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mercoledì 13 marzo 2019

Juventus-Atletico Madrid


Juve-Atletico 3-0: tripletta di CR7, bianconeri ai quarti di Champions

Ronaldo realizza una tripletta fantastica, spazzata via la squadra di Simeone, che partiva dal 2-0 dell'andata

Era tutto scritto nelle stelle, quelle che brillano sopra lo Juventus Stadium e illuminano una notte che resterà impressa nella memoria di tutti i tifosi bianconeri, per sempre. Era scritto nelle stelle che Cristiano Ronaldo, l'uomo da 100 milioni di euro, regalasse alla Juventus una qualificazione che sembrava impossibile dopo lo scivolone al Wanda Metropolitano. E pure che lo facesse con un calcio di rigore, perché è dal dischetto che ha segnato l'ultimo dei tre gol all'Atletico, quello decisivo di una serata magica. Dal dischetto aveva buttato fuori la Signora ai quarti l'anno scorso col Real e dal dischetto l'ha catapultata ai quarti. Grande CR7 ma grandissima tutta la Juventus, che ha giocato una partita gladiatoria, zittendo tutti i critici e dimostrando di poter vincere la Champions.

L'Allegrata per la rimonta è Emre Can centrale di destra nella difesa a tre, che ha il compito di coprire le spalle a Cancelo. Il tecnico bianconero disegna un 3-4-3 con la novità Spinazzola a sinistra, con l'obiettivo di avere più ampiezza. La mossa funziona perché la Juventus è subito feroce e chiude l'Atletico nella sua area. Non a caso dopo 3 minuti Godin è costretto a respingere davanti alla porta un tiro insidioso di Matuidi e al 4' arriva il gol di Chiellini (alla gara numero 500 con i bianconeri) che mette il piedone in mischia, ma l'arbitro annulla per un fallo di Cristiano Ronaldo sul portiere Oblak.

La squadra di Simeone si difende punta a giocare solo in contropiede (d'altronde il 2-0 dell'andata glielo permette) mentre i bianconeri sono indemoniati. Bene Spinazzola, molto bene a Bernardeschi che al 27' da sinistra dipinge un cross per la testa di Cristiano Ronaldo, che sbuca alle spalle di Juanfran (adattato terzino sinistro per sostituire l'infortunato Filipe Luis) e non lascia scampo. Lo Stadium (con la Curva Sud finalmente tornata a cantare) diventa una bolgia, con CR7 che chiede ancora più voce. Bernardeschi ci prova prima su punizione e poi tenta il gol in rovesciata, pericolosissimo Chiellini su angolo e provvidenziale la deviazione di Oblak. Nel primo tempo è la miglior Juve di Allegri, che trema solo nel recupero per un colpo di testa dell'ex Morata (sostituto dello squalificato Diego Costa), alto di un soffio.

Nel secondo tempo il copione non cambia e la Juventus non cala, anzi raddoppia: al 3' altra capocciata letale di Cristiano Ronaldo, questa volta su cross di Cancelo: ci vuole la Goal Line technology per convalidarlo, ma i quasi 41 mila dello Stadium sono già in festa e CR7 (terza rete in Champions con la Juve) ancora una volta chiama il pubblico. Simeone, agitatissimo in panchina, si gioca la carta Correa per Lemar e dal suo piede arriva subito un tiro pericoloso (alto), mentre Allegri lancia nella mischia Dybala al posto di Spinazzola (che esce tra gli applausi).

L'atmosfera è torrida, tanto che tra Morata e Chiellini, ex compagni e amici, c'è un piccolo parapiglia per un fallo dello spagnolo sul capitano bianconero, un gigante in difesa insieme a Bonucci. A poco più di dieci minuti dalla fine Allegri toglie Mandzukic per Kean, che su imbeccata di un inesauribile Chiellini spreca mandando a lato il pallone del possibile 3-0. Niente paura, ci pensa ancora Ronaldo, e ancora con la complicità di Bernardeschi. L'esterno corona una prestazione straordinaria procurandosi il rigore (fallo di Correa che lo spinge) che Ronaldo non sbaglia, come nella notte di Madrid di un anno fa, quando però lui vestiva ancora la maglia del Real. Stavolta è un gran regalo per la Juventus, che adesso può davvero sognare in grande. Vuole tornare a Madrid, dove si giocherà la finale, per vincere la Champions.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 6: Vive una serata da spettatore non pagante. Deve intervernire solo su un sinistro da fuori di Griezmann e lo fa con una smanacciata stilisticamente non perfetta ma efficace (l'azione era comunque viziata da un offside di Morata). Un piccolo brivido su un disimpegno con i piedi, poi più nulla.
Joao Cancelo 7: Timido nel primo tempo quando non approfitta adeguatamente degli spazi concessi da Juanfran e Lemar. Ripresa straordinaria. Crea superiorità numerica sulla destra, rimane stabilmente alto e soprattutto confeziona l'assist per il secondo gol di Ronaldo con un cross al bacio. Leonardo Bonucci 7: Primo regista della squadra, riscatta la brutta prestazione dell'andata al Wanda Metropolitano con una partita all'altezza della sua classe. Gioca con calma e sicurezza anche perché Griezmann e Morata (cui concede una sola occasione) gli fanno il solletico. Puntuale anche negli anticipi.
Giorgio Chiellini 7,5: Il solito gladiatore, timbra le 500 presenze in maglia bianconera con una prestazione sontuosa, l'ennesima di una stagione che per lui finora non è esagerato definire perfetta. Cancella dal campo Morata e si fa sentire anche davanti con un gol annullato e un colpo di testa alzato in corner da Oblak. Capitano vero.
Leonardo Spinazzola 7: La sorpresa in positivo della serata. E che sorpresa. Parte alla grande con un paio di accelerazioni sulla sinistra che spaventano Arias. All'esordio in Champions dimostra di avere personalità da vendere e di non avvertire la pressione. Fa impazzire Arias anche nella ripresa fino a quando Allegri lo toglie per dare spazio a Dybala.
dal 67' Paulo Dybala 6: Entra con la voglia di spaccare il mondo, agisce molto lontano dagli ultimi 16 metri ma i giocatori dell'Atletico Madrid non lo prendono mai. Se qualcuno lo pensava demotivato vista l'esclusione dall'undici titolare si sbagliava di grosso.
Emre Can 7,5: Prova di grande spessore del centrocampista bianconero che si ritrova spesso ad agire da esterno basso svolgendo il compito con grande efficacia. Cerca spesso il dialogo con Cancelo, accorcia e si propone anche in fase offensiva. A tutto campo.
Miralem Pjanic 6: Non particolarmente brillante, parte con un paio di aperture a tagliare il campo, ma poi non tenta quasi mai la giocata e si limita a una regia ordinata. Nella ripresa fa cenno più volte di avere un problema alla gamba destra, ma stringe i denti e rimane in campo fino alla fine.
Blaise Matuidi 6,5: Il primo a tentare la conclusione è lui con un sinistro in piena area che trova l'opposizione di Godin. Poi, considerato che la Juve è costantemente proiettata in avanti, garantisce equilibrio con un intelligente lavoro di tessitura tra i reparti. Giocatore preziosissimo.
Federico Bernardeschi 8: Primo tempo da incorniciare: l'assist per il gol di Ronaldo, una punizione alta di poco e una rovesciata coraggiosa che fa capire che è la sua serata. Lotta come un leone anche nella ripresa svariando su tutto il fronte d'attacco e dà ragione ad Allegri che lo ha preferito a Dybala nell'undici titolare. Fino alla ciliegina sulla torta: la progressione irresistibile che costringe Correa a commettere il fallo da rigore del 3-0.
Mario Mandzukic 5: Non è al meglio della condizione e sfodera un'altra partita poco convincente. Cercato spesso con palloni alti a centro area, viene regolarmente anticipato da Gimenez e Godin. Di fatto non è mai pericoloso.
dall'80' Moise Kean 6: Entra e dopo meno di 2 minuti va a un passo dal gol con un sinistro a incrociare che finisce a lato di un niente. Subito in partita, tiene sotto pressione i difensori dell'Atletico.
Cristiano Ronaldo 9: Finora in Champions era andato ben di sotto delle aspettative segnando un solo gol. Nella partita più importante e complicata della stagione risponde come sa fare lui. Sovrasta Juanfran e di testa segna l'1-0. Salta tra Gimenez e Godin e insacca il 2-0. Spara una cannonata di destro dal dischetto e trasforma il rigore che vale i quarti. Le sue esultanze piene di rabbia fanno capire quanto sentisse questa serata europea. Si conferma la bestia nera dell'Atletico Madrid cui rifila un'altra pesantissima tripletta. Monumentale.

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