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mercoledì 28 novembre 2018

Juventus - Valencia


Juventus-Valencia 1-0: gol di Mandzukic su assist di Cristiano Ronaldo

Bianconeri agli ottavi, ma la rete di Fellaini a Old Trafford costringerà a uno sforzo in più con lo Young Boys all'ultima giornata del girone per conservare il primo posto

Dentro a uno stadio commosso che canta il nome di Luca Vialli, la Juve dà uno scossone alla sua marcia europea: qualificazione agli ottavi, anche se il primo posto passa ancora dall'ultima partita del girone con lo Young Boys. L'1-0 con il Valencia, arrivato senza strafare e con un filo di gas, conferma, però, una delle tante note liete della stagione: i bianconeri si fondano sempre di più sulla forza dei due dioscuri davanti. Mandzukic, autore del gol vittoria, è forse quello che più se la sta spassando in questa nuova era. Sfrutta lo spazio che gli lascia Ronaldo e si gode pure i cross alieni: da uno del fenomeno arriva il tocco croato che consente alla Juve di centrare il primissimo obiettivo stagionale.
Il 4-3-caos, come da definizione allegriana, è la nuova tendenza per la stagione autunno-inverno: la Juve di Max si specchia in quei tre davanti e nel loro caos creativo perché Dybala, Mandzukic e Cristiano occupano sempre zolle diverse e tolgono riferimenti al Valencia. Marcelino, però, dai suoi pretende ordine e disciplina, così le linee del 4-4-2 sono piuttosto strette, con i terzini bassi Gayà e Wass schiacciati spesso sui centrali, e Kondogbia uomo d'ordine. Nel primo tempo Ronaldo prende la mira e, come sempre, tenta come un ossesso la conclusione dalla sinistra: è più pericoloso, invece, nelle volate sulla fascia con le quali attira come magneti almeno due valenciani. Pure Dybala è in uno stato psico-fisico di eccellenza: difende palla col coltello e apre il gioco col fioretto. Un suo sinistro dolcissimo ma tagliente, poco dopo il 20esimo, squilibra completamente la difesa attenta dei valenciani: Alex Sandro sbaglierà il cross, ma è un segnale da afferrare. I bianconeri possono costruire così, con un palleggio svelto finalizzato all'allargamento delle fitte linee nemiche. A turno, da dietro, anche Bonucci e Pjanic si dilettano in lanci precisi, soprattutto per Matuidi e Alex Sandro. Ma anche Cancelo ha l'argento vivo addosso e, smarcato da Bonucci di tacco, cerca al 41' un esterno destro geniale che esce di poco.
Un controllo sbagliato, un ultimo passaggio infelice, un cross che viene tolto dalla testa di Mandzukic da quel lungagnone di Diakhaby: nel complesso, senza ammazzarsi di fatica e con un ritmo lentino, sembra che la Juve sia sempre lì per essere pericolosa davvero. Che sia solo una questione di dettagli a impedirle di brindare. Ma alla fine, però, si rischia la beffa perché sull'ultimo calcio d'angolo del tempo è proprio il lungagnone ad arrampicarsi anticipando Ronaldo: Szczesny risponde con una delle più belle parate da quando veste di bianconero e stravince la sfida con Neto tra ex riserve di Buffon. È una sveglia, un pizzicotto nel costato di Allegri: se non si ritrova un po' di cattiveria, la beffa è dietro l'angolo.
Per seminare incertezze nell'ordine valenciano servirebbe qualcuno che salta l'uomo e Max lo mette subito dopo l'intervallo: fuori Alex Sandro e dentro Cuadrado, con slittamento di Cancelo che anche a sinistra dimostra di trovarsi a suo agio. E da una combinazione mancina tutta portoghese salta il tappo del match: Cancelo libera Ronaldo che lavora la palla con il solito gioco di prestigio e taglia un cross radente per il più semplice dei tap-in di Mandzukic. In questa epoca "Cristiana" il croato si scopre sempre più goleador, sfruttando le attenzioni che le difese avversarie sono costrette a riservare all'alieno. Anche Marcelino fa la sua mossa all'intervallo e toglie il gioiellino Rodrigo, poco più che una comparsa fino ad allora, per il francese Gameiro. In realtà gli spagnoli sussultano solo per un gol annullato per manata dell'onnipresente Diakhaby (ammonito) e sono costretti a cambiare anche la seconda delle due punte: via Santi Mina, dentro Batshuayi. Effetto nullo, qualche mischia appena, anzi a sinistra i bianconeri sfondano ancora e ancora: Neto, ex col dente avvelenato, salva prima su Ronaldo e poi su Mandzukic. Con l'1-0 finale la strada è segnata e qua tutti vorrebbero fare un regalo a Gianluca Vialli: renderlo il penultimo capitano ad aver alzato quella coppa.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

WojcIech Szczesny 7: La parata su Diakhaby è eccezionale. Conferma di avere nel suo bagaglio tecnico prodezze da grande portiere. Unico intervento determinante sull’unico tiro nello specchio subito
Joao Cancelo 7: Si propone di continuo a destra. Parte da una sua idea a sinistra l’azione del gol di Mandzukic. Martellante, continuo, sveglio.
Leonardo Bonicci 6,5: Un tacco illuminante per Cancelo nel primo tempo. Dietro regge bene, coadiuvato da un Chiellini in stato di grazia.
Giorgio Chiellini 7,5: Impavido, sicuro, preciso, in forma. Un muro. Allegri deve gestirlo e risparmiarlo, perché con Chiellini a questi livelli far male alla Juventus è davvero complicato.
Alex Sandro 6: Buona spinta a sinistra. Si sovrappone e va al cross, anche se mai con la richiesta precisione. Esce all’intervallo per un fastidio muscolare (Dal 46’ Juan Cuadrado 6: Entra e si sistema basso a destra. Buono un recupero su Guedes. Attento e disciplinato) .
Rodrigo Bentancur 6,5: Un paio di recuperi eccellenti. Gioca duro quando c’è da giocare duro, ma gestisce il pallone con una qualità invidiabile.
Miralem Pjanic 6: Gioca un’infinità di palloni, pur essendo sempre raddoppiato. Meno presente che in altre circostanze, ma sempre sul pezzo.
Blaise Matuidi 6: Gamba meno vibrante del solito. Appoggia a sinistra, contiene e prova a dare ordine.
Paulo Dybala 6: Tra le linee fatica nel primo tempo. Nel secondo tempo migliora un po’ e impegna anche Neto. Si danna l’anima in ripiegamento. Diciamo che non era in una grande serata, ma che è risultato comunque utile (Dal 79’ Douglas Costa S.V.) .
Mario Mandzukic 6,5: Diakhaby lo infastidisce, anche fisicamente. Nella ripresa mette la firma su assist dell’ormai suo gemello portoghese. Sempre più a suo agio nell’intesa con CR7.
Cristiano Ronaldo 7: Molto largo nella prima frazione. Nella seconda sale in cattedra, fornendo l’assist del vantaggio a Mandzukic. Ogni volta che tocca palla, succede qualcosa. Vittoria numero 100 in Champions League, il primo della storia a riuscirci.

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