alzato quella coppa.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

WojcIech Szczesny 7: La parata su Diakhaby è eccezionale. Conferma di avere nel suo bagaglio tecnico prodezze da grande portiere. Unico intervento determinante sull’unico tiro nello specchio subito
Joao Cancelo 7: Si propone di continuo a destra. Parte da una sua idea a sinistra l’azione del gol di Mandzukic. Martellante, continuo, sveglio.
Leonardo Bonicci 6,5: Un tacco illuminante per Cancelo nel primo tempo. Dietro regge bene, coadiuvato da un Chiellini in stato di grazia.
Giorgio Chiellini 7,5: Impavido, sicuro, preciso, in forma. Un muro. Allegri deve gestirlo e risparmiarlo, perché con Chiellini a questi livelli far male alla Juventus è davvero complicato.
Alex Sandro 6: Buona spinta a sinistra. Si sovrappone e va al cross, anche se mai con la richiesta precisione. Esce all’intervallo per un fastidio muscolare (Dal 46’ Juan Cuadrado 6: Entra e si sistema basso a destra. Buono un recupero su Guedes. Attento e disciplinato) .
Rodrigo Bentancur 6,5: Un paio di recuperi eccellenti. Gioca duro quando c’è da giocare duro, ma gestisce il pallone con una qualità invidiabile.
Miralem Pjanic 6: Gioca un’infinità di palloni, pur essendo sempre raddoppiato. Meno presente che in altre circostanze, ma sempre sul pezzo.
Blaise Matuidi 6: Gamba meno vibrante del solito. Appoggia a sinistra, contiene e prova a dare ordine.
Paulo Dybala 6: Tra le linee fatica nel primo tempo. Nel secondo tempo migliora un po’ e impegna anche Neto. Si danna l’anima in ripiegamento. Diciamo che non era in una grande serata, ma che è risultato comunque utile (Dal 79’ Douglas Costa S.V.) .
Mario Mandzukic 6,5: Diakhaby lo infastidisce, anche fisicamente. Nella ripresa mette la firma su assist dell’ormai suo gemello portoghese. Sempre più a suo agio nell’intesa con CR7.
Cristiano Ronaldo 7: Molto largo nella prima frazione. Nella seconda sale in cattedra, fornendo l’assist del vantaggio a Mandzukic. Ogni volta che tocca palla, succede qualcosa. Vittoria numero 100 in Champions League, il primo della storia a riuscirci.

domenica 25 novembre 2018

Juventus-Spal



Serie A, Juventus-Spal 2-0: gol di Cristiano Ronaldo e Mandzukic

Dodicesima vittoria in campionato per i bianconeri che si portano momentaneamente a +9 sugli azzurri di Ancelotti

La rincorsa è durata poco più di tre mesi di campionato. Cristiano Ronaldo, dopo le prime tre partite di campionato a secco, perfeziona la rincorsa al genoano Piatek a quota 9 e si porta lassù dove tutti pensavano stesse fin dall’inizio, in testa alla classifica marcatori. È suo il gol che sblocca la partita con la Spal, che finisce 2-0 e consegna alla Juventus il dodicesimo successo in tredici partite. I bianconeri portano a casa i tre punti portandosi momentaneamente a +9 sul Napoli, nessuno si fa male e il serbatoio della benzina resta bello pieno in vista di Valencia e Fiorentina. Nota a margine, arriva finalmente il gol da palla inattiva: il secondo della stagione in campionato, il primo di CR7 realizzato in questo modo a parte il rigore di Empoli. La Spal esce bene dallo Stadium: squadra con una precisa identità, che sta bene in campo e ha 3/4 individualità che la aiuteranno nella corsa alla salvezza.

La partenza della Juve è su ritmi bassi, la Spal palleggia e non soffre mai. Quello che ha meno voglia di adeguarsi all’andazzo è Douglas Costa, che entra con la voglia di mangiarsi l’Allianz Stadium. Suo il primo pericolo, un sinistro fuori di poco. Subito dopo la punizione accarezzata di Pjanic, che pesca CR7 solo (Felipe scivola e cade) a centro area. Immaginate voi come possa andare a finire. La nota positiva per Allegri è che dopo il vantaggio la Juve non stacca la spina, macina calcio a un ritmo medio-alto, senza mai arrivare alla fatidica soglia della fatica ma non dando mai mezza illusione alla Spal. Perin para l’unico tiro di Bonifazi, Douglas Costa, il migliore se non fosse per il marziano col 7, si inventa un sinistro che meriterebbe il gol. Il risultato è solo un palo che balla più di una cubista di Riccione.
La Juve nobilita una gestione agevole del vantaggio con lo splendido highlight dell’azione del secondo gol. Lancio di Bonucci, CR7 brutalizza sullo scatto il povero Felipe, sinistro di Douglas parato da Gomis e tap-in di Mandzukic. SuperMario festeggia la prima da capitano a Torino col sesto gol in campionato, miglior partenza da quando è alla Juve. Proprio vero, Cristiano fa bene a tutto ciò che lo circonda.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Mattia Perin 6: Sicuro nelle rare volte in cui è stato chiamato in causa.
Mattia De Sciglio 6: A destra con diligenza e ordine. Parte forte, poi rallenta e contiene.
Leonardo Bonucci 6,5: Un paio di lanci pregevoli, avvia l'azione con la giusta precisione. Dietro perfetto.
Daniele Rugani 6,5: Buona prova. Sicuro su Antenucci, va a contrastare Petagna. Aveva voglia di farsi notare.
Alex Sandro 6,5: Positivo anche lui, soprattutto in fase difensiva. Duetti pregevoli con Douglas Costa, tecnicamente di livello internazionale (Dall'85 Giorgio Chiellini S.V.).
Juan Cuadrado 6,5: Meglio nel secondo tempo. Nel primo troppo timoroso. Alla distanza cresce e guida diverse azioni pericolose.
Miralem Pjanic 6,5: Assist splendido da fermo per Ronaldo. Qualità e profonditá. Sempre presente.
Rodrigo Bentancur 6,5: Solido, tosto, concentrato, determinato, pulito. Ammonito per un intervento in ritardo, dovuto alla troppa foga.
Douglas Costa 7: Imprendibile, come nella seconda parte della scorsa stagione. Ha voglia, ha "fame", ha gamba. Tornato in forma. Semina il panico tra i difensori della SPAL e centra un incrocio dei pali con un mancino violento. Poi entra anche nella seconda rete bianconera. (Dal 73' Blaise Matuidi 6: Nel finale con ordine. Prova anche ad affondare).
Mario Mandzukic 6,5: Timbra ancora, da attaccante. Sempre molto sul pezzo. Forse è il giocatore che ha beneficiato maggiormente dell'arrivo di Ronaldo, che gli apre spazi e gli consente di giocare da centravanti.
Cristiano Ronaldo 7: Ancora a segno. Fa sembrare sempre facili anche le cose più complicate. Sono nove in 13. La grinta è quella di un ragazzino nella prima stagione tra i grandi.



lunedì 12 novembre 2018

Milan-Juventus



Milan-Juve 0-2: gol di Mandzukic e CR7, Higuain sbaglia un rigore e viene espulso

Nottataccia per il Pipita, che sbaglia un rigore sullo 0-1 e viene espulso nel finale. Vittoria bianconera con un gol per tempo

La Juve replica al Napoli e mantiene le distanze: sbanca San Siro con Mandzukic e Cristiano. Il Milan che aveva avuto l'occasione di pareggiare con Higuain è battuto sul piano del risultato e del gioco, non della volontà. Nei rossoneri decimati dagli infortuni Gattuso sceglie la soluzione più semplice: Calhanoglu e Suso arretrano sugli esterni di centrocampo, Kessie-Bakayoko fanno diga in mezzo e con Higuain c'è Castillejo e non l'acciaccato Cutrone. Nella Juve invece la sorpresa è dietro: fuori il fischiatissimo Bonucci, dentro Benatia. Per Khedira c'è invece Bentancur. I rossoneri arrivano dai 90' di Siviglia, giocati ancora con le forze residue tra indisponibili e giocatori con necessità di turnover. Anche la Juve arriva dalla Champions con il Manchester ma ha tre motivi in più di vantaggio: le 24 ore in più di riposo, la rosa ben più attrezzata e la voglia di riscattare la sconfitta casalinga.

Così, qui a San Siro si presenta subito agguerrita, anche facilitata dai primi appoggi sbagliati di Bakayoko. Ronaldo è il primo che arriva al tiro, che inquadra più la Sud che la porta: fischi. All'8' però è già vantaggio Juve: cross dalla sinistra di Alex Sandro che trova sul secondo palo Mandzukic. Mario anticipa Rodriguez e inganna Donnarumma con il rimbalzo del pallone. Il Milan reagisce (all'inizio) più con il possesso palla che con occasioni vere: queste arrivano dopo con Suso, prima dalla distanza e poi con un azione personale palla al piede che arriva a servire Higuain in area. È l'altro episodio chiave del primo tempo: il controllo del Pipita è intercettato di mano da Benatia. Mazzoleni, con l'assistenza del Var, ordina il rigore. Higuain spiazza Kessie (rigorista rossonero che avrebbe voluto calciare) ma non Szczesny che devia sul palo.
Nella ripresa c'è ancora Allegri in comando: Cristiano esercita Donnarumma, sulla punizione di Dybala è il palo esterno e non Gigio a salvare i rossoneri. La mossa di Rino è sostenere Higuain con Cutrone entrato al posto di Castillejo. La forza d'attacco resta però sbilanciata in favore dei bianconeri, che hanno l'uomo dei cinque Palloni d'Oro. Su un errore in disimpegno di Laxalt ne approfitta Cancelo, che in area conclude sul portiere, Cristiano si avventa sulla ribattuta e segna il raddoppio. La partita tra le squadre finisce qui, quella personale di Higuain no: su un fallo su Benatia rimedia il giallo e poi il rosso diretto, per una presa di posizione a muso duro con l'arbitro Mazzoleni. Il Pipita, nervosissimo, è scortato fuori dai compagni. Su San Siro cala il silenzio.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 7: Reattivo sulla conclusione dal dischetto di Higuain, che tocca quanto basta per mandare la palla sul palo. Deviazione decisiva ai fini del risultato.
Joao Cancelo 6,5: Si propone di continuo a destra. Dietro controlla senza sbavature. Poderoso nell'azione del gol di Ronaldo.
Mehdi Benatia 6: Ammonito per un fallo evitabile a metà campo, colpevole anche del fallo di mano che consegna il rigore al Milan. Il resto della partita è di livello. Un paio di chiusure su Higuain da applausi.
Giorgio Chiellini 6,5: Molto impreciso nel giocare la palla. Nel suo mestiere, però, è ineccepibile. Difende, chiude, respinge di testa.
Alex Sandro 6,5: Stupendo il cross-assist per il gol di Mandzukic. Dietro tiene Suso, a sinistra si propone con continuità.
Rodrigo Bentancur 6,5: Poco appariscente, ma efficace. Calma e saggezza, nonostante la giovane età.
Miralem Pjanic 6: Coordina la Juventus. Tesse le fila un po' come "il Professore" dirige la sua squadra nella serie "La casa di carta". Non illuminante, ma lungimirante (Dal 74' Sami Khedira 6: Entra, amministra, controlla).
Blaise Matuidi 6,5: Convinto e deciso, as usual. A sinistra si inserisce e tenta anche un paio di cross pericolosi.
Paulo Dybala 6,5: Cerca spazio tra le linee, molto più trequartista che attaccante. Nella ripresa vicino al gol con una punizione delle sue. Alcuni spunti notevoli, qualche errorino evitabile. (Dal 79' Douglas Costa S.V.).
Mario Mandzukic 6,5: Rientra e timbra subito il cartellino. Colpo di testa dei suoi. Poi si vede poco, ma aiuta sempre anche in fase difensiva.
Cristiano Ronaldo 7: Alcune giocate magistrali, qualche piccola pausa. Palla controllata sempre in modo sublime. Donnarumma lo stoppa due volte, alla terza insacca, sfatando la sua maledizione con San Siro. Trascinatore, sempre.

giovedì 8 novembre 2018

Juventus-Manchester United



Champions, Juve-Manchester U. 1-2: gol di Ronaldo poi il crollo. E Mourinho mostra l'orecchio

I bianconeri dominano, colpiscono due legni e segnano un gol straordinario con Ronaldo, poi sbagliano troppo e nei 4’ finali subiscono due volte: pass per gli ottavi rimandato

Ci sono serate in cui tutto cambia in un istante e una festa si trasforma in una beffa. E’ ciò che è successo in uno Stadium vestito a festa, che prima ha esultato per la prodezza di Cristiano Ronaldo e poi è rimasto pietrificato per la rimonta del Manchester United, arrivata nel finale è firmata da Mata e da un autogol di Alex Sandro. Due reti incassate su calci piazzati, il tallone d’Achille della Juventus. Il primo gol in Champions League di Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus è stato contro la squadra che lo ha lanciato, il Manchester United, e un allenatore portoghese come lui, José Mourinho, di cui è stato allievo al Real ma con cui i rapporti non sono più idilliaci da tempo, ma è stato inutile, perché ora per la qualificazione agli ottavi è di nuovo tutto in discussione.

Allegri conferma l’attacco di Old Trafford (CR7 con Cuadrado e Dybala) e tiene in panchina gli acciaccati Cancelo e Matuidi, sostituiti da De Sciglio e Khedira, al rientro dal primo minuto dopo circa un mese di stop per infortunio. Lo Stadium è stracolmo (record d’incassi con 4.194.190 di euro) e caldissimo e riserva un trattamento agli antipodi all’odiato Mourinho (fischiatissimo e accompagnato da cori offensivi) e all’indimenticato ex Pogba: per lui solo applausi. La partita si accende subito proprio con un tiro di Cristiano Ronaldo respinto in angolo, poi si assopisce e si risveglia nel finale di primo tempo, quando Khedira colpisce il palo su gran palla di CR7. Poco prima c’era stata un’altra buona opportunità per la Juventus: tiro di Cuadrado che Matic devia e poi De Gea sfiora quanto basta per toglierlo dalla porta, ma sulla respinta corta Dybala (uno dei migliori) viene anticipato da Lindelof. La Juve non incanta ma gioca sicuramente meglio, fa un bel giro palla, spinge bene sulle fasce e in mezzo ha un Bentancur particolarmente inspirato, che a centrocampo copre e cuce, lo United è più guardingo nel suo 4-3-3, con Martial e Lingard ai lati di Alexis Sanchez, ma pronto a colpire in contropiede. L’unica vera occasione per gli inglesi prima dell’intervallo capita ad Alexis Sanchez, che non aggancia il suggerimento di Matic su un’uscita a vuoto di Szczesny.

Nella ripresa la Juventus alza il ritmo e dopo pochi minuti colpisce la traversa con Dybala: un sinistro a giro alla Del Piero che può fermare solo la sfortuna. Un quarto d’ora dopo arriva il momento del divino: splendido lancio di Bonucci e destro senza scampo di Ronaldo. Lo show del portoghese continua con una punizione che si stampa sulla traversa, nel frattempo Pjanic e Cuadrado sprecano due occasioni buone per il raddoppio. Ed è questo il peccato della Juve: non mettere al sicuro la partita con il gol del raddoppio. Il Manchester costruisce poco ma è cinico e la vince nel finale. Prima la punizione letale del neo entrato Mata a pochi minuti dal termine, poi arriva la rete beffa al 90’: altra punizione di Young, ma l’ultimo a toccare è Alex Sandro di spalla. L’odiato Mourinho esulta con tanto di polemico gesto dell'orecchio,mentre lo Stadium è ammutolito: una partita buttata via.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 5,5: Ha poco da fare nel corso del match, eccetto un tiro di Rashford. Ma ha qualche responsabilità di piazzamento e scelta dei tempi su entrambi i gol dello United.

Mattia De Sciglio 6,5: Si limita soprattutto alla fase difensiva, lasciando ad Alex Sandro i compiti di spinta. Non sarà Cancelo, ma fa il suo e lo fa bene, strappando anche qualche applauso allo Stadium (dal 84’ Andrea Barzagli 5: Entra e la Juventus prende due gol. Certo, non tutte le responsabilità sono sul suo groppone ma commette il fallo che porta al 2-1).
Leonardo Bonucci 6: Non sbaglia un colpo per 85 minuti e regala un assist magico a Ronaldo. Ma si distrae sul più bello e non riesce a rinviare in occasione del 2-1.
Giorgio Chiellini 6,5: In bello o in cattivo stile, dalle sue parti non si passa. Va un po' in affanno nel finale.
Alex Sandro 5,5: A lui sono affidati compiti di spinta sulla sinistra e per buona parte del match affonda su quella fascia. Ma è suo l'autogol che regala i tre punti al Manchester.
Sami Khedira 6,5: Un buon rientro per il tedesco dopo l'infortunio. La condizione non è al top, ma trova comunque i suoi proverbiali inserimenti. In uno di questi colpisce il palo. (dal 61’ Blaise Matuidi 5: Commette il fallo ingenuo su Pogba che porta alla punizione del pareggio)
Miralem Pjanic 6: A una regia illuminata non corrisponde l'efficacia quando va alla conclusione. Sbaglia anche lui una occasione facile sull'1-0.
Rodrigo Bentancur 6,5: Uno dei migliori del primo tempo. Corre, si inserisce e va al tiro. Cala un po' nella ripresa, ma gioca un altro match convincente. La crescita continua.
Juan Cuadrado 5: Il colombiano non disputa una brutta gara nel complesso, ma è decisivo in negativo con le due occasioni colossali divorate sull'1-0. Avesse fatto centro staremmo parlando di una Juventus qualificata da prima nel girone con due giornate di anticipo (dal 90+2' Mario Mandzukic S.V.).
Paulo Dybala 6,5: Nel primo tempo gioca bene in costruzione e tra le linee, ma è poco preciso al momento del tiro o dell’assist decisivo. Nel secondo alza i giri del motore e colpisce una gran traversa.
Cristiano Ronaldo 7,5: La serata trionfale del portoghese era già impacchettata prima del clamoroso finale. Un gol strepitoso, di una difficoltà unica e su cui resterà la macchia della sconfitta. Nel primo tempo è il regista offensivo della squadra, nel secondo, a parte il gol, si trasforma in uomo assist. E non è colpa sua se i compagni non concretizzano.

domenica 4 novembre 2018

Juventus-Cagliari


Juventus-Cagliari 3-1: apre Dybala, chiude Cuadrado. È record di punti

I bianconeri soffrono contro la formazione di Maran ma portano a casa altri 3 punti e tornano a +6 su Napoli e Inter. Si tratta della miglior partenza di sempre in Serie A

L’Allianz Stadium, che torna finalmente a tifare dopo mille polemiche, osanna Ronaldo, si spella le mani per l’avvio folgorante di Dybala, ma alla fine dei conti deve spedire una lettera di ringraziamento in Croazia: contro il Cagliari la Juve la spunta anche a un autogol beffardo di Filip Bradaric, di professione vice-Modric. Così i bianconeri riescono a riguadagnare il vantaggio che tengono nella tormenta, senza rischiare ma senza entusiasmare, fino all’allungo finale del 3-1. Ci sono state Juventus migliori da queste parti, ma in fondo basta e avanza per rimettere tutte le rivali che ringhiano alle spalle a meno 6. E segnare il record della miglior partenza in serie A che finora era detenuto dalla Juve di Capello 2005-06.
Con lo United alla finestra e una infermeria riempita oltre misura (anche Mandzukic costretto a lasciare il ritiro per il ritorno del disordine alla caviglia) Allegri sperimenta un tridente diverso rispetto al solito, sfruttando il ritorno dell’elettricità di Douglas Costa: assieme a lui e a re Cristiano, c’è Dybala in crescita ormai verticale nel ruolo di secondo. Il movimento ossessivo tra loro è la conferma del fatto che una Juve “totale” è finalmente sbocciata: il trio non occupa ruoli prestabiliti, ma le posizioni sono interscambiabili. E all’inizio è Paulo a fare il centravanti, con un impatto folgorante sul match: già dopo quarantaquattro secondi e si esibisce in un balletto in area. Dybala la sposta a sinistra, fa venire le vertigini a Ceppitelli e Pisacane e poi riesce a calciare scivolando. Il tiro sarebbe innocente, ma prende fuori tempo Cragno, poi ci vogliono due minuti e passa di silent check per mettere il sigillo sulla regolarità dell’1-0.
Sarebbe un colpo di fucile per le ambizioni del Cagliari che, però, è davvero un’ottima squadra, una delle migliori tra quelle di mezza classifica arrivate. A dirla tutta, sfrutta anche una certa apatia bianconera pre-Champions. Statico, quasi scolastico, l’undici di Allegri produce fiammate nella difesa sarda, ma mai un vero incendio. Al contrario, la formazione di Maran è baldanzosa e manovriera, ben organizzata con le sue linee strette a centrocampo e Castro da trequartista a supportare Joao Pedro e Pavoletti: lo specialista di testa costringe Szczesny al miracolo, ma con una novità, una girata di piede. Ma è il suo compare di attacco brasiliano a trovare il pari: al 36’ Pedro arpiona un pallone difficile in area, aggira Cancelo e calcia sul primo palo. Fino a quel momento la squadra di Maran, amicone di Allegri, aveva sofferto solo sulla corsia di destra della Juve, a tratti illegale per qualità e velocità: a tratti Cancelo plana come un falco oltre la metà campo e Douglas, tornato ai suoi standard dopo le ultimi vicissitudini, è il più ispirato. Bizzarria del destino, la rete immediata del 2-1 Juve, un po’ immeritato per i bianconeri, arriva quando l’esterno mancino si sposta dall’altro lato: un suo cross affilato viene deviato in rete da Bradaric (che dopo rischia pure il rigore: tocca di mano, ma è salvato dalla Var).
Dura così solo due minuti appena il pareggio cagliaritano in un primo tempo della Juve senza bollicine: manca soprattutto Ronaldo, applauditissimo in avvio con una maglia celebrativa data dal presidente Agnelli, ma meno efficace di altre volte, anche se fa comunque tremare il palo a fine primo tempo. La solita ricerca ossessiva del gol del portoghese continua nella ripresa in cui cambia un partner in crime: accanto a lui c’è Cuadrado, un po’ troppo impreciso sul più bello, al posto di Douglas. È il secondo cambio, invece, con Alex Sandro al posto di Pjanic, a modificare leggermente la forma della Juventus: viene meno un regista tradizionale e il brasiliano diventa una mezzala fisica, soluzione spuria che può tornare utile in questa penuria di centrocampisti. Così la Juve riesce a coprire meglio il campo di fronte a un Cagliari che si dispone con un più audace 4-3-3 dopo l’ingresso di Faragò. La Juve potrebbe allungare più volte, eppure rischia parecchio prima di sfondare: nel giro di un minuto una conclusione a botta sicura di Pavoletti viene salvato da Benatia che si immola e subito dopo ecco il contropiede del 3-1. All’87’ c’è una prateria per Cristiano che non è egoista e dà il cioccolatino finale per Cuadrado.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 6,5: Poteva fare meglio sul gol di Joao Pedro, anche se il movimento del brasiliano è stato perfetto. Preciso in tutte le altre dinamiche: dice di no a Pavoletti che non trova il gol a un metro dalla porta.
João Cancelo 6,5: Soliti viaggi andata-ritorno sulla fascia destra. Un po’ meno puntuale in fase difensiva.
Leonardo Bonucci 6,5: Nel secondo tempo è molto bravo a chiudere le linee di passaggio dei giocatori offensivi del Cagliari. Sempre preciso in fase di impostazione.
Medhi Benatia 6,5: La giocata della partita, alla fine, è stata la sua. Grande muro su Pavoletti che a 4 dalla fine ha avuto l’occasione per il 2-2.
Mattia De Sciglio 6: Ci mette molto impegno sulla fascia, non è sempre preciso però quando si tratta di crossare.
Rodrigo Bentancur 6,5: Continua a crescere. Suo il pallone per Dybala che firma il vantaggio, semrpre presente a centrocampo.
Miralem Pjanic 6: Partita nella media, anzi qualcosa di meno. Da lui ti aspetti sempre qualcosa di superlativo, questa volta si è limitato all’ordinaria amministrazione. (dal 70’ Alex Sandro 6: Entra subito bene nella partita, ma sbaglia qualche passaggio di troppo).
Blaise Matuidi 6: Solito lavoro prezioso in fase di interdizione. Preoccupano però le sue condizioni a fine gara (dall’83’ Andrea Barzagli s.v.: Sempre presente quando chiamato a salvare il risultato).
Douglas Costa 6: Va a sprazzi. Quando calcia o accelera mette sempre in difficoltà la fase difensiva del Cagliari, ma non è costante. (dal 46’ Juan Cuadrado 6,5: Con il suo ingresso in campo, la Juventus sfrutta molto di più la fascia destra. Suo il gol che chiude definitivamente il match).
Cristiano Ronaldo 6,5: Ci mette sempre il suo zampino. Nel primo tempo è sfortunato con un palo pieno, nella ripresa suo l’assist che chiude la partita.
Paulo Dybala 6,5: Pronti, via e segna subito il gol del vantaggio con una grande giocata. Nel primo tempo si muove bene, cala un po’ alla distanza.