Simply 6

martedì 22 marzo 2016

Torino-Juventus

Torino-Juventus 1-4: Buffon, è record, doppietta Morata, Khedira gol e rosso.

La domanda a questo punto è: chi può fermare la Juventus? In Italia forse nessuno: 20 risultati utili consecutivi, 19 vittorie e un pareggio. Un ruolino di marcia pazzesco. Se dopo i 120 minuti giocati con il Bayern e la dolorosa eliminazione dalla Champions riesci a battere il Toro 4-1 nel derby, allora significa che sei veramente forte. Incassare, resistere e reagire, aveva detto Allegri alla vigilia. Esattamente quello che ha fatto la Signora, che è rimasta in piedi nei momenti più duri e poi ha steso i granata con la punizione di Pogba, la bellissima rete di Khedira e la doppietta di Morata. Anche senza Dybala, infortunatosi dopo mezzora (botta al flessore e indurimento, non dovrebbe essere niente di grave). Anche contro un Toro che non ha sfigurato. Il Napoli resta a -3: un segnale chiaro e forte al campionato.
E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:
Gianluigi Buffon 6: Meriterebbe un dieci e lode per il record conseguito, ma contro il Torino si deve limitare a lungo all’ordinaria amministrazione: non può nulla sul rigore e viene salvato da un super Barzagli sul sinistro ravvicinato di quel diavolo d’un Maxi Lopez.
Daniele Rugani 6,5:  Puntuale in marcatura, dinamico e sul pezzo. Prosegue la crescita dell’ex Empoli: altra prova di sostanza del ragazzo prodigio del nostro calcio. Qualche stroncatura era stata prematura, non trovate?
Leonardo Bonucci 5,5:  Autoritario e ruspante nella prima frazione, va fuori giri nella ripresa quando fa il suo ingresso in campo il gladiatorio Maxi: graziato da Rizzoli dopo una cintura galeotta ai danni dell’attaccante argentino.
 Andrea Barzagli 7:  Monumentale. Il salvataggio sul sinistro a botta sicura di Maxi Lopez è un’opera d’arte. Almeno quanto la pennellata da calcio da fermo di Pogba.
Stephan Lichsteiner 6:  Esaltato dal clima da derby, fa a sportellate con chiunque gli capiti a tiro, ma la benzina va presto in riserva (50′ Cuadrado 5,5:  LImitato da un guaio fisico accusato pochi minuti dopo il suo ingresso, non incide sul match come di consueto)
Sami Khedira 6,5: Primo tempo strepitoso per qualità e quantità sciorinate in campo, con la ciliegina sulla torta finale del coast-to-coast del 2-0. Mezzo punto in meno per le plateali proteste nei confronti di RIzzoli che gli sono costate un rosso diretto a dir poco evitabile.
Mario Lemina 6,5:  Prove tecniche di centrocampista Box-To-Box: acquisto azzeccato e utile alla causa. Benissimo nella prima frazione, così così quando il Toro spinge a tavoletta.
Paul Pogba 8:  Per certi tratti di match pare una fusione tra i connazionali Platini e Zidane: si procura e trasforma la punizione dell’1-0 da distanza siderale, manda per due volte in porta Morata nella ripresa (per l’1-3 con scucchiaiata di rara bellezza) e dipinge calcio in ogni settore del campo. Stato di completa trance agonistica.
Alex Sandro 5:  Perde il duello ad alta velocità con Bruno Peres e, già gravato da un giallo, stende il connazionale con sciagurato tackle in area: al rigore non segue il secondo giallo solo per inadeguatezza del direttore di gara Rizzoli.
Paulo Dybala 6,5:  Guizzante nella prima mezz’ora, tanto da far acuire i rimpianti per gli scenari che si sarebbero prodotti a Monaco di Baviera con lui in campo: si “strappa” calciando una punizione dalla distanza e fa preoccupare il popolo juventino (al 32’ Alvaro Morata 7,5:  Il miglior dodicesimo uomo del campionato per ampio distacco: doppietta da centravanti puro e spietato. Alvaro è tornato dopo i chiaroscuri d’inizio stagione).
Mario Mandzukic 6:  Prezioso lavoro da boa centrale ad aprire gli spazi per i compagni: il numero gli riesce perfettamente in occasione del secondo gol bianconero. Nella ripresa s’incupisce un po’. Nostalgia del gol? (85′ Simone Zaza s.v.).

venerdì 18 marzo 2016

Bayern Monaco-Juventus

La Juventus è fuori dalla Champions League. I bianconeri perdono infatti per 4-2 in casa del Bayern Monaco, nel ritorno degli ottavi di finale. Eppure il primo tempo aveva fatto sognare i sostenitori della Vecchia Signora, capace di andare sul 2-0 grazie a Pogba e Cuadrado. Nella ripresa, però, prima Lewandowski e poi Mueller allo scadere hanno condannato i bianconeri ai supplementari. Qui ci hanno pensato Thiago Alcantara e Coman a far volare il Bayern Monaco ai quarti di finale.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus data da eurosport.it:
Gianluigi Buffon 6: Gran riflesso su Muller nel primo tempo, non può nulla su Lewandowski, su Muller e anche sui due gol nei supplementari. Sicuro in uscita, trasmette serenità. Nessun miracolo alla Buffon. Serata amara, nonostante il record di partite in Champions di un giocatore della Juventus (90).
Stephan Lichtsteiner 6:  Protagonista sul primo gol bianconero. Gioca attento su Ribery per un’ora e quando può si sovrappone a Cuadrado. Non legge il movimento di Muller sul 2-2, ma non era semplice. Nel complesso sufficiente.
Andrea Barzagli 6,5: Perfetto fino al recupero. Brillante, sicuro, atleticamente eccelso. Spazza tutto con tempismo. Poi al 91’ non capisce in anticipo il taglio di Muller sul secondo palo. Peccato, avrebbe ricevuto un voto altissimo.
Leonardo Bonucci 5,5:  Non il solito Bonucci. Grave l’errore su Lewandowski: se lo perde e il polacco segna di testa l’1-2. Regge finché può, ma lo abbiamo visto esibire prestazioni migliori. Anche sul 3-2 di Thiago non esce in anticipo.
Patrice Evra 5:  Una chiusura dietro l’altra. Dimenticata l’andata, gioca una partita tatticamente regale fino al 90’. Poi, però, l’errore imperdonabile in uscita in occasione del 2-2 del Bayern. Dispiace l’insufficienza, ma un giocatore della sua esperienza non si può tollerare. Al 90’ la palla deve andare in tribuna.
Juan Cuadrado 7,5:  Freddissimo sul gol. Spesso da quella posizione l’abbiamo visto calciare di prima intenzione, centrando il difensore o mancando la porta. Invece, con calma olimpica, siede un certo Lahm e infila Neuer. La sua prova è complessivamente grandiosa: bravo ad attaccare, creando superiorità numerica, ma anche e soprattutto in costante aiuto a Lichtsteiner dietro. Completo. (Dal 89’ Roberto Pereyra 4: Inspiegabilmente nervoso. Cerca il giallo per tutto il primo supplementare e lo trova. Perde ogni pallone che tocca e non chiude su Alcantara nel terzo gol del Bayern. Un ingresso disastroso).
Sami Khedira 7:  Gran palla in avvio per Lichtsteiner, da cui nasce lo 0-1. Pressing continuo, capacità di interdire e giocare il pallone pulito. Si sacrifica e spende tutto, giusto sostituirlo. (Dal 68’ Stefano Sturaro 5: Pessimo l’impatto nel match. Sbaglia appoggi, perde palloni, spreca ripartenze. All’andata un eroe, al ritorno Sturaro)
Hernanes 6:  Non gioca tanti palloni, ma tiene la posizione, lì in mezzo, ad occupare le linee di passaggio offensive del Bayern. Prezioso, perché intelligente. Aspettarsi di più, francamente, era difficile.
Paul Pogba 7: Primo gol in questa Champions, secondo il carriera. Gioca altissimo, quasi accanto a Morata. E ogni volta che tocca palla, delizia. 70 minuti importanti, poi il calo fisico. Non è un mostro, ma resta un gran giocatore.
Alex Sandro 6,5:  Personalità da vendere. Terzino aggiunto, ma quando ha campo, attacca. In condizione fisica mostruosa. Spinge, copre, spinge, copre. Un automa. Poi nel finale, cala e paga la freschezza di Coman, che dal suo lato crea tutti i gol del Bayern.
Alvaro Morata 7,5:  Allegri l’aveva detto che “era in gran forma”. L’azione sul secondo gol della Juventus è da fuoriclasse puro. Alla Peter Fill, sfreccia nella metà campo del Bayern Monaco, quasi fosse una discesa libera e poi con lucidità serve l’assist a Cuadrado. Anche nella ripresa scatenato: ogni volta che parte, i difensori del Bayern non lo tengono. L’uomo di Coppa è sempre lui: cinque gol e due assist in nove partite ad eliminazione diretta di Champions con la Juve. (Dal 72’ Mario Mandzukic 5,5:  Consueta generosità. Non al meglio, ma prova a difendere palla per far risalire una Juve stanchissima. Con una miglior condizione sarebbe stato utile).

sabato 12 marzo 2016

Sassuolo-Juventus

Dal Sassuolo al Sassuolo, il cerchio non si chiude, altroché. La Juve batte gli emiliani per 1-0, continua a vincere e aggiunge un’altra mattonella alla marcia scudetto iniziata proprio all’indomani del k.o. dell’andata: da allora, il 28 ottobre scorso, sono arrivate 18 vittorie e un pari. Il cerchio non si chiude, anzi tutto continua a girare per il verso giusto. Come quel sinistro pennellato da Paulo Dybala al minuto 36 del primo tempo: una delizia che spacca la partita e regala il successo bianconero e il momentaneo allungo sul Napoli, che fino a lunedì sera rimarrà a sei punti di distanza. “Quadrato R2”, come lo ha soprannominato Pogba riferendosi ai tasti che bisogna premere alla Playstation per il tiro a giro, colpisce ancora.
E adesso la pagella dei singoli giocatori della Juventus data da eurosport.it:
Gianluigi Buffon 6,5:  E siamo a 926 minuti senza subire gol. Che altro dire? Un fenomeno in porta coadiuvato evidentemente anche da qualcuno di ‘bravino’ davanti a lui. Stasera ha un solo tiro insidioso da disinnescare – Sansone nel finale – ma nonostante il rimbalzo maligno tiene lì anche quello. Il record è lì a un nulla…
Daniele Rugani 6,5:  Partita di grande ordine anche nella delicata difesa a tre dove Allegri aveva spesso evitato di farlo giocare. Sintomo, ennesimo, di un ragazzo che ha qualità.
Leonardo Bonucci 6,5:  Guida come al solito il reparto con impressionante serenità ed efficacia. Ormai non fa nemmeno più notizia.
Andrea Barzagli 6: La notizia invece è qui: un paio di sbavature più del solito. Sì, anche Barzagli può sbagliare o peccare di sufficienza.
Juan Cuadrado 6,5:  A fasi alterne, ma comunque efficace. Di Francesco ha studiato bene i movimenti e su Cuadrado arriva costante il raddoppio di Duncan per tutta la partita. Ciò non impedisce al colombiano qualche sgroppata degna di nota.
Sami Khedira 6: Ordinato sì, ma poco convincente sul piano fisico nella lotta con lo stesso Duncan. Si sono viste serate migliori. Dal 72’ Paul Pogba 6:  Tenuto fuori in vista del Bayern, entra e si fa vedere con un paio di conclusioni dalla distanza. Voto ‘politico’.
Claudio Marchisio 7: Solito ingranaggio silenzioso ma indispensabile di una Juve che senza di lui è palesemente più vulnerabile. Non avrà i colpi e il genio di Pirlo, ma l’intelligenza di questo ragazzo è merce rara.
Kwadwo Asamoah 6:  Discreto rientro. Primo tempo sottotono, ripresa in crescendo. Sarà una pedina in più per Allegri in questo tiratissimo finale di stagione.
Alex Sandro 6:  Il discorso fatto per Cuadrado è lo stesso: Di Francesco ha studiato bene il compitino e per gli esterni della Juve prepara una discreta trappola. Il brasiliano non ha però la chiave per uscirne con più costanza come Cuadrado.
Paulo Dybala 7,5:  In serate come questa la giocata, la lettura, il colpo di genio, sono fondamentali. Dybala è ispirato e lo si capisce dopo solo 29 secondi con un gol che sarebbe stato da cineteca. Poco importa però all’argentino che, se non fosse stato per il piede, si traveste da Del Piero: il colpo è quello lì, ovvero il tiro a giro sul palo lungo. A far la differenza solo il lato di campo. Ma questo, al tifoso della Juve, poco importa. Dall’80’ Alvaro Morata s.v.
Mario Mandzukic 7:  A una certa Allegri se ne esce con un “bisogna avere la cagna per giocare a pallone”. Il riferimento era al neo-entrato Morata, reo di aver non aver combattuto a dovere in un paio di situazioni. Ecco, se il calcio fosse solo questione di pura “cagna”, Mandzukic avrebbe vinto più palloni d’oro di Messi. Rincorre tutto e tutti. Prezioso. Dall’88’ Stephan Lichtsteiner s.v.

martedì 8 marzo 2016

Atalanta-Juventus

L’attacco bianconero non punge,allora ci pensano il difensore 34enne e il centrocampista a regalare i 3 punti ad Allegri.
L’Atalanta fa 13, la Juve fa il suo. Nel senso che la squadra di Edy Reja, che riesce a evitarsi la camminata da Bergamo a Gorizia (se avesse vinto lo avrebbe fatto), arriva a 13 partite (nelle quali ha ottenuto solo sei punti) senza vittorie, mentre la Juve tiene sempre a distanza di sicurezza il Napoli e fa sua la diciassettesima vittoria nelle ultime 18 partite (l’unico pareggio, lo 0-0 di Bologna). Buffon resta imbattuto (sale a 836 minuti), qualche titolare (Alex Sandro) tira il fiato e c’è gloria, offensiva, per Barzagli e Lemina che firmano il successo. La Juve dà una prova di forza incredibile. Gioca una partita senza particolari sussulti, ma la sblocca nel primo tempo e la chiude nel finale con una straordinaria giocata di Lemina quando l’Atalanta (solo 26 gol fatti) prova a spingere con la forza fresca dei cambi e un modulo più spregiudicato spinta dai suoi tifosi (quasi tutti col giubbotto mimetico donato dal club agli abbonati). Niente da fare, Reja deve arrendersi ancora e guardarsi, come tutte le pericolanti, dai progressi del Frosinone che tiene in tensione cinque-sei squadre.
E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus data da Eurosport.it:
Gianluigi Buffon 6,5: In una giornata tutto sommato tranquilla raggiunge quota 836 minuti di imbattibilità (terzo posto classifica all-time), deviando una rasoiata di Masiello a pochi minuti dalla fine. Cannibale.
Stephan Lichtsteiner 6,5: Lo svizzero gioca la solita gara di grande dinamismo e attenzione. Sicurezza.
Leonardo Bonucci 7: Insieme a Barzagli rappresenta la vera certezza di questo momento bianconero. Elegante ed attento, mantiene gli standard garantiti negli ultimi mesi.
Andrea Barzagli 7,5: Lotta, copre, chiude ogni spazio, imposta e…segna. Decisamente uno dei più forti difensori in circolazione, sinonimo di longevità e classe. Man of the match.
Patrice Evra 6: Il francese oggi non ruba l’occhio con discese in fascia o cross decisivi. Buon lavoro in fase di copertura, con la consueta eleganza.
Sami Khedira 6,5: Il geometra del centrocampo bianconero va vicino al gol con uno splendido inserimento nella prima frazione. Per il resto amministra il pallone e gioca da par suo. (dal 68’ Lemina 7: tanta corsa e uno splendido gol. Grande impatto.)
Claudio Marchisio 6: Meno incisivo del solito, non sbanda comunque mai e rappresenta la solita garanzia in mezzo al campo.
Paul Pogba 6,5: Parte molto bene, poi si eclissa, poi torna alla ribalta con tocchi da fuoriclasse. Quando si accendono lui e Dybala la Juve crea.
Roberto Pereyra 5,5: Non punge ma regala qualche tocco interessante, come quello con il quale libera Khedira di fronte a Sportiello. Cala alla distanza ma è normale, vista la lunga assenza forzata. (dall’81’ Alex Sandro s.v.).
Paulo Dybala 6,5: Ogni volta che tocca il pallone dispensa tocchi di classe unica. Giocate mai banali che anche in giornata non esaltanti, fanno inevitabilmente salire il suo voto in pagella. A tratti imprendibile. (Dall’88’ Alvaro Morata s.v.)
Mario Mandzukic 6,5: Solita partita da lottatore dell’ariete bianconero. Sgomita, apre varchi ed è prezioso anche in ripiegamento difensivo. Imprescindibile.

giovedì 3 marzo 2016

Inter-Juventus

La Juventus si è qualificata per la finale di Coppa Italia, dove affronterà il Milan. I bianconeri hanno battuto 5-3 l’Inter ai rigori, dopo che nerazzurri erano riuscita a riequilibrare il 3-0 subito nell’andata della semifinale e costringendoli ai supplementari e quindi ai penalty.
Nei regolamentari, doppietta di Brosovic e gol di Perisic.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus data da eurosport.it:
Neto 6,5: Tra i meno colpevoli. Strilla, prova a scuotere i compagni, para tutto quello che deve parare, compreso un tiri velenoso di Perisic al 92’. Sui tre gol zero responsabilità.
Stephan Lichtsteiner 4:  Nella Juventus fioccano i 4. Lo svizzero è il peggiore perché da uno come lui non ci si aspettano prestazioni così molle e distratte. In ritardo sul secondo gol, sbaglia appoggi e diagonali, rincorre e non riesce mai ad alzarsi. Da quel lato Eder e Perisic creano tantissimo. (Dal 55’ Andrea Barzagli 6,5:  Di un altro livello. Entra lui e la Juve riacquista un minimo di logica. Quasi allenatore e motivatore in campo. Doveva riposare, ma non ha potuto).
Daniele Rugani 4: Sembra un bimbo al cospetto dei grandi, ma è ora di darsi una svegliata. Ok le buone maniere, l’educazione e il rispetto dell’avversario, ma in partite come queste si tirano fuori gli artigli. Presto spiegato perché Allegri non lo considera ancora pronto. Timido e intimidito, sbaglia anche in impostazione. E commette il grave errore nel finale: fallo su Perisic e rigore per il 3-0. Urge una scossa interiore per ritrovare fiducia.
Leonardo Bonucci 6: Non perde la calma, ma fatica troppo anche lui. Copre di testa, non riesce a guidare Rugani. Il voto si alza inevitabilmente col rigore della qualificazione.
Alex Sandro 5,5:  Tra i meno peggio. Diciamo che prova ad arraggiarsi, a spingere e a conquistare qualche metro in percussione. Quando si allarga Eder, comunque, sono guai anche per lui.
Juan Cuadrado 5:  Voglia di giocare: zero. Parte cincischiando, prova a redimersi, continua a sbagliare. Allegri gli urla qualsiasi cosa, ma non serve. Poco Cuadrado, come la Juve è stata poco quadrata.
Stefano Sturaro 4,5:  Impantanato in ruolo poco suo, spesso fuori posizione. Soprattutto se accanto ti ritrovi l’Hernanes di stasera. Disatro nel passare la palla, meglio nel recuperarla. In ogni caso ampiamente negativo.
Hernanes 4: Ai limiti dello psicodramma. Se gli viene fatto un complimento, anziché esaltarsi, si rilassa. Entra in campo in ciabatte, perde il pallone del vantaggio nerazzurro, si esibisce in lanci catastrofici. Forse confuso dall’aria di San Siro. (Dal 70’ Lemina 5: Impatto poco produttivo. Entra per dare ordine, ma randella tutto, commettendo anche un paio di falli inutili. Poca gamba, poche idee. L’attenuante é la lunga assenza).
Kwadwo Asamoah 4,5:  Dirottato a sinistra, dimostra di aver perso la padronanza del ruolo. Nessun affondo, troppe rincorse a vuoto. Raramente, poi, lo abbiamo visto così nervoso. (Dall’86’ Paul Pogba 6: Calma olimpica. L’ingresso ridà fiducia alla Juve. Nei supplementari sfiora anche il gol. Rigore di classe)
Simone Zaza 6,5: Un premio alla volontà. L’unico che si batte, a volte anche con troppa veemenza. Colpisce un palo, sfiora il gol, va su ogni pallone. Grinta e anima.
Alvaro Morata 5:  Leggerino e disorientato. Buona un’intuizione per Zaza e il rigore nella serie finale. Da dimenticare tutto il resto, comprese le decine di anticipi subiti.

mercoledì 2 marzo 2016

Juventu-Inter


Allo Stadium non si passa. La difesa della Juventus fa muro, il centrocampo domina e alla fine entrano anche un paio di gol. Juve a +4 momentaneo sul Napoli, Inter ko e ancora più lontana dalla dalla zona alta della classifica, obiettivo Champions molto arduo a questo punto.
Bonucci e Morata castigano l’ Inter. I nerazzurri sono a -5 dalla Roma e dalla Champions, ma per Mancini c’e’ il rischio di vedere il terzo posto ancor piu’ lontano in caso di successo dei viola nel posticipo di domani. Vittoria meritata per i bianconeri che rifilano un secco 2-0 a un’ Inter crollata dopo l’errore di D’Ambrosio che ha permesso a Bonucci, al 2′ della ripresa, di sbloccare il risultato. Nulla o quasi la reazione dei nerazzurri che al 39′ subiscono il 2-0, sul rigore realizzato da Morata e concesso per un fallo di Miranda sullo spagnolo. Da stasera la Juve e’ a +13 sui nerazzurri, impensabile a inizio gennaio quando in testa c’erano Icardi (oggi un fantasma) e compagni. Si comincia con Allegri che ritrova Chiellini e torna al 3-5-2, dopo averlo accantonato contro il Bayern. Out Marchisio, in regia l’ex Hernanes con Pogba e Khedira interni.
E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus data da eurosport.it:
Gianluigi Buffon 6,5: I 746 minuti d’imbattibilità del capitano lasciano poco spazio ai commenti. Viene coinvolto solo nel finale ed effettua due parate utili ad alimentare il suo record.
 Andrea Barzagli 6: Una piccola indecisione su Icardi poteva costare cara, ma l’attaccante nerazzurro non ne approfitta. Per il resto fa buona guardia in una serata tranquilla.
Leonardo Bonucci 7: Ringrazia D’Ambrosio per il gentile omaggio e sferra il destro del vantaggio. Gli ultimi 7 gol li ha realizzati allo Stadium. Dietro è un mastino. Sentiva il match e non ha tradito: leader.
Giorgio Chiellini 6: Un lavoro puntuale, solo l’infortunio gli impedisce di proseguire la sua gara (dal 36’ Daniele Rugani 6,5: Entra con il piglio giusto e mantiene sempre l’attenzione alta, nonostante non venga molto sollecitato).
Stephan Lichtsteiner 6,5:  Crossa e sfonda sulla destra con buona gamba. La precisione nei traversoni gli dà ragione nel primo tempo, cala nella seconda frazione.
Sami Khedira 6:  La condizione fisica dell’ex Real Mardid non è ancora al massimo e Allegri lo sostituisce per prevenire altri eventuali infortuni. Luci e ombre (dal 77’ Stefano Sturaro s.v.).
Hernanes 6,5: Con personalità si presenta alla squadra che l’aveva lasciato partire con sollievo colpendo la traversa: Handanovic gli nega un gran gol. Nella seconda parte del match, rallenta ma la prova resta più che positiva.
Paul Pogba 6: Si specchia un po’ troppo e viene superato in velocità in qualche occasione (ad esempio da Palacio). Con un colpo di tacco cerca di illuminare la scena, ma non riesce a lasciare il segno.
Alex Sandro 6,5:  Legge una parabola insidiosa intervenendo in anticipo di testa. Prezioso nelle due fasi.
Mario Mandzukic 6,5: Il solito punto di riferimento offensivo imprescindibile. Lotta su ogni pallone, si abbassa e marca chi gli capita davanti fino al 96’. Corre tantissimo.
Paulo Dybala 6: Qualche tocco vellutato e un apporto significativo fino al limite dell’area. Impreciso sotto porta, capita anche ai migliori (dall’81’ Alvaro Morata 6,5:  Entra, si procura il rigore della sicurezza e lo trasforma. Segnarne due ad Handanovic in una sola stagione non capita quasi a nessuno).