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mercoledì 31 gennaio 2018

Atalanta-Juventus


Coppa Italia, Atalanta-Juve 0-1: Higuain-gol, Buffon para rigore a Gomez

Dopo 3' un grande Pipita decide la partita, poi il portiere dice no a Gomez dagli undici metri. Il 28 febbraio il ritorno a Torino

La settimana dei festeggiamenti in onore di Gianluigi Buffon si è chiusa ieri con lo scarto dei regali: il primo gliel’ha dato Higuain quando la semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta doveva ancora schiudersi; il secondo se l’è fatto da solo, respingendo un rigore del Papu e ogni accenno di rimonta atalantina. Nella nebbia di Bergamo la Juve tira via così quel retrogusto di ruggine lasciato dalle ultime due partite: si avvicina alla prima finale della stagione, ma soprattutto sgasa proprio nel momento caldo.
All’inizio Allegri ritrova Matuidi, sceglie Douglas Costa assieme ai due colossi d’attacco (ancora niente Bernardeschi, provato alla vigilia), e insiste pure su De Sciglio sulla fascia destra di difesa. Gasp decide di azzardare con un corazziere davanti: c’è Cornelius assieme a Gomez con dietro Cristante e in panca Ilicic. Il lampo di Higuain, avvelenato sin dal primo secondo, finisce per mettere tra parentesi l’inizio della partita: l’Atalanta si disunisce, accusa la botta, ma in generale soffre molto anche tatticamente. Alle spalle dei centrocampisti atalantini sfrecciano sia Mandzukic che (soprattutto) Costa, veloce il triplo rispetto al resto della compagnia. I centrali della Dea sono in ritardo quasi sempre e la partita sembra messa su un piano inclinato per i bianconeri.
La parentesi si chiude solo dopo una ventina di minuti, quando Gasp si riavvicina alle frequenze abituali e riesce finalmente a penetrare in area con i suoi diavoli davanti: in questo frangente arriva il fallo di mano di Benatia (segnalato con la Var) e il rigore calciato da Gomez. Sfortunatamente Buffon, dopo lunghi giorni di auguri, vuole finalmente festeggiare in campo. Anzi, la sua parata ha l’effetto di spingere indietro ogni velleità atalantina del primo tempo e le occasioni da qui in avanti sono tutte della Juve: mentre Pjanic guida l’orchestra, Matuidi si inventa nel ruolo di tenore. Ricuce e si inserisce, calcia sia di destro che di sinistro.
Nelle ultime esperienze da queste parti, Allegri era riuscito sempre a mettere sotto per un tempo Gasp, ma alla lunga la Dea aveva rimesso il muso dentro alla gara con prepotenza. I minuti iniziali del secondo tempo lascerebbero pensare al solito svolgimento del tema: per scriverlo entra in campo Ilicic al posto di Cornelius. Si ricostituisce così la coppia nerazzurra immaginata alla vigilia ma, a parte qualche guizzo, la resa è assai lontana dalle attese. Nel complesso Hateboer e Castagne non riescono a essere le frecce di sempre e la Juve ha tempi e spazi per ripartire. L’ingresso di Bernardeschi, al posto dell’anguilla Costa, serve soprattutto per accorciare la coperta. Solo alla fine, per effetto di una reazione nervosa più che del gioco, arriva un mischione che potrebbe rovesciare la frittata: dopo un batti e ribatti in area, Buffon deve regalarsi ancora un miracolo. Niente di nuovo, è già successo negli ultimi 40 anni.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Gianluigi Buffon 7,5: Come i campioni, anzi, i fenomeni: osserva i compagni per gran parte del match, poi sfodera due interventi decisivi nelle uniche occasioni in cui viene chiamato in causa. Il più classico dei “quarant’anni e non sentirli”
Mattia De Sciglio 5: Svagato e troppo impreciso. Sprazzi dell’ultimo De Sciglio milanista. Non a caso Allegri si arrabbia spesso e volentieri con lui.
Giorgio Chiellini 6,5: Il migliore tra i difensori bianconeri, il più attento e reattivo nonostante debba ricorrere alle cattive in occasione del cartellino giallo rimediato. Per il resto però è impeccabile.
Mehdi Benatia 5: Braccio troppo largo in occasione del rigore e qualche sporcatura che in questo scorcio di stagione non gli avevamo mai visto commettere. Annebbiato (82’ Andrea Barzagli S.V.) .
Alex Sandro 6: Manca sempre un centesimo per arrivare a un euro, ma in questa occasione è meno distratto di altre volte in fase difensiva. Non è però l’Alex Sandro straripante della scorsa stagione. Non ancora, quanto meno.
Sami Khedira 6,5: Dinamico e continuo nell’azione. Dopo il punto esclamativo di Verona si conferma ad alti livelli.
Miralem Pjanic 7: Smista palloni che è un piacere e non perde mai la bussola. Stato di grazia e fiducia totale nei propri mezzi  (Dal 90' Rodrigo Bentancur S.V.) .
Douglas Costa 5,5: L’avvio promette bene, ma il brasiliano stavolta si spegne alla distanza lasciando ad altri la ribalta (Dal 63' Federico Bernardeschi 6: Buon impatto nel match, è da subito propositivo e in partita) .
Blaise Matuidi 6,5: Mezzo punto in meno per quel grave errore sottoporta. Però che contributo in termini di energia al centrocampo bianconero!
Gonzalo Higuain 8: Salto di qualità enorme rispetto alle ultime uscite. Si è tolto la ruggine di dosso con quel a Verona nel finale e a distanza di tre giorni si ripresenta in una condizione psico-fisica incredibile: sblocca la gara con inarrestabile percussione centrale e per tutto l’arco del match porta a spasso i malcapitati difensori avversari. Iradiddio.
Mario Mandzukic 7: È lui a propiziare il gol di Higuain con tackle perfetto in mezzo al campo. Quale diapositiva migliore per la consueta prova generosa e qualitativa del campione croato?


domenica 28 gennaio 2018

Chievo-Juventus



Chievo-Juventus 0-2: espulsi Bastien e Cacciatore, gol di Khedira e Higuain

Prima Bastien va quasi a cercarsi il secondo giallo su Asamoah, poi Cacciatore fa il gesto delle manette a Maresca e per i bianconeri la strada è in discesa

Genoa e Chievo, sei punti. La Juventus non convince, ma vince e per una notte (di polemiche) torna in testa alla serie A in attesa che il Napoli affronti il Bologna. Protagonista assoluto al Bentegodi è l’arbitro Maresca, una designazione che aveva fatto storcere il naso a molti tifosi bianconeri: il fischietto di Napoli lascia il Chievo prima in dieci al 37’ per l'inevitabile doppio giallo a Bastien e poi in nove a inizio ripresa per il rosso diretto a Cacciatore e al suo gesto delle manette. La Juve, che fin lì aveva fatto davvero poco, passa 5’ più tardi con Khedira e con Higuain nel finale porta a casa i tre punti.

Allegri cambia tre quarti della difesa e Sturaro per Matuidi (non al meglio), ma a distanza di una settimana i bianconeri faticano ancora a ritrovare gioco e brillantezza, così la maglia verde militare sfoggiata per la prima volta in una gara ufficiale finisce per essere perfetta nella trincea preparata dal Chievo: cinque i difensori schierati da Maran per imbrigliare il tridente bianconero. La mossa riesce fino al 37’ quando Bastien commette la più ingenua delle follie, due falli su Asamoah e due gialli in due minuti. Fin lì portieri quasi inattivi, se non per un tiro centrale di Pjanic parato da Sorrentino. Ancora l’esperto numero uno si distende a terra sulla conclusione di Khedira che di fatto chiude il primo tempo.

Quarto d’ora della ripresa: Jaroszynski ruba palla a Bernardeschi e riparte in velocità, cross per Cacciatore che di testa non angola abbastanza, prima di restare a terra. Sul ribaltamento c’è un corner per la Juve. Maresca indica a Cacciatore il bordocampo, perché sono entrati medico e massaggiatore per soccorrerlo e per regolamento il giocatore deve uscire. Il difensore la prende male e la sua protesta si traduce nel plateale gesto delle manette, punito col rosso diretto. Proteste, fischi, fine delle ostilità. Con un Bernardeschi in più nel motore i bianconeri passano cinque minuti più tardi: è suo l’assist per l’accorrente Khedira che di destro non sbaglia. Il Chievo è al tappeto, solo al 33’ mette la testa avanti, ma Szczesny è attento in uscita e salva. Nel finale c’è gloria anche per Higuain che interrompe un digiuno lungo 706 minuti. Troppi per una squadra che deve assolutamente cambiare ritmo per restare in corsa nelle tre competizioni, a partire dalla sfida di martedì contro l’Atalanta. Anche se Allegri non sarà d’accordo, perché intanto la Juve torna prima in campionato.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojchec Szczesny 6 : Una buona uscita su Radovanovic. Poco sollecitato.
Mattia De Sciglio 6,5: Pienamente recuperato. Affidabile a destra e a sinistra. Controlla e si propone.
Andrea Barzagli 6: Attento, lucido, preciso. Non soffre mai.
Mehdi Benatia 6,5: Bene anche lui, soprattutto quando gioca d'anticipo. Uno dei pochi in forma.
Kwadwo Asamoah 6: Ammonito, ma vivo e combattivo. Spinge a sinistra e guadagna l'espulsione di Bastien, che lo trattiene in occasione del secondo giallo. (Dal 72' Stephan Lichtsteiner 6: Un paio di cross, partecipa all'assalto finale) .
Sami Khedira: 6,5: Il gol determinante per sbloccare la gara. Sostanza in mezzo.
Miralem Pjanic 6,5:  Trascina in mezzo, prova ad alzare i ritmi. Qualche errore in impostazione.
Stefano Sturaro 5,5:  Cosí Cosí. Prova ad inserirsi, prova a farsi vedere, ma la condizione non é ottimale. Perde anche qualche contrasto (Dal 53' Federico Bernardeschi 6: L'assist per Khedira, ma anche tre conclusioni sballate dal limite. I soliti alti e bassi) .
Douglas Costa 7: Nella mediocrità atletica del Bentegodi, eccelle la sua fantasia. Sgomma e dribbla. Assist per Higuain. Migliorasse anche nelle conclusioni...
Gonzalo Higuain 6,5:  Tanta voglia. A volte troppo egoista, ma cerca talmente tanto il gol da trovarlo. Sbloccato. (Dal 89' Rodrigo Bentancur S.V.) .    
Mario Mandzukic 5,5:  Si vede poco, incide poco. Di testa impreciso nelle sponde.

martedì 23 gennaio 2018

Juventus-Genoa


Juventus-Genoa 1-0: Douglas Costa firma il gol decisivo

Al 16' Mandzukic manda il gol il brasiliano, poi i bianconeri controllano la partita senza incantare. Il Napoli mantiene un punto di vantaggio

La Serie A è ripartita con la stessa trama: il Napoli vince, la Juventus gli tiene testa. Al successo risicato sull'Atalanta degli azzurri, la Signora risponde con lo stesso risultato in casa col Genoa: 1-0 grazie a Flash, alias Douglas Costa, che batte Perin e regala ai suoi tre punti preziosi per continuare a tallonare la squadra di Sarri. Decide ancora lui, Douglas Costa. Allegri lo ha preferito a Bernardeschi, con Mandzukic a sinistra e Higuain al centro a completare il tridente, e con Lichtsteiner (che alla fine l'ha spuntata su Barzagli e De Sciglio) a coprirgli le spalle. Il bunker del Genoa ha resistito appena un quarto d'ora. L'azione del vantaggio è partita dai piedi di Flash (questo è il soprannome di Douglas Costa), che al 16' ha rubato palla in scivolata a Bertolacci per consegnarla a Mandzukic. Cross del croato e tocco in rete (di destro) del numero undici bianconero. Prima c'era stata una punizione battuta da Pjanic (per fallo di Spolli su Higuain) e respinta da Perin.

 A inizio ripresa Ballardini prova a cambiare qualcosa: dentro Galabinov per Rigoni e nuovo modulo (3-4-2-1), nella speranza di riuscire a impensierire i bianconeri. Il Genoa del primo tempo infatti faceva fatica a superare la metà campo e non si è praticamente mai affacciato dalle parti di Szczesny. L'atteggiamento poco bellicoso degli ospiti ha permesso alla Juventus di giocare a ritmi bassi, amministrando il vantaggio senza sbattersi troppo. La mossa qualcosa fa: il Genoa diventa un filino più spregiudicato, con la conseguenza che alzando il baricentro lascia più spazi ai bianconeri. La Signora riparte due volte in contropiede ma non riesce a chiudere la contesa: prima Douglas Costa dà a Higuain che serve Pjanic, ma il destro a giro del bosniaco è troppo alto; poi ancora Costa lancia Lichtsteiner che mette in mezzo, Izzo anticipa tutti e poi Khedira trova Perin. A una decina di minuti dalla fine Szczesny è costretto a sporcarsi i guantoni su un cross di Rosi sporcato di testa da Sturaro (entrato per Khedira). Il Genoa chiude con zero tiri in porta, la Juventus non è brillante ma sfata il tabù della sosta e festeggia. Il duello con il Napoli prosegue.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny s.v.: La statistica parla di zero tiri in porta del Genoa in tutta la partita, e per lui è una serata di riposo.
Stefan Lichtsteiner 6: Laxalt è l’uomo che spinge di più, ma lo svizzero riesce ad uscirne senza grosse difficoltà (dall’83’ Andrea Barzagli s.v.) .
Mehdi Benatia 7: Prestazione perfetta, annulla tanto Pandev quanto Taarabt ed è sempre preciso negli interventi.
Giorgio Chiellini 6,5: Meno pulito di Benatia ma comunque preciso e puntuale in chiusura.
Alex Sandro 5,5: Il cambio per un problema muscolare fa preoccupare ed arriva al termine di una partita di certo non memorabile, giocata con un po’ di deconcentrazione da parte del brasiliano (dal 76’ Kwadwo Asamoah s.v.) .
Sami Khedira 6: Prova a palesarsi in fase di inserimento per dare animo ad una prestazione senza sussulti (dal 70’ Stefano Sturaro 6: Entra con lo spirito giusto e, al netto di qualche errore, si fa apprezzare).
Miralem Pjanic 6: Calcia diverse volte verso la porta ma non riesce a trovare la gioia del gol. A parte questo, in regia si comporta bene senza sbagliare.
Blaise Matuidi 6,5: Grande corsa e grande attitudine al sacrificio, regala anche qualche giocata interessante in fase offensiva.
Douglas Costa 6,5: Uno dei più attivi, a parte il gol partita. Quando prende palla dà sempre l’impressione di poter creare qualcosa di realmente pericoloso.
Gonzalo Higuain 5,5: Si dimena alla ricerca di un gol che manca da oltre 600 minuti, ma è uno sforzo vano. A tratti è fin troppo nervoso.
Mario Mandzukic 6: Bene l’assist a Douglas Costa, bene anche la voglia di non dar per perso alcun pallone. Non è parso in grande condizione, ma fa sempre il suo discreto lavoro.

domenica 7 gennaio 2018

Cagliari-Juventus


Cagliari-Juventus 0-1, decide Bernardeschi tra le polemiche

Al 75' Douglas Costa, entrato al posto dell'infortunato Dybala, serve all'ex viola l'assist decisivo. Sardi furiosi per un tocco di mano in area dello stesso Bernardeschi

L'intuizione, quel lampo che ogni tanto gli viene in piena notte, anche stavolta è stata vincente. Massimiliano Allegri a Cagliari ha rinunciato al pupillo Mandzukic per dare una chance dall'inizio a Bernardeschi e ha avuto ragione: gol da tre punti dell'ex viola, che quando gioca titolare difficilmente delude. Così la Signora soffre in terra sarda, perde Dybala per infortunio ma alla fine la spunta e resta in scia del Napoli. Il Cagliari esce a testa alta: per impegno e occasioni prodotte si è fatto valere, oltre a recriminare per un tocco dubbio in area con la mano di Bernardeschi, valutato involontario da Calvarese anche dopo il silent-check con la Var.
Allegri si barcamena tra novità e ritorno all'antico: c'è Bernardeschi ma in difesa si rivede la Bbc post Bonucci (Barzagli, Benatia e Chiellini). La Juventus parte meglio e nei primi 17 minuti prende una traversa (con Dybala su punizione) e un palo (gran tiro a giro di Bernardeschi dalla destra, toccato da Rafael, poi Khedira ci prova di testa ma Pisacane salva). Il Cagliari però è tutt'altro che remissivo, a centrocampo ha il brio di Faragò e Barella e in attacco sa rendersi pericoloso. Se ne accorge Szczesny, costretto al super riflesso intorno alla mezzora su colpo di testa di Pavoletti (dopo angolo di Cigarini): parata su palla bassa, difficoltà alta. Poco prima dell'intervallo, il portiere polacco è provvidenziale anche su Farias, deviando il pallone sul palo. Da segnalare anche un gol annullato a Benatia per fuorigioco.
Nella ripresa c'è subito un'occasione Cagliari con Pavoletti (colpo di testa a lato su cross di Romagna) mentre Allegri è costretto a sostituire Dybala per un problema muscolare: il numero dieci esce quasi tra le lacrime, lasciando il posto a Douglas Costa. Non è un momento fortunato per la squadra di Allegri, che qualche minuto dopo perde anche Khedira per uno scontro con Szczesny (il portiere in uscita lo colpisce con un pugno): dentro Mandzukic. Tra i feriti c'è pure Chiellini, che chiude la gara con un turbante in testa. La Juventus si rimette a spingere, ci provano con Pjanic e Douglas Costa ma la rete del successo la segna Bernardeschi: cross basso di Douglas dopo una grande azione e tocco facile da due passi dell'ex viola. I sardi protestano per un fuorigioco e poco dopo s'arrabbiano ancora di più per un fallo di mano in area. Finisce con sofferenza finale per i bianconeri e Allegri furibondo (come capita spesso nelle partite in bilico fino alla fine). La sosta sarà serena per la Juve grazie a questi tre punti: Allegri ha dato appuntamento a tutti per il 16 gennaio.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 7: Bernardeschi segna ma, se non ci fossero state le sue due parate pazzesche nel primo tempo, per la Juventus sarebbe stata molto più complessa. Quinta partita consecutiva da titolare in campionato. Il futuro della Vecchia Signora sembra davvero in buone mani.
Andrea Barzagli 6,5: Il terzo centrale mascherato. Non spinge mai, però entra prepotentemente negli equilibri del match con due diagonali difensive impeccabili nel primo tempo.
Mehdi Benatia 6: Le cose migliori arrivano nell’area avversaria, quando si vede annullare un altro gol dopo quello di Verona e va vicino alla zuccata vincente anche nel secondo tempo. Per il resto, ordinaria amministrazione difensiva.
Giorgio Chiellini 6: Chiude ancora una volta con un taglio alla testa, ma i grattacapi maggiori arrivano da un Pavoletti combattivo sulle palle alte.
Alex Sandro 5: Non solo spinge poco. Il problema è che perde un’infinità di palloni e soffre tremendamente l’uno contro uno costante che gli impone Faragò.
Sami Khedira 6: Più compassato del solito, anche per via di un’intesa ancora abbozzata con Bernardeschi. Szczesny mette fine anzitempo alla sua partita.
Dal 15’ st Mario Mandzukic 6: Il suo ingresso aggiunge muscoli e preoccupazioni per la fascia destra del Cagliari.
Miralem Pjanic 6: Rientro dal 1’ sofferto per via del pressing imposto da Farias e compagni. Riesce a non perdere mai il bandolo della matassa, sfiorando anche il gol nella ripresa.
Blaise Matuidi 5,5: Una delle prestazioni meno scintillanti dal suo arrivo a Torino. La premiata ditta Faragò-Barella lo mette sotto, innanzitutto a livello fisico. Chi l’avrebbe detto?
Federico Bernardeschi 6,5: Va a strappi, sia quando gioca da esterno destro sia quando viene spostato in mezzo dopo l’infortunio di Dybala. Ma con la zampata decisiva dimostra ancora una volta di avere parecchie qualità.
Dal 34’ st Stephan Lichtsteiner S.V.: Entra per serrare le fila.
Paulo Dybala 6: 50’ qualitativamente di gran lunga superiori alla prima parte della gara di Verona e non soltanto per la traversa colpita al 9’. Esce in lacrime per un problema al bicipite femorale destro. In bocca al lupo.
Dal 5’ st Douglas Costa 6,5: Veni, vidi, vici. Entra e dimostra di essere ormai al termine del proprio processo di inserimento. La fiammata che vale l’assist a Bernardeschi è oro puro.
Gonzalo Higuain 5,5: Qualche errore di troppo in area, ma soprattutto tanti appoggi sbagliati in contropiede. Se non altro, come sempre combatte su ogni pallone.

giovedì 4 gennaio 2018

Juventus-Torino

Coppa Italia: Juve-Toro 2-0, gol di Douglas e Mandzukic, espulso Mihajlovic

Bianconeri superiori, un gol per tempo di Douglas e Mandzukic. Ma il raddoppio scatena la rabbia di Mihajlovic, espulso. Per i granata solo un palo di Niang

Ci pensa mister 40 milioni e poi ci si mette pure il Var a mandare di traverso il derby al Torino. La Coppa Italia sorride ancora alla Signora: i granata si fermano al palo di Niang, la Juventus invece conquista la semifinale grazie a una rete di Douglas Costa (finalmente decisivo) in apertura e al raddoppio (contestatissimo) di Mandzukic, gol che la Var convalida. Tuttavia, anche se Khedira interviene su Acquah toccando il pallone, l'irruenza dell'ex Real Madrid sarebbe stata da punire.
La Juve ci mette un quarto d'ora scarso a passare in vantaggio: senza l'HD (turnover per Higuain), Dybala in versione centravanti (come nell'ultima di Coppa Italia contro il Genoa) ne approfitta per affinare l'intesa con un altro compagno di scherzi fuori dal campo, Douglas Costa. La doppia D bianconera produce il vantaggio al termine di un'azione che parte da Asamoah e trova la complicità di Baselli, anche sfortunato nella carambola dopo il tiro di Dybala. Così il tiro della Joya diventa un assist per il brasiliano, che con il sinistro condanna Milinkovic di controbalzo. Poco prima il diez aveva dato una bella palla a Mandzukic, che non l'aggancia; poco dopo l'1-0 Dybala ha l'occasione del raddoppio su splendido cioccolatino d'esterno di Douglas Costa, ma tira alto. In mezzo c'è il palo colpito da Niang, unico segno di vita del Toro nel primo tempo a parte un tiraccio iniziale di Berenguer (che non centra la porta) su liscio di Sturaro. La squadra di Mihajlovic è chiusa nella propria metà campo e attende l'errore dell'avversario, la Juve invece fa la partita. Douglas è ispirato e fa pure il bis, ma a gioco fermo (l'arbitro aveva fischiato il fuorigioco).
Il bianconero più sottotono è Sturaro, non a caso Allegri lo cambia nell'intervallo e il nuovo entrato Lichtsteiner scodella subito un cross al bacio per Mandzukic, anticipato da Nkoulou. Douglas Costa continua a distribuire palloni, prima per Mandzukic (che non c'arriva) e poi innesca Dybala per Matuidi. La partita s'accende dopo una ventina di minuti, quando Mandzukic raddoppia con un tocco morbido (dopo un rimpallo di Dybala su Baselli). I granata però protestano per un fallo di Khedira su Acquah all'inizio dell'azione. Doveri si affida alla Var, ma conferma la sua prima decisione, ripetendo più volte "ha preso la palla" di fronte alle proteste dei granata. Mihajlovic è una furia e si fa espellere per proteste. Nella Juve c'è spazio anche per Higuain (subito al tiro), il Toro ne cambia tre (Obi, Boyé e De Luca) in un colpo solo ma il risultato resta identico. La Signora va avanti anche quest'anno e punta dritto alla quarta Coppa Italia di fila. Dovrà vedersela con l'Atalanta e questa volta sarà sfida doppia.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 6: Praticamente inoperoso. Il palo lo salva sulla conclusione di Niang, poi un dolce riposo.
Stefano Sturaro 5: Primo svarione: Berenguer sfiora il palo. Secondo svarione (in concorso di colpa con Rugani: palo di Niang. Arrugginito e poco concentrato, sostituito all’intervallo. (Dal 46’ Stephan Lichtsteiner 6: Entra subito duro e tosto. Due bei cross, qualche discesa, alcuni contrasti duri).
Daniele Rugani 6,5: Escluso lo svarione su Niang, gioca una buona partita. Sempre in anticipo su Niang.
Giorgio Chiellini 7: Temperamento, attenzione, grinta, voglia. Solita prova da leader.
Kwadwo Asamoah 6,5: Una spinta costante a sinistra. Duetta con sintonia con Matuidi, si propone, difende bene su Falque.
Claudio Marchisio 6: Un po’ imballato. Non brillantissimo, ma intelligente nel tenere la posizione e nel dare respiro alla manovra. Un solo errore grave in impostazione, che non costa nulla alla Juve. (Dal 60’ Sami Khedira 6: Entra in partita e si rende protagonista in occasione del 2-0. Contrasto duro su Acquah (avvalorato dalla visione video di Doveri che dà il via al raddoppio) .
Miralem Pjanic 6,5: Nulla di trascendentale, ma ordine, precisione, geometria. In crescita.
Blaise Matuidi 7: Primo tempo fantastico. Corre, rincorre, recupera. Nel secondo sfiora anche il gol. Acquisto di livello.
Douglas Costa 7: Mancino potente e sontuoso per l’1-0 bianconero. È in serata e lo fa capire. Dribbling, idee, spunti. Pericolo costante.
Mario Mandzukic 7: Gioca di sponda e libera i compagni al tiro. Di testa non perde un duello. E poi timbra con freddezza il 2-0 (Dal 77’ Gonzalo Higuain 6: Sfiora il gol due volte in poco più di 10 minuti. Aveva voglia) .
Paulo Dybala 6: Milinkovic-Savic gli nega il gol, poi ci va vicino con un mancino a giro. Cerca spazio tra le linee con la solita abilità. Con più cattiveria avrebbe segnato ancora.