Simply 6

giovedì 31 agosto 2017

Genoa-Juventus

Genoa-Juventus 2-4: Dybala e Cuadrado firmano la rimonta. Var protagonista

Rossoblù sul 2-0 dopo 8' (autogol Pjanic e rigore con Var di Galabinov), poi si scatena Dybala (il secondo su rigore, anche qui con tecnologia), nella ripresa segna pure Cuadrado

Dejavu, autogol goffi e triplette, fallacci e raffinatezze, ma soprattutto lunghi minuti davanti a un monitor: in un sabato di ordinaria follia, Marassi non si è annoiato per la tempesta di emozioni. Alla fine dei conti, la Juve ha avuto il merito e la forza di riprendere una gara che sembrava morta e sepolta già prima di cominciare. Ma le meraviglie di Dybala e la perla di Cuadrado non possono nascondere sotto al tappeto la montagna di polvere accumulata a inizio partita. È l’ennesimo inizio-shock regalato al Genoa: in attesa delle fine del mercato, trascina molti interrogativi in casa bianconera.  

"Bisogna fare meglio dello scorso anno dove abbiamo preso 3 gol in 27 minuti", disse Max alla vigilia. Allegri è accontentato: due gol in un amen, sette minuti di follia in un inizio irreale con Lazovic che asfalta Sandro e autogol dopo 18 secondi di Pjanic; poi nuovo rigore con Var, secondo in due giornate contro i bianconeri (stavolta, però, c’è il millimetrico fuorigioco di Galabinov, non notato dalla tecnologia, che rende sbagliata la decisione). A procurarlo e realizzarlo proprio il carrarmato bulgaro che bullizza Rugani per tutto il primo tempo. Non bastasse, in mezzo c’è pure un miracolo di Perin su tentato autogol di Gentiletti: troppo e tutto insieme, impossibile dare ordine razionale al caos. Eppure, ormai quando la Signora passa da qua, da questo stadio vestito da rossoblù, il copione è lo stesso. Prende tutto il vento in faccia, fatica a respirare, ma stavolta non annega, anzi rimette ossigeno nei polmoni con il gol del 2-1 di Dybala su assist di Pjanic. 

A questo punto, a differenza dell’anno passato, ci sarebbero i presupposti per una rimonta più rapida. In realtà, spesso la Juve è bucata in mezzo da un Grifone arrembante nelle ripartenze, neanche fosse il 2016. Certe voragini impongono ad Allegri di rimescolare le carte spesso: si usa un nuovo 3-4-3 da combattimento, avanzando Sandro e sfruttando la buonissima vena dalla Joya. Perin, però, mura tutto e ai bianconeri serve un’altra Var, la prima pro-Juve, per rimettere in piedi la gara. Stavolta sono necessari più secondi per decidere, ma nessun dubbio sul fallo di mano volontario di Lazovic su destro di Mandzukic. Così, prima di chiudere un pazzo primo tempo, Dybala dal dischetto segna il suo quinto gol in tre partite ufficiali. 

Nella ripresa la gara ritrova misura e ragione: c’è un più di ordine nel ritorno al 4-2-3-1 bianconero. E c’è pure meno ardore genoano: Juric, abituato a squadre sporche e cattive, si era quasi stupito alla vigilia di avere un team "intelligente ed elegante". Il problema è che a ritmi umani come quelli del secondo tempo la Juve fa valere la qualità e l’innesto di Matuidi dà i chili che mancavano in mezzo. All’inizio Allegri era rimasto fedele alle abitudini, alla tradizionale prudenza nella gestione dei nuovi, ma col francese c’è ben altra solidità. A completare la rimonta, però, è una connection inattesa: Mandzukic fa il “verticalizzatore” e Cuadrado lo stoccatore. Il colombiano salta un uomo e la mette all’incrocio: un anestetico sul match. Barzagli è poi chiamato a sigillare la difesa e Juric affida la speranza a un Laxalt ispirato e all’ingresso di Lapadula, juventino di nascita e di cuore. Ma a prendersi gli applausi finali è sempre Dybala, che dopo la prima tripletta bianconera si porterà a casa la palla: un giorno, continuando così, ne avrà in mano una tutta d’oro. Per il momento, si può limitare ad essere il nuovo leader tecnico di questa squadra. Ma da solo non basterà sempre: Marassi ha detto quanto sia urgente un nuovo colpo dietro e in mezzo.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 6: Battuto immediatamente per due volte, ma senza colpe, deve compiere un solo intervento vero: su Palladino, nel finale della gara.
Stephan Lichtsteiner 5,5: Bloccato senza sostenere mai l'azione offensiva, in quanto deve fare attenzione a Taarabt e Laxalt. Tanta sofferenza, poche cose buone. Tra queste c'è però un fondamentale salvataggio su Galabinov davanti a Buffon (dal 74' Andrea Barzagli s.v.).
Daniele Rugani 5: Esce con il mal di testa dal duello con Galabinov, che lo sovrasta dal punto di vista fisico e nel gioco aereo. Evidente il fallo sul bulgaro che porta alla concessione del rigore al Genoa. 
Giorgio Chiellini 5: Come Rugani, non vive un pomeriggio facile. E già dal ventesimo secondo, quando combina la frittata in collaborazione con Pjanic. Galabinov tiene sempre in ansia anche lui.
Alex Sandro 5: Pandev lo manda dritto all'inferno già dopo 20 secondi: gran parte delle responsabilità dello svantaggio sono del brasiliano. Poco preciso davanti, sempre in affanno quando deve tenere il macedone e Lazovic. Male.
Sami Khedira 5: Completamente avulso dal gioco bianconero. Di lui si ricordano pochissime cose buone e tante difficoltà. Avvio di stagione faticosissimo per il tedesco (dal 58' Blaise Matuidi 6: Ordinaria amministrazione. Contribuisce a serrare i ranghi a centrocampo e fa meglio dello spento Khedira)
Miralem Pjanic 6: Subito protagonista in negativo con l'autorete dello svantaggio, ma ha il merito di non abbattersi: serve a Dybala la palla del primo gol e gestisce tutto sommato discretamente l'azione della Juve (dall'81' Rodrigo Bentancur s.v.).
Juan Cuadrado 6,5: Fumoso e poco concreto per gran parte del match, poi vai a vedere il tabellino e scopri che il suo apporto è più che decisivo: l'accelerazione che porta al rigore è devastante, la rete del 2-3 bellissima.
Paulo Dybala 8: Il migliore a Roma, il migliore col Cagliari, il migliore anche oggi. La Juve non muore mai soprattutto perché non muoiono mai la verve, gli spunti e la fantasia del suo campione. Due reti vitali per tenere vive le speranze, una terza per chiudere col botto.
Mario Mandzukic 6: Gara per larghi tratti anonima, senza spunti degni di nota e con un gol fallito davanti a Perin. Ma l'assist della definitiva vittoria è una perla dalla bellezza assoluta.
Gonzalo Higuain 6: Poco preciso negli scambi stretti, nelle sponde per i compagni e alla conclusione. Molto meglio nell'ultimo passaggio: apre l'azione del 2-1 e poi mette Dybala davanti alla porta.


 

martedì 22 agosto 2017

Juventus-Cagliari

Juventus-Cagliari 3-0: gol di Mandzukic, Dybala e Higuain, Buffon para rigore

Apre il croato al 13', poi la Joya e il portiere mettono in ghiaccio la partita prima del tris del Pipita. Debuttano Matuidi, Douglas Costa e il 4-3-3

L'aveva invocata e l'ha subito testata. Gigi Buffon aveva benedetto nella prima intervista della stagione l'avvento della Var per spegnere le polemiche. Così è stato proprio lui, nella prima gara della nuova Serie A, a beccarsi il primo rigore contro. E a pararlo, lanciando la Juventus verso il primo successo stagionale: 3-0 contro un modesto Cagliari e via un po' di scorie e cattivi presagi lasciati dalla Supercoppa persa contro la Lazio. 

La prima vera novità della partita si materializza a pochi minuti dall'intervallo: fallo di Alex Sandro su Cop, l'arbitro Maresca assegna il calcio di rigore dopo aver consultato le immagini. Signori e signore ecco a voi la Var, a lungo attesa e subito in azione. Siamo sull'1-0 per la Juventus, l'episodio potrebbe riaprire la gara, invece Farias si fa respingere il tiro da Buffon. Gol mangiato, gol subito: come nel più classico dei canovacci, pochi minuti dolo Dybala raddoppia con un sinistro niente male, pescato splendidamente da Pjanic; stop e tiro da manuale. Il dieci non gli pesa, almeno non si direbbe dopo i tre gol in due partite. Se la gara era partita subito in discesa però il merito è di Mandzukic, autore dell'1-0 dopo appena 12 minuti: su cross di Lichtsteiner il croato non sbaglia. Il Cagliari fa quello che può: si presenta col 4-4-2, pressa alto e cerca di sfruttare le sue armi. Diventa persino pericoloso poco prima dell'intervento della Var, quando sempre Farias costringe Buffon a salvarsi di respinta. La Juve controlla senza affanni e ancora senza nuovi acquisti tra i titolari: rispetto alla Supercoppa dentro Lichtsteiner e Marchisio, la condizione dopo una settimana non può essere schizzata al top ma non serve andare a mille per vincere una partita così. 

Basta la buona vena di alcuni, in particolare Dybala, che oltre al gol colpisce una traversa a inizio secondo tempo, sfiora la quaterna a fine match e prima aveva mostrato di avere il piedino caldo anche su punizione. Sicuramente è più tonico di Higuain, che però nonostante il ritardo di condizione partecipa alla festa del gol: Khedira (entrato per Marchisio) per Alex Sandro e sinistro del Pipita per il 3-0. A questo punto c'è spazio anche per Matuidi e per qualche esperimento: 4-3-3 senza Higuain (che esce tra gli applausi, come l'ex Padoin), con il francese in regia, Dybala finto centravanti e Douglas Costa a destra per Cuadrado. La Signora c'è, non è ancora quella dei tempi belli ma ha dato comunque un primo segnale al campionato. 

E adesso le pagelle dei signoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 7,5: Bravo su Farias, che lo impegna da fuori. E poi decisivo nel respingere il penalty proprio all’attaccante brasiliano. Voleva entrare nella storia: primo portiere a parare un rigore assegnato con VAR. 

Stephan Lichtsteiner 6,5: Assist-cross per il primo gol. Alcuni buoni affondi a destra. Nel secondo tempo si innervosisce e sbaglia parecchio.
Daniele Rugani 7: Elegante e preciso. In chiusura e palla al piede. Nessuno ha più dubbi in casa bianconera: deve essere titolare e deve essere la sua stagione.
Giorgio Chiellini 6: Qualche piccola sbavatura non da lui. Faragò e Cop lo graziano. Solita sicurezza sul gioco aereo.
Alex Sandro 6,5: Commette lui il fallo da rigore su Cop. Pare smarrito, poi gioca una ripresa da urlo, includendo un assist perfetto per Higuain.
Claudio Marchisio 6,5: Bene in mezzo. Attento e ordinato. Gioca con la consueta intelligenza, senza forzare troppo (Dal 62’ Sami Khedira 6,5: Subito in partita. Entra nell’azione del terzo gol. Non è al top, ma tenere in panchina uno come Khedira è un lusso che poche squadre possono permettersi).
Miralem Pjanic 7: Lancio “alla Pirlo” per Dybala. Assist sublime. Dirige la Juventus e ne indirizza ogni trama. In crescita.
Juan Cuadrado 6,5: Dedizione anche in ripiegamento e corsa continua in avanti. Con Dybala si intende benissimo. (Dal 74’ Douglas Costa S.V.: Un quarto d’ora con qualche buono spunto. Sarà molto utile nel corso della stagione)
Paulo Dybala 8: In modalità fuoriclasse. Svaria tra le linee, duetta, si esibisce in preziosismi tecnici ammirevoli. Il gol pare facile, ma è complicato, a partire dal controllo in corsa. Centra anche una traversa con una improvvisa conclusione da fuori. Leader e trascinatore.
Mario Mandzukic 6,5: Puntuale nella deviazione volante per il primo gol. Un po’ "imballato" negli allunghi, ma sempre generoso.
Gonzalo Higuain 6: Condizione fisica non ottimale. Palesa il ritardo di condizione con stop non puliti e anticipi subiti. Poi però, da rapace quale è, alla prima occasione buona, timbra. Sono 96 in Serie A (Dal 70’ Blaise Matuidi 6: Sgambata per conoscere compagni e Stadium).