Simply 6

sabato 8 dicembre 2018

Juventus-Inter


Serie A, Juventus-Inter 1-0: il treno bianconero non si ferma. Decide Mandzukic nel secondo tempo

Derby d'Italia molto equilibrato, ma l'ultima parola è sempre dei bianconeri: palo di Gagliardini nel primo tempo, poi Mandzukic è ancora decisivo. La squadra di Allegri sembra non avere più rivali in Italia

Questo treno non fa fermate, nemmeno nelle stazioni più attese. Da agosto, lungo i binari d’Italia, si segnala un unico rallentamento, peraltro piuttosto casuale (un’incomprensione fra macchinista e capotreno). Per il resto, si macina, si corre, si coprono distanze record (43 punti in 15 gare, primato storico eguagliato nei top5 d’Europa). I vagoni bianconeri se non travolgono, superano gli ostacoli, anche quelli che provano a non mostrare paura. La Juve batte 1-0 un’Inter che per lunghi tratti gioca alla pari e che chiude con un 4-2-3-1 con Perisic, Keita, Lautaro e Icardi tutti insieme, ma mettendo insieme solo due tiri sbilenchi del Toro.

Anche in una serata in cui Cristiano è un po’ meno marziano, la squadra di Allegri mostra superpoteri collettivi: il reparto arretrato è impressionante per capacità di prenderle tutte. I bianconeri concedono due occasioni in tutto il match: il palo di Gagliardini e un tiro in area (gestito male) di Politano, dopo un pasticcio in uscita di Matuidi. Il centrocampo ha aggiunto un Bentancur formato “top player” a un reparto già ricco di soluzioni, l’attacco ha vie molteplici per arrivare al gol. L’Inter non viene travolta ma, alla lunga infilata: siamo a +11, stasera, sulla seconda. I nerazzurri (-14) rischiano di ritrovarsi il Milan a -1, ma non è la serata di accuse o processi. Anche stavolta vanno vicini al pari, chiudono con la vittoria di Pirro del possesso palla (51 a 49), trovano un Icardi in versione assist-man, un Joao Mario recuperato anche per questi palcoscenici e una tenuta difensiva convincente.

 Il centrocampo nerazzurro, dove Spalletti schiera due esclusi dalla lista Champions (Gagliardini e Joao Mario), regge a lungo l’urto e il gioco. L’Inter tiene palla come da progetti, a lungo però lo sbocco sembra unico: cross da fondo, che prende sempre Chiellini. La prima volta che l’Inter riesce a raggiungere Icardi a centro area, su spunto di Politano, Mauro difende palla spalle alla porta e serve l’inserimento di Gagliardini, davanti a cui si apre la porta: il sinistro incrociato finisce sul palo. Il legno, il pericolo, l’occasione svegliano la Juve e il match.

 Il 4-3-casino di Allegri comincia allora a produrre: spuntano più volte le teste di Mandzukic e Chiellini, ma la palla migliore è per Bentancur, su cui serve una scivolata “coccodrillesca” di Brozovic per evitare il gol. Cancelo, spostato a sinistra da Allegri dopo 20’, inizia a far danni (agli avversari), Ronaldo produce doppi passi in serie, su cui Skriniar però raramente si fa sorprendere. Il suo primo tiro (dopo un tentativo di replica della famosa rovesciata, venuta meno bene) arriva dopo un’ora, su regalo di Miranda: forte ma alto. Il portoghese migliore, stasera, risulterà essere Cancelo, l’ex, che dopo 66’ va via a Vrsaljko e piazza il cross vincente. Il più decisivo dei croati, nonostante un’altra prestazione enorme di Brozovic nelle due fasi, sarà Mandzukic, che sul secondo palo, quasi in tuffo, anticipa Asamoah, l’altro ex. Al boa bianconero basta un morso, poi si mette a guardare gli effetti letali: avanti il prossimo. Testa alla prossima anche per l’Inter: il Psv, martedì, è uno snodo anche più cruciale.

E adesso le pagelle dei singoli giocatori della Juventus date da eurosport.it:

Wojciech Szczesny 6: Attento quando vine chiamato in causa, senza dover commettere interventi decisivi. Serata tutto sommato tranquilla, anche grazie alla prova arcigna dei due centrali a sua protezione.
Mattia De Sciglio 6: Presidia bene la sua zona e trova il modo di proporsi in fase offensiva. Prova non sfolgorante, ma di personalità.
Leonardo Bonucci 6,5: Non sbaglia nulla ed è incisivo anche in fase di impostazione dalla prima linea con lanci radiocomandati da dietro. Con il compagno di reparto forma una coppia formidabile.
Giorgio Chiellini 7,5: È in una condizione fisica debordante e lo dimostra anche stasera con chiusure a ripetizione sugli avversari, specialmente nella fase più rovente del derby d’Italia. Dalle sue parti non si passa nemmeno per sbaglio. Gladiatore vero.
Joao Cancelo 7: Fenomenale uomo assist, è lui a scappare alle spalle di Vrsaljko e offrire un cioccolatinio solo da scartare per Mandzukic. È un po’ la sliding door della serata: nel cambio tra esterni di difesa è stata l’Inter a perderci, ma questo in fondo lo sapevamo già. Unico neo: sbaglia qualcosa in fase difensiva, arte ancora da affinare.
Miralem Pjanic 5: Peggiore tra le fila dei padroni di casa, perchè non entra mai davvero in partita e soprattutto nel primo tempo lascia la ribalta ai pari ruolo avversari, soprattutto Brozovic. Il giallo rimediato in avvio lo condiziona, forse, perchè oggi è parso la pallida copia del miglior "pianista" bianconero. (82’ Emre Can s.v.).
Rodrigo Bentancur 6: Luci e ombre nella partita del centrocampista “volante” bianconero. A tratti troppo ruvido, a tratti precipitosa, in ogni caso non fa mancare il suo apporto quantitativo al match.
Blaise Matuidi 6,5: Si fa perdonare un paio di sbavature difensive con la sventagliata da cui scaturisce il gol partita.
Paulo Dybala 6: Si muove da “tuttocampista” come ormai gli compete ma a conti fatti è più efficace lontano dalla porta; non irreprensibile al momento di battere a rete, eppure un paio di occasioni li avrebbe anche. Si salva per generosità e predisposizione alla battaglia (72’ Douglas Costa 6: Qualche strappo in ripartenza utile per far ripartire la squadra) .
Mario Mandzukic 6,5: Bravo a farsi trovare nel porsto giusto al momento giusto dopo una prova non esattamente scintillante. Quello di Cancelo del resto è un invito a nozze per uno come lui. Settimo gol del suo splendido campionato, sin qui.
Cristiano Ronaldo 6: Serata da attore non protagonista la sua: qualche buono spunto, però anche una cattiva gestione di alcuni palloni nei pressi dell’area avversaria. La voglia di incidere nel match c’era tutta, ma la sensazione è che questa sera gli sia rimasto il colpo in canna.

Nessun commento:

Posta un commento